“Prevenzione, formazione, diagnosi precoce. Sono questi i punti cardine cui dovrà guardare la sanità prossima futura, se vuole rendere compatibile l’offerta con le risorse a disposizione”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela, Michel Emi Maritato, che condivide pienamente l’iniziativa dello scorso 16 maggio, promossa da Vincenzo Castelli, chirurgo ortopedico esperto in ‘Nuovi modelli organizzativi sanitari’.
Nel corso del convengo “La Sanità del futuro è prevenzione” che si è tenuto a Roma lo scorso 16 Maggio presso l’Hotel Ergife e che ha riunito i più grandi esperti del settore, sono state analizzate le proposte, a cui sta lavorando Forza Italia, per definire un nuovo modello organizzativo sanitario migliore a cominciare dalla prevenzione, interventi mirati sulla medicina difensiva e personalizzata ma soprattutto ad una più efficace assistenza territoriale di primo livello.
“Il convegno - continua il presidente di AssoTutela - ha puntato sugli obiettivi che noi indichiamo da tempo per migliorare l’assistenza: prevenzione e cure di primo livello rese accessibili nei territori. Purtroppo i nostri amministratori regionali inseguono chimere, come le fantomatiche case della salute che, oltre a qualche seminario passato nella massima indifferenza, poco producono in termini di offerta sanitaria e snellimento delle liste di attesa e del sovraffollamento in pronto soccorso. Gli intenti dei proponenti l’iniziativa sono condivisibili e realizzabili, tenuto conto che anche esponenti parlamentari di Fi, quali la senatrice della commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, Maria Rizzotti e il vicepresidente della Camera Simone Balzelli, si stanno adoperando perché tali contenuti divengano materia di lavoro”, ha concluso Maritato.
“E’ fondamentale e doveroso che si introduca l’utilizzo di tecnologie nei Pronto Soccorso e creare dei nuclei intermedi che funzionino da interfaccia tra ospedale e paziente, affinché si possano ridurre il numero di posti letto, tagliando la spesa sanitaria ma al tempo stesso garantendo una efficienza delle prestazioni sanitarie”. “La buona sanità – ha proseguito il Dott. Castelli – deve porre le esigenze del paziente al primo posto. Noi abbiamo dimostrato che con l’iniziativa e la collaborazione degli operatori sanitari interessati, ospedalieri e terrotitoriali, è stato possibile costruire percorsi nei quali anche il medico di medicina generale viene coinvolto nel percorso di riabilitazione del paziente dimesso, fino alla completa guarigione. E’ giusto procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l’organizzazione dei servizi e più efficace l’utilizzo delle risorse, ma tutto ciò deve essere fatto senza penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi che non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Vi sono casi reali di modelli assistenziali di successo che hanno visto protagonisti operatori ospedalieri e territoriali e che sono nati dall’intelligenza, dalla competenza e dalla buona volontà dei singoli operatori sanitari. Questi modelli possono oggi essere esportati su larga scala per riportare al centro dell’attenzione la salute dei cittadini.”
Durante il convegno è intervenuta anche la vicepresidente della commissione Sanità di palazzo Madama, Maria Rizzotti, la quale ha sottolineato che: “Il programma sarà messo a punto nei prossimi mesi, non prima di aver ascoltato tutti gli operatori. Il documento di programmazione economica – ha proseguito la Rizzotti – prevede tagli per circa 5 miliardi, è ora di dire basta alla politica degli annunci e di mettersi intorno ad un tavolo provando a immaginare la sanità del futuro”. La Rizzotti a concluso il suo intervento affermando che: “Per fare questo noi crediamo che uno degli obiettivi da seguire sia quello di investire seriamente sulla prevenzione, puntando dunque sullo screening, sulla formazione e sulla diagnosi precoce”.
Al convengo “La Sanità del futuro è prevenzione” è intervenuto infine il vicepresidente della Camera, Simone Baldelli (Forza Italia) il quale ha dichiarato: “Iniziative di questo genere sono fondamentali poiché evidenziano la voglia di coinvolgere la società civile in queste discussioni affinché si possano capire le reali esigenze e contribuire ad affrontarne le criticità valorizzando le eccellenze”.
“E’ fondamentale e doveroso che si introduca l’utilizzo di tecnologie nei Pronto Soccorso e creare dei nuclei intermedi che funzionino da interfaccia tra ospedale e paziente, affinché si possano ridurre il numero di posti letto, tagliando la spesa sanitaria ma al tempo stesso garantendo una efficienza delle prestazioni sanitarie”. “La buona sanità – ha proseguito il Dott. Castelli – deve porre le esigenze del paziente al primo posto. Noi abbiamo dimostrato che con l’iniziativa e la collaborazione degli operatori sanitari interessati, ospedalieri e terrotitoriali, è stato possibile costruire percorsi nei quali anche il medico di medicina generale viene coinvolto nel percorso di riabilitazione del paziente dimesso, fino alla completa guarigione. E’ giusto procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l’organizzazione dei servizi e più efficace l’utilizzo delle risorse, ma tutto ciò deve essere fatto senza penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi che non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Vi sono casi reali di modelli assistenziali di successo che hanno visto protagonisti operatori ospedalieri e territoriali e che sono nati dall’intelligenza, dalla competenza e dalla buona volontà dei singoli operatori sanitari. Questi modelli possono oggi essere esportati su larga scala per riportare al centro dell’attenzione la salute dei cittadini.”
Durante il convegno è intervenuta anche la vicepresidente della commissione Sanità di palazzo Madama, Maria Rizzotti, la quale ha sottolineato che: “Il programma sarà messo a punto nei prossimi mesi, non prima di aver ascoltato tutti gli operatori. Il documento di programmazione economica – ha proseguito la Rizzotti – prevede tagli per circa 5 miliardi, è ora di dire basta alla politica degli annunci e di mettersi intorno ad un tavolo provando a immaginare la sanità del futuro”. La Rizzotti a concluso il suo intervento affermando che: “Per fare questo noi crediamo che uno degli obiettivi da seguire sia quello di investire seriamente sulla prevenzione, puntando dunque sullo screening, sulla formazione e sulla diagnosi precoce”.
Al convengo “La Sanità del futuro è prevenzione” è intervenuto infine il vicepresidente della Camera, Simone Baldelli (Forza Italia) il quale ha dichiarato: “Iniziative di questo genere sono fondamentali poiché evidenziano la voglia di coinvolgere la società civile in queste discussioni affinché si possano capire le reali esigenze e contribuire ad affrontarne le criticità valorizzando le eccellenze”.