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IL COMITATO TAOARTE ROMPE IL SILENZIO E CHIEDE GARANZIE OCCUPAZIONALI E SALARIALI

In seguito all'atto di indirizzo firmato dal Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale, il Comitato Taormina Arte si avvia a diventare Fondazione con il beneplacito della Regione Siciliana ma, soprattutto, dei Comuni di Messina e Taormina che, con la liquidazione del Comitato, vedranno annullata la loro posizione debitoria nei confronti della Provincia Regionale di Messina. 



Una scelta che, però, penalizza fortemente i dipendenti del Comitato Taormina Arte che, a rischio licenziamento, hanno adito le vie legali con un atto extragiudiziale per tutelare il loro diritto al lavoro nonchè il pagamento degli stipendi arretrati ma, ancor più, per ricordare e, nel contempo, rivendicare i successi dei grandi eventi, svoltisi al Teatro Antico di Taormina, grazie alla loro professionalità e preparazione. Perchè il successo di uno spettacolo non è dato solo dall'artista che si esibisce su un palco ma da tutti coloro che, instancabilmente, lavorano dietro le quinte e ne garantiscono la buona riuscita. 

Una scelta contestata anche da Mariateresa Papale, Presidente dell'Associazione "Arte & Cultura a Taormina", nella sua lettera aperta. I lavoratori del Comitato di Taormina Arte, nel maggio 2014, avevano anche loro scritto una lettera alle Istituzioni alla quale aveva fatto seguito, a giugno, una protesta

"Siamo tutti dipendenti a tempo indeterminato del Comitato Taormina Arte - si legge nell'atto extragiudiziale - e non percepiamo stipendio da oltre otto mesi". Un incipit che già indigna per lo sfruttamento attuato nei confronti di professionisti che, pur di non annullare gli spettacoli, hanno preferito sacrificare le loro spettanze, dimostrando una comprensione che è stata ripagata con l'ingratitudine che è, come si sa, uno dei più grandi difetti dell'essere umano. 

Un sacrificio attuato "per il grande rispetto che abbiamo avuto nei confronti di tutte le Istituzioni" come scrivono nell'atto e che li ha portati ad attendere "in silenzio continuando a svolgere regolarmente le nostre mansioni". Attesa che è diventata insostenibile quando "abbiamo assistito (oltre che all'indecoroso comportamento di una parte della politica, soprattutto locale) allo svilupparsi di una serie di eventi che ci preoccupano e ci costringono a rompere il nostro rispettoso silenzio ed a denunciare pubblicamente quanto sta accadendo".

L'atto extragiudiziale si conclude con i dipendenti che intimano e diffidano “tutte le Autorità in indirizzo (ciascuna per quanto di propria competenza) perché, oltre a fare quanto in loro dovere per disporre l’immediato pagamento delle pregresse spettanze pari mediamente a 15.000,00 Euro ciascuno, garantiscano (anche attraverso adeguata e inequivocabile previsione legislativa) la prosecuzione del rapporto di lavoro con il soggetto che sostituirà il Comitato Taormina Arte nella gestione delle attività culturali a quest'ultimo demandate da oltre trent'anni”. E evidenziano che “l’eventuale sostituzione (evidentemente al solo fine di elidere il debito e autorizzare nuove assunzioni anziché il riassorbimento di tutti noi) del Comitato Taormina Arte con altro Ente, avente le medesime incombenze del primo, sarà contestata innanzi alle competenti Autorità Giudiziarie perché illegittima e fonte di danno ingiusto nei nostri confronti”.

Pertanto, i dipendenti del Comitato, dalla loro Pagina Facebook "Salviamo Taormina Arte" chiedono agli "amministratori taorminesi, politici regionali e rappresentanti della Sicilia al Parlamento nazionale (al di là dei singoli schieramenti partitici di appartenenza)" di attivarsi "facendo rete e lavorando in sinergia per programmare un attento piano di rientro dei debiti del Comitato" e per "salvaguardare la continuità dei rapporti di lavoro già instaurati" che hanno dato lustro a TaoArte piuttosto che accettare il suo declino con "cinica indolenza". 

E' davvero penoso e ingiusto rinunciare a persone che hanno dato l'anima per far crescere culturalmente, turisticamente e, di conseguenza, economicamente la Perla dello Ionio e che oggi, giustamente, si sentono defraudati di un qualcosa che è nato con loro nel 1983. Ma tant'è, le logiche politiche sfuggono alle più semplici menti dei comuni cittadini! Quindi, appartenendo con orgoglio alla seconda categoria, non possiamo far altro che dimostrare la nostra solidarietà a lavoratori che, con abnegazione e amore per la propria Terra, hanno contribuito a far grande Taormina e la Sicilia nel Mondo. E, senza di loro, i Nastri d'Argento, Tao Film Fest e i concerti sotto le stelle al Teatro Antico non saranno più gli stessi. 


©Antonella Di Pietro


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