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AL COSTANZO SHOW IL SORRISO DI MONICA VITTI EMOZIONA E INCANTA

Stanotte ho rivisto al "Maurizio Costanzo Show - La Storia" una delle più grandi e pluripremiate attrici italiane, Monica Vitti. E subito mi sono emozionata, conoscendo la "sua" di storia. 



Rivederla parlare liberamente, col suo inconfondibile tono di voce, elegantissima nel suo taiellur, uno dei tanti che la diva ama indossare e che lascia intravedere le sue stupende gambe, l'acconciatura personalissima che incornicia il suo bel viso, la sua risata... la sua vitalità... tutto questo ha suscitato in me dei sentimenti contrastanti. Da un lato ero triste perchè ormai non ci sono più occasioni di vederla, se non in spezzoni di spettacoli dove lei è ospite o nei suoi film dove interpreta un ruolo. Dall'altro ero contenta perchè, compiendo un involontario viaggio nel passato, ho avuto la sensazione che il tempo si fosse cristallizzato e l'ieri e l'oggi diventassero un tutt'uno. Qualcuno li chiama ricordi ma credo che andare a ritroso nel tempo sia un'esperienza coinvolgente e sconvolgente insieme. Io ero, come tanti anni fa, davanti al televisore e sorridevo guardando Monica Vitti che era lì a parlare dei "suoi ricordi", come se il presente non esistesse più.

Per ironia della sorte, Maurizio Costanzo che ha dato il suo nome ad uno dei talk show più famosi della storia della televisione, ha scelto di riproporre un momento dove la Vitti rievoca episodi, anche comici, della sua vita raccontati, senza seguire un ordine cronologico, nel libro "Sette sottane" (Sperling & Kupfer, 1993) e ne legge un capitolo, recitandolo come solo lei sa fare. Pagine di memoria, quella memoria che la musa di Michelangelo Antonioni e partner storica in tanti film di Alberto Sordi, ha perso nel corso della sue esistenza a causa di una malattia.

Mentre l'ascoltavo ripensavo agli scherzi che fa la mente, e al fatto che la Vitti sia riuscita a fissare su carta i suoi ricordi, prima che volassero via... Ricordi che resteranno a futura memoria per tutti quelli che la amano e l'hanno apprezzata sia come attrice, sia come donna perchè, come ha detto lei stessa, "Il libro è la somma di una vita". 

Una testimonianza indelebile che meriterebbe di essere riproposta nelle librerie insieme al secondo volume della diva, "Il letto è una rosa" (A. Mondadori, 1995), che è stato adottato come libro di testo nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cosenza. Qui l'autrice racconta che i suoi parenti e amici la chiamavano affettuosamente “Smemoratella” e “Vaghella” perchè dimenticava dove posasse gli oggetti e non riusciva più a ritrovarli. Il libro, con disegni originali dell'attrice, prende il titolo da una cantilena di famiglia "Il letto è una rosa, chi non dorme si riposa". 

E allora stamattina sono andata a rileggermi il primo libro della Vitti, "Sette sottane", dove l'attrice nata a Roma, racconta di un periodo vissuto in Sicilia poichè il padre era stato trasferito per lavoro. Ve ne riporto alcuni passi:
“Da piccola mi chiamavano Sette Sottane perché in Sicilia, dove vivevamo noi, non c’era il riscaldamento d’inverno e mia madre mi copriva di maglie, magliette, sottanine, vestitini e grembiulini. Non mi davano noia, anzi, ne ero orgogliosa e quando veniva qualcuno a trovarci dicevo: Vede, io ho sette sottane: una, due, tre, quattro…, mia madre non mi faceva mai arrivare alla settima perché diceva che era una vergogna tirarsi su le gonnelline”.
“Il tragitto può essere la meta, perché perderlo? Se non si sa cosa c’è tra un posto e l’altro, come si può decidere cosa vedere? Chi ci garantisce che è più bello il luogo di arrivo, che tutto il viaggio? Quante cose non si vedono andando in aereo!”
La Vitti, infatti, aveva un vero e proprio terrore dell’aereo e questa fobia le aveva fatto perdere altri contratti di lavoro, come lei stessa raccontava. L'attrice poi tornò in Sicilia altre volte per essere premiata a Taormina. Qui Monica Vitti in uno scatto dell'indimenticabile fotoreporter Michelangelo Vizzini nel 1962 al Teatro Antico.


Il prossimo novembre Monica Vitti compirà 84 anni e sarebbe bello se le venisse reso un giusto omaggio! Intanto, il sempre attento Maurizio Costanzo ha riproposto ieri, su Canale 5, un ricordo della diva nel suo Costanzo Show che, recentemente, è andato in onda su Rete 4, per sole quattro puntate. Troppo poche per gli amanti del salotto più importante d'Italia, così come troppo pochi sono i tributi fatti ad attori e attrici che hanno contribuito a rendere grande il cinema italiano.


©Antonella Di Pietro



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