Da oltre un anno ho il piacere di fare, a Messina, un lavoro impegnativo e difficile ma anche ambizioso e incoraggiante per le prime conquiste. Oggi, primo Maggio ho scritto alcune riflessioni sul nostro lavoro che affido alla città e ai 574 dipendenti, ma anche a chiunque abbia voglia di leggere...
Il Primo Maggio è la festa dei lavoratori, per me è importante condividere alcune riflessioni con i lavoratori di Messinambiente, l'azienda pubblica di igiene urbana che guido da un anno, chiamato a farlo dal Sindaco del Comune di Messina, Renato Accorinti. Come sapete martedì un gruppo di lavoratori ha fatto irruzione negli uffici aziendali e purtroppo alcuni hanno perso il controllo e tra spintoni, insulti e minacce si sono vissute scene mai successe in azienda a questi livelli.
Tanti gli attestati di solidarietà che mi sono arrivati da tutta la città, non sono tipo da demoralizzarmi, tanto meno di temere i lavoratori con cui da un anno condivido passo passo enormi cambiamenti e miglioramenti aziendali. Non avrei mai voluto vedere queste scene, vedere delle donne spintonate dalla rabbia di chi ha perso il controllo ma sono sicuro che non si ripeteranno e cercheremo in tutti i modi di evitarle.
Addirittura un consigliere comunale del Pd locale ha definito "dura e corretta" questa “protesta” speculando sull'accaduto. Non mi sono mai tirato indietro di fronte alle difficoltà convinto che come scriveva Danilo Dolci si potessero trovare le giuste "leve" del cambiamento per costruire un percorso nuovo e di riscatto per un servizio pubblico così importante in una grande città come Messina. Proprio per questi motivi, come e più di chi mi ha preceduto, ogni mese sono a relazionare al comune la situazione economica dell’azienda e impegnato nella lotta costante per contrastare le lungaggini burocratiche all’origine dei ritardi dei pagamenti.
Pochi mesi fa sono arrivato ad incatenarmi alla Regione Siciliana per evitare nuove emergenze rifiuti in città ed il rischio dell’interruzione dei servizi, continuerò anche nei prossimi mesi a lottare per gli stipendi dei lavoratori, sarò in prima fila per evitare diatribe interne tra colleghi e mansioni, continuerò ad impegnarmi per adottare una completa trasparenza di tutti i settori, per la turnazione notturna, per gli accordi con i sindacati con cui, dopo anni di immobilismo, abbiamo avviato da mesi un proficuo confronto. Abbiamo costruito delle regole.
Le regole sono sempre fondamentali per costruire oggettività, trasparenza ed equità, contrastando favoritismi. Abbiamo cercato di trovare maggiori risorse e diminuire le spese. Abbiamo dovuto adottare anche provvedimenti difficili perché proprio per affermare la centralità e l'importanza del lavoro è essenziale che tutti diano il massimo per restituire alla città tutto quel valore che riceve con la propria retribuzione. Adesso siamo arrivati al cuore della matassa, la costruzione di un Contratto con il Comune che possa finalmente, dopo tanto lavoro, costruire prospettive serie per dare regolarità a questo servizio pubblico essenziale e strategico per la città, prospettive chiare ai lavoratori, possibili investimenti per migliorare i servizi. Abbiamo fatto questo percorso e stiamo ultimando, proprio a ridosso del 1 maggio, queste Bozze di Contratto con due riferimenti principali: 1) incrementare la qualità dei servizi al cittadino 2) migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori.
Stiamo andando avanti con questo spirito nonostante i grandi squilibri (nella media delle aziende italiane del settore) tra fatturato e personale dipendente. Il lavoro è il fondamento della nostra Costituzione e ci stiamo impegnando a salvaguardarlo più possibile e a migliorarne le condizioni. Trasformazioni importanti che non sono state decise da un Liquidatore venuto da lontano ma da una città che ha deciso un percorso di cambiamento che stiamo solo eseguendo.
"Cambia per ME" (dove ME sta per Messina) è lo slogan scelto per il lavoro nelle scuole e con i bambini per disegnare una città che punta anche all'educazione ambientale e alla sostenibilità. Tutti dobbiamo agire come dei padri di famiglia e migliorare il nostro comportamento per regalare un futuro migliore ai bambini di questa città.
Ognuno di noi, all'interno e all'esterno dell'azienda, deve contribuire a questo cambiamento. Io sono solo una delle tante pedine necessarie al cambiamento, sono disponibile ad assumermi la responsabilità di fronte ai cittadini non ancora soddisfatti dalla qualità dei servizi (comprensibilmente, anche se in un anno i miglioramenti sono stati notevoli) e ai lavoratori per i ritardi negli stipendi (non più di mesi come un tempo).
Ma se questa città vorrà completare il percorso di trasformazione intrapreso tutti dovremo assumerne in pieno l'impegno e il peso, perché si tratta di un cambiamento che tutti possiamo costruire per il bene comune della città. Grazie per questo cammino condiviso, la meta è ancora lontana ma le conquiste ci danno coraggio! Buon 1 maggio a tutte e a tutti.
Alessio Ciacci