Nell'ambito della Rassegna Culturale "Cento Sicilie", Edizione 2015: Lutto e Luce, curata dall'Associazione "Cara Beltà-Sicilia" presieduta da Milena Romeo, che si svolge al Monte di Pietà di Messina dal 25 al 30 settembre, avranno luogo, lunedi 28 settembre, dalle ore 10:30, una serie di incontri e conversazioni con esponenti del mondo culturale e politico.
All'incontro "Dentro la Sicilia e oltre: comunicare l'identità", coordinato da Milena Romeo, interverranno: Filippo Grasso, docente di Analisi di Mercato e Statistica Aziendale nei corsi di laurea in "Scienze del turismo" nell'Ateneo Peloritano e presso la Sede di Noto; Francesco Pira, sociologo, docente di Comunicazione e Giornalismo presso il Dicam dell’Università degli Studi di Messina.
A seguire il meeting, sempre coordinato dalla Romeo, con Vincenzo Garofalo, deputato nazionale e vice presidente della Commissione Trasporti della Camera su "Isola e isolamenti: Il mare divide e incontra, lo Stretto come risorsa e come limite".
Quindi l'omaggio a Francesco Foresta "L'uomo che ci ha raccontato i lutti e le luci della Sicilia" con l'intervento di Donata Agnello, attuale direttore rivista "I love Sicilia" e moglie del giornalista scomparso. Foresta comincia il suo percorso professionale al Giornale di Sicilia, come vice-caporedattore; cronista parlamentare a Palazzo dei Normanni, Regione Siciliana; corrispondente de Il Giornale; fonda un gruppo editoriale chiamato “Novantacento” dal quale poi sono nati il quotidiano online “Livesicilia” e i mensili “I Love Sicilia” ed “S”.
Alle ore 17:00 è previsto un Work-shop con i responsabili di istituzioni culturali siciliane dal titolo "Quando cultura e turismo muovono le economie dei territori". Interverranno Fabio Granata, deputato, leader di Green Italia e già assessore Regionale al Turismo e Carmelo Picciotto, imprenditore e presidente della Confcommercio di Messina.
Di seguito "Arti visive - Fucine creative Contemporanee" con Fulvia Toscano, docente e direttore di Naxoslegge, Festival letterario e Giuseppina Napoli, direttrice del Macs di Catania. Il programma odierno si conclude con l'incontro "Percorsi di progettazione e startup in ambito culturale" con Mauro Curcuruto, referente FareInnovazione e Fabio Bruno, Giuseppe Arrigo e Marcello Perone, referenti Startup Messina.
Sempre nell'ambito della manifestazione "Cento Sicilie" curata da Milena Romeo, lo scorso sabato, al Monte di Pietà, ha avuto luogo un incontro con Ninni Panzera, Segretario Generale del Taormina Film Fest ed il suo prezioso volume sui set taorminesi titolato "Il Cinema sopra Taormina", una carrellata sui film girati nella Perla dello Ionio. All'evento erano, altresì, presenti Fabio Schifilliti con il suo video; Renato Magistro geniale editore, appassionato bibliofilo, con il suo addetto stampa e la sua editor; Marco Pomar autore affermatissimo, con la sua verve; Lucio Falcone con la sua riservatezza e i suoi libri imprescindibili, il direttore della Biblioteca Regionale, Sergio Todesco con le sue fantasmagoriche parole, Nino Genovese, storico del cinema, con i suoi aneddoti sulla cinematografia eoliana e Fabio Longo con i suoi suggerimenti per Film Commission.
La Rassegna Culturale "Cento Sicilie" è patrocinata da Regione Siciliana; Città Metropolitana di Messina; Assessorato alla Cultura, Turismo e Identità del Comune di Messina; Università degi Studi di Messina; Biblioteca Regionale di Messina; Fondazione Bonino-Pulejo, Confcommercio; Fondazione Piccolo di Calanovella.
A.D.P.
-----------------***************************************************************************************** Un pomeriggio di grande impatto emotivo e culturale. Una seguenza di filmati che abbiamo osservato nei particolari ed ascoltato dalle voci di tre grandi poeti,scrittori e potremmo dire pure pedagogisti. Tanti temi comuni espressi con energia e sicuramente passione, come si conviene a quei siciliani di buona cultura ed onestà. Una raccolta di interventi e considerazioni su temi apparentemente ed inizialmente lontani dal ‘bubbone’ mafia, ma successivamente scritta, gridata, e con accenti comuni affrontata . L’origine dei mali di una Terra solarissima e generosa e pur sovente lontana dalle istituzioni di un paese unitario. Troppe disarmonie e vessazioni hanno delineato il secolo precedente di storia buia, nascosta tra macerie e velluti, sorrisi e saluti…-Consolo,Sciascia e Bufalino tre amici dalla limpida voce, dai chiari propositi, dallo sviscerale pensiero del ribaltamento attraverso la poesia,il teatro,il cinema medesimo…-Diversi modi di scrivere,rapportare fatti e misfatti, tuttavia da ogni lettura il palese ‘mal d’esistere’ tipico del siciliano chiuso in sé stesso, annichilito ed abbandonato,confinato nel suo orticello nel silenzio tipico di chi ha visto, sa e non riferisce gli accadimenti. Una ‘sicilietta’ tremante ed apparentemente affascinante ed ancora disarmata e disarmante, soggiogata dal politico subdolo di turno, da leggi ad hoc, che tengono lontano dalla crescita anche i migliori talenti e le nuove generazioni. Per Gesualdo Bufalino, il cinema era il luogo in cui si manifestavano emozioni forti, che difficilmente sarebbe riuscito a dimenticare. Attraverso le sue affermazioni, è possibile capire che vedeva nel cinema non solo un grande mezzo di comunicazione, ma anche un grande universo immaginario, una fonte inesauribile di sollecitazioni. Anche Consolo era amico dei due conterranei della Sicilia orientale: Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino.Lo stesso Consolo manteneva un'amicizia storica con Sciascia e un grande rispetto. Quando poi Sciascia conobbe Bufalino i rapporti con Consolo mutarono. Per quanto tutti e tre abbiano pubblicato Trittico, con racconti dei tre scrittori, nonché è possibile rintracciare delle immagini dei tre scrittori a casa di Sciascia. Interessante e pur difficile annodare gli sviluppi successivi degli avvenimenti ,che hanno allontanato i rapporti di ‘vicinato’…-La politica, la difficile interpretazione del ‘compromesso storico’ e ben altro, hanno condizionato il modo di scrivere ed i frequenti approcci …,ciò non ostante i problemi erano sempre presenti sul tappeto e bussavano violentemente alla ‘porta’…-Tanti i messaggi pro l’abbattimento della violenza e dal grande crimine, l’educazione religiosa, una maggiore partecipazione a convegni scolastici ed universitari…; fiumi di parole perse e disperse su carte stampate , conferme di nuove proposte di legge e smentite il giorno successivo…,il resto è le dejà vue, ovvero la storia di Sicilia,appesa al filo di lana…: domani è lo stesso giorno di oggi, non succedirà nenti ‘’ sutta sta coppula vecchia e cinirusa’’ direbbe il buon Buttitta…! Grazie , Roberto Lo Presti -
RispondiElimina**************** Un pomeriggio di grande impatto emotivo e culturale. Una seguenza di filmati che abbiamo osservato nei particolari ed ascoltato dalle voci di tre grandi poeti,scrittori e potremmo dire pure pedagogisti. Tanti temi comuni espressi con energia e sicuramente passione, come si conviene a quei siciliani di buona cultura ed onestà. Una raccolta di interventi e considerazioni su temi apparentemente ed inizialmente lontani dal ‘bubbone’ mafia, ma successivamente scritta, gridata, e con accenti comuni affrontata . L’origine dei mali di una Terra solarissima e generosa e pur sovente lontana dalle istituzioni di un paese unito. Troppe disarmonie e vessazioni hanno delineato il secolo precedente di storia buia, nascosta tra macerie e velluti, sorrisi e saluti…-Consolo,Sciascia e Bufalino tre amici dalla limpida voce, dai chiari propositi, dallo sviscerale pensiero del ribaltamento ... attraverso la poesia,il teatro,il cinema medesimo. -Diversi modi di scrivere,rapportare fatti e misfatti, tuttavia da ogni lettura il palese ‘mal d’esistere’ tipico del siciliano chiuso in sé stesso, annichilito ed abbandonato,confinato nel suo orticello nel silenzio tipico di chi ha visto, sà e non riferisce. Una ‘sicilietta’ tremante ed apparentemente affascinante ed ancora disarmata e disarmante, soggiogata dal politico subdolo di turno, da leggi ad hoc, che tengono lontano dalla crescita anche i migliori talenti e le nuove generazioni. Per Gesualdo Bufalino, il cinema era il luogo in cui si manifestavano emozioni forti, che difficilmente sarebbe riuscito a dimenticare. Attraverso le sue affermazioni, è possibile capire che vedeva nel cinema non solo un grande mezzo di comunicazione, ma anche un grande universo immaginario, una fonte inesauribile di sollecitazioni. Anche Consolo era amico dei due conterranei della Sicilia orientale: Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino.Lo stesso Consolo manteneva un'amicizia storica con Sciascia e un grande rispetto. Quando poi Sciascia conobbe Bufalino i rapporti con Consolo mutarono. Per quanto tutti e tre abbiano pubblicato Trittico, con racconti dei tre scrittori, nonché è possibile rintracciare delle immagini dei tre scrittori a casa di Sciascia. Interessante e pur difficile annodare gli sviluppi successivi degli avvenimenti ,che hanno allontanato i rapporti di ‘vicinato’…-La politica, la difficile interpretazione del ‘compromesso storico’ e ben altro, hanno condizionato il modo di scrivere ed i frequenti approcci …,ciò non ostante i problemi erano sempre presenti sul tappeto e bussavano violentemente alla ‘porta’…-Tanti i messaggi pro l’abbattimento della violenza e del grande crimine, l’educazione religiosa, una maggiore partecipazione a convegni scolastici ed universitari…; fiumi di parole perse e disperse su carte stampate , conferme ,nuove proposte di legge e smentite il giorno successivo…,il resto è le dejà vue, ovvero la storia di Sicilia,appesa al filo di lana…: domani è lo stesso giorno di oggi, non succe
RispondiEliminaidirà nenti ‘’ sutta sta coppula vecchia e cinirusa’’ direbbe il buon Ignazio Buttitta…! Grazie , Roberto Lo Presti -