Il sindaco di Messina, Renato Accorinti, dopo la notizia del voto di sfiducia al sindaco di Barcellona P.G., Maria Teresa Collica, ha espresso la sua solidarietà dichiarando che è stata una manovra della "vecchia politica".
“Ho saputo con molto dispiacere della sfiducia votata dal Consiglio Comunale di Barcellona a Maria Teresa. - dichiara il primo cittadino di Messina - Si tratta con tutta evidenza di un’operazione di 'restaurazione' della vecchia politica per la caduta dell’Amministrazione. Le elezioni comunali avevano dato voce alla profonda voglia di cambiamento e di riscatto dei Barcellonesi, ma quel cambiamento e quel riscatto sono stati sin dall’inizio 'ostaggio' di un quadro politico e di una macchina burocratica refrattari a qualunque tentativo di restituire dignità e vivibilità alla città.
Gli interessi personali e di parte - prosegue Accorinti - hanno prevalso ancora una volta, sacrificando sull’altare del mantenimento dello status quo un’esperienza di governo straordinaria nella sua ispirazione e nelle prospettive che avrebbe potuto finalmente aprire per Barcellona. A Maria Teresa rivolgo il mio appoggio incondizionato, augurandole di essere ancora più forte di prima e - conclude il sindaco di Messina - anche attraverso il mio appoggio personale e politico di ricandidarsi per avere sempre maggiori consensi da parte della cittadinanza e sconfiggere quindi la vecchia politica”.
Con 21 voti favorevoli e 7 contrari, la scorsa notte, è passata la mozione di sfiducia al sindaco Maria Teresa Collica, proposta dal Consiglio Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) e adesso verrà inviato un commissario dall'assessorato Regionale agli Enti locali. A due anni dalla sua elezione, subito dopo la lettura dei voti, la Collica, molto delusa e amareggiata, ha lasciato l'Aula Consiliare insieme alla sua Giunta.
L'ex sindaco di Barcellona, lo scorso dicembre, era stata vittima di un atto intimidatorio: erano state bucate le gomme della sua auto che si trovava parcheggiata nei pressi del Municipio. La Collica in una nota scrisse: “A chi ha compiuto ieri quel gesto vigliacco con l’intento di intimidire voglio dire che ha decisamente sbagliato strada. L’effetto che ha scatenato è stato infatti quello di unire la città nella condanna di questo tipo di azioni e di mentalità. Barcellona Pozzo di Gotto è cresciuta e non accetta intimidazioni da nessuno. Voglio ringraziare quanti, in pubblico o in privato, mi hanno manifestato la propria vicinanza”.
Certi che non via sia alcun nesso tra l'intimidazione e la sfiducia, vi è un fatto incontrovertibile e cioè quello che con la mozione di sfiducia decade anche il Consiglio, che il Comune di Barcellona verrà commissariato e che in primavera si tornerà a votare alle prossime Amministrative il nuovo sindaco con il beneplacito di tutti i consiglieri comunali.
A.D.P.