Passa la nuova legge elettorale dopo un'aspra battaglia con le opposizioni e nel Pd. "Impegno mantenuto, promessa rispettata. L'Italia ha bisogno di chi non dice sempre no. Avanti, con umiltà e coraggio", ha detto Matteo Renzi.
L'Italicum dunque, la riforma della legge elettorale fortemente voluta dal premier Matteo Renzi, è legge. La Camera ha approvato, con un voto a scutinio segreto il provvedimento con 334 sì, 61 no e 4 astenuti. Le opposizioni unite sono uscite dall'Aula al momento del voto. Diversi esponenti della minoranza Pd hanno votato no.
"Il dissenso - ha detto Pier Luigi Bersani dopo il voto - è stato abbastanza ampio. Ora cosa fatta capo ha, ma il dato politico sia sull'approvazione della legge sia sulle dimensioni del dissenso è non poco rilevante".
M5S, FI, Sel, Lega e Fdi sono usciti in Transatlantico, durante la dichiarazione di voto del vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini. "Non stiamo qui a schiacciare il pulsante rosso. Siamo obbligati a uscire dal voto segreto. Così vedremo come se la cava il presidente del Consiglio con i numeri". Lo dice nell'Aula della Camera Danilo Toninelli di M5S annunciando che il suo gruppo lascerà l'Aula al voto finale sulla legge elettorale. Alla fine dell'intervento tutti i deputati M5S hanno abbandonato l'Emiciclo.
"E' proprio vero che al peggio non c'è mai fine, infatti dopo il Porcellum è arrivato il Porcellissimum: l'unico in Italia titolato a dare patente di porcata è il sottoscritto e vi dico che questa è una Superporcata, peggio del Porcellum. Se già era censurabile un premio di maggioranza abnorme ad una coalizione, figuriamoci darlo ad un solo partito: siamo al regime". E' il commento del Vice Presidente del Senato Roberto Calderoli.