A quasi 5 mesi dall'inaugurazione del primo evento e circa 5.000 visite, la Rassegna di Arte e Cultura "Luci & Miti a Castelmola" chiude in bellezza domani, sabato 19 settembre, alle ore 18:30, con il vernissage di "IPER-Realtà", mostra personale di due giovani artisti, ClauS Word e Donatella Marcatajo, che con le loro opere ci faranno scoprire il mondo dell'Iperrealismo.
Diametralmente opposti, le figure di ClauS Word e Donatella Marcatajo si stagliano su uno sfondo di ricerca dell'Iperrealismo, corrente artistica che ha come obiettivo il raggiungimento (e superamento) del riferimento fotografico. Quasi interamente autodidatti, è chiaramente visibile la loro ricerca artistica e tecnica, avvenuta di pari passo. Entrambi giovanissimi, impiegano il loro talento artistico con lo scopo di diffondere messaggi.
ClauS, affascinato dalla scala di grigi, concentra la sua arte nella ricerca di se stessi e nella libertà di pensiero ed espressione, per questo la sua ricerca l'ha portato ad indagare, fra l'altro, il tema del bambino, che con il suo sguardo puro rappresenta quello stato d'essere dell'uomo non ancora soggiogato dalla società e dalle sue convenzioni. Il suo quadro più rappresentativo è senza ombra di dubbio "Save Me", in cui il bambino ritratto conserva interamente la sua purezza spirituale e protende lo sguardo verso il futuro. Donatella, invece, usa tonalità calde per i suoi quadri e focalizza la sua attenzione sul tema sempre attuale di discriminazione e violenza sulle donne. Le sue opere sono un climax crescente di pathos in un percorso che vuole rappresentare l'apatia sociale verso questa causa. Il culmine viene raggiunto nell'ultimo dipinto riguardante il tema, "Via Crucis", che rappresenta una donna condannata ad espiare tutte le pene subite dalle donne di qualsiasi tempo e luogo.
ClauS Word e Donatella Marcatajo |
ClauS, affascinato dalla scala di grigi, concentra la sua arte nella ricerca di se stessi e nella libertà di pensiero ed espressione, per questo la sua ricerca l'ha portato ad indagare, fra l'altro, il tema del bambino, che con il suo sguardo puro rappresenta quello stato d'essere dell'uomo non ancora soggiogato dalla società e dalle sue convenzioni. Il suo quadro più rappresentativo è senza ombra di dubbio "Save Me", in cui il bambino ritratto conserva interamente la sua purezza spirituale e protende lo sguardo verso il futuro. Donatella, invece, usa tonalità calde per i suoi quadri e focalizza la sua attenzione sul tema sempre attuale di discriminazione e violenza sulle donne. Le sue opere sono un climax crescente di pathos in un percorso che vuole rappresentare l'apatia sociale verso questa causa. Il culmine viene raggiunto nell'ultimo dipinto riguardante il tema, "Via Crucis", che rappresenta una donna condannata ad espiare tutte le pene subite dalle donne di qualsiasi tempo e luogo.
Donatella Marcatajo è una giovane pittrice siciliana. Eredita dal padre e dal nonno le sue spiccate doti artistiche e le coltiva da autodidatta. Nel periodo dell'adolescenza si dedica al mondo del fumetto e dell'illustrazione, durante il quale alcune sue tavole vengono scelte per illustrare libri. Poi la sua ispirazione approda al mondo dei preraffaelliti, facendo proprio il loro realismo simbolico. Ma la vera svolta nella sua arte avviene con la conoscenza della corrente artistica dell'iperrealismo, e in particolar modo con la visita alla retrospettiva del pittore austriaco Gottfried Helnwein, che influenzerà molto le sue opere, nelle quali facilmente si riscontra un connubio tra una marcata ricercatezza estetica dei soggetti dipinti e la scelta dei messaggi spesso provocatori a sfondo sociale. "Nella mia Arte devono coesistere Bellezza e Inquietudine. Il fascino etereo delle modelle rappresentate si mescola alle devastanti visioni sociali. La mia ricerca tecnica è finalizzata al realismo. La mia arte, però, non si limita ad un miglioramento tecnico, ma punta soprattutto ad una diffusione di messaggi. Credo fermamente che l'Arte non debba mai essere fine a se stessa: sono estremamente attenta e incline all'estetica, ma penso che qualunque opera debba esprimere soprattutto un concetto, un messaggio e avere un significato. Mi piace pensare di dover scuotere le coscienze, anche con immagini forti e di dubbia soavità. I temi che attirano la mia attenzione sono diversi, racchiusi però nella categoria dei 'deboli della società': i giovani e le donne. Sin da bambina ho sempre preferito esprimere le mie idee tramite il mio talento. 'Ciò che non riesci ad esprimere a voce, fallo con un foglio e una matita', mi sono sempre detta. 'Quello che vorresti gridare al mondo, imprimilo a fuoco su una tela'. La gente ha sempre meno tempo per ascoltare, ma un istante per buttare un occhio su un'immagine ce lo abbiamo tutti. E' in quell'istante che voglio sconvolgere le nostre coscienze. Le donne vittime di violenze e razzismi, discriminate e maltrattate, la solitudine e la disperazione dei giovani, hanno bisogno di essere ascoltati."
Claudio Ingrassia, in arte ClauS Word che vuol dire “guerriero della parola (o della comunicazione)”, è un pittore siciliano. Diplomato al liceo artistico della sua città, si specializza sin da subito nella ritrattistica e nel disegno a penna. Qualche anno dopo approda alla più sublime delle tecniche, l'olio su tela. Si cimenta sin da subito in ritratti su commissione ed esibizioni dal vivo in piazze e parchi pubblici. Grazie ad un'intensa e costante ricerca, riesce in breve tempo a raggiungere una tecnica pittorica realistica ed uno stile personale. Il suo lavoro è visibilmente influenzato dalla corrente pittorica dell'Iperrealismo, su cui effettua un assiduo approfondimento insieme ad un accurato studio dei maggiori esponenti della pittura iperrealista contemporanea. Anche nel suo caso, più di tutti, svolge un ruolo fondamentale, nella sua personale ricerca, la conoscenza del pittore austriaco Gottfried Helnwein. Le sue opere, infatti, lanciano spesso messaggi forti e a volte provocatori, toccando temi d'impatto sociale come la politica, la religione e il mondo dei media contemporanei. "Per me, un Artista, ha il dovere di interpretare la vita che lo circonda. Quindi, la vera Arte, non dovrebbe mai essere una mera riproduzione di un soggetto, e comunque, mai fine a se stessa. Dovrebbe, invece, essere un mezzo per lanciare messaggi utili, che arricchiscano la storia, poiché un’opera d’arte è immortale, e va al di là dell’artista stesso che l’ha realizzata, sopravvivendo al succedersi generazionale. Il mestiere dell’Artista dovrebbe essere quello di osservare attentamente la vita e la società del suo tempo storico, comprenderla e rappresentarla sotto forma di Arte. Il mio intento è quello di creare sempre qualcosa partorito da un sentimento forte, che può essere l’effetto di una frustrazione verso le continue difficoltà e verso una società poco incline ad ascoltare, così come la felicità dovuta a un successo personale o sociale. Penso che la tecnica sia qualcosa di estremamente importante, che vada portata avanti con impegno e che cresca insieme all’esperienza che l’artista matura nel corso della sua carriera. Sono convinto che la vera Arte non possa mai prescindere dalla tecnica, e questo indipendentemente dallo stile personale".
La rassegna Luci & Miti a Castelmola è curata da Giuseppe Filistad, direttore artistico del Museo di Mola e di Art Promotion e patrocinata da Expo 2015, Regione Sicilia - Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, Comune di Castelmola e I Borghi più belli d'Italia, e curata da Giuseppe Filistad, direttore artistico del Museo di Mola e di Art Promotion Taormina.
La mostra "IPER-Realtà" di ClauS Word e Donatella Marcatajo si potrà visitare al Museo del Castello di Mola fino al 30 settembre 2015, dalle 16:30 alle 20:30. Ingresso libero.
Per Info:
www.artpromotiontaormina.it
artpromotiontaormina@gmail.com
www.comunedicastelmola.it
www.clausword.com
www.donatellamarcatajo.com
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