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IN MEMORIA DI ALESSANDRO, SALVIAMO VILLA DANTE

Domani, martedì 30 settembre, alle ore 10:30, l'Osservatorio Minori "Lucia Natoli" ha organizzato una manifestazione nel ricordo di Alessandro Riccina che si svolgerà nel polmone verde (abbastanza trascurato) della città di Messina: Villa Dante. 


Interverranno: l'ingegnere Francesco Cancellieri, presidente Cea - Centro di Educazione Ambientale di Messina; l'architetto Francesca Moraci, direttore scientifico del Cea; il presidente del Cesv, il presidente MO.Vi - Movimento per il Volontariato Italiano, Ennio Marino, oltre che componente del Direttivo Cesv – Centro Servizi per il Volontariato di Messina; il presidente della III Circoscrizione, Natale Cucè; l'ingegnere Carlo Franciò; del Gruppo Operativo di Zona, operatori sociali e associazioni di volontariato del territorio.

A margine dell'incontro verrà riproposto il progetto Parco Natura - già presentato dall'Osservatorio Minori "Lucia Natoli" il 27 luglio del 2012 al Comune di Messina - che avvierebbe un vero e proprio Laboratorio di Green Economy e di sviluppo sostenibile nella nostra città. Inoltre, presso l'Istituto "Enzo Drago" di Messina, è in esposizione una mostra fotografica su Villa Dante. 

"Dopo nove anni è stato assolto il dirigente del Comune di Messina, Giacomo Leotta condannato in primo grado ad un anno di reclusione con l'ipotesi di omicidio colposo per Alessandro Riccina. E, per intervenuta prescrizione, è stato 'amnistiato' il dirigente comunale Francesco Fagioli condannato in primo grado per chiari 'elementi di colpevolezza'. A completare il giudizio anche il dimezzamento del risarcimento alla famiglia di Alessandro. Questa la 'giustizia' per la morte di un ragazzo di 12 anni, morto mentre giocava con i suoi compagni, all'interno della Villa Dante", afferma Saro Visicaro, coordinatore dell'Osservatorio Minori.  


"Già nel 2010 l'Osservatorio piantò un alberello dedicandolo ad Alessandro e domani ritornerà perché, dopo ben nove anni, ancora giustizia non è stata fatta. Oltre alla responsabilità civile per la morte le pubbliche amministrazioni hanno anche la colpa grave di non avere risarcito il danno riconosciuto dopo un così lungo tempo passato da quell'omicidio colposo, malgrado siano stati sanciti giudiziariamente i profili omissivi e il mancato controllo da parte del Comune di Messina. Inoltre - aggiunge Visicaro - alcuni mesi prima della morte di Alessandro il dott. Siciliano aveva archiviato un nostro con il quale denunziavamo le condizioni di Villa Dante. Ecco un motivo in più per partecipare alla manifestazione del prossimo 30 settembre alla quale sarà presente anche il papà di Alessandro"

La Corte d'appello di Messina ha emesso la sentenza in merito alla morte di Alessandro Riccina, avvenuta il 30 Settembre del 2005, a seguito di una caduta all'interno della piscina vuota di Villa Dante, con la quale ha assolto Giacomo Leotta e Francesco Fagioli, all'epoca rispettivamente dirigente e funzionario del dipartimento allo Sport e tempo libero del Comune di Messina, per non aver commesso il fatto. Gli stessi furono condannati ad un anno ciascuno di reclusione. Pena sospesa e fu comminata una provvisionale di 500.000,00 euro in favore dei genitori e dei fratelli di Alessandro. Somma che è stata rideterminata e dimezzata in 250.000,00 euro a carico di Francesco Fagioli e del Comune di Messina solidalmente.

Considerato che il Comune di Messina non intervenne per sistemare la lastra mancante della ringhiera posta a protezione della piscina - nonostante l'invio, da parte del Questore dell'epoca, il 14 Settembre 2005, di lettere che indicavano il pericolo in atto - il Tribunale di Messina ritenne, quindi, che ci fu imperizia, imprudenza e negligenza. 

Il 26 Settembre del 2005, il piccolo Alessandro Riccina, si reca insieme ad un gruppo di amici, alla Villa Dante per giocare. Secondo le testimonianze dell'epoca, il ragazzino si appoggia alla ringhiera della piscina vuota - dalla quale manca una lastra di vetro - perde l'equilibrio e precipita all'indietro compiendo un volo di circa quattro metri, Nell'impatto con la piscina vuota il ragazzino batte violentemente il capo riportando un grave trauma cranico e un vasto ematoma. Prontamente soccorso le sue condizioni appaiono subito gravi e i medici del Policlinico Universitario di Messina cercano di strapparlo alla morte con un intervento per ridurre l'ematoma. Ma per il giovanissimo Alessandro non c'è più nulla da fare. Viene dichiarato clinicamente morto. Il suo cuore cesserà di battere il 30 settembre del 2005.

Domani ricorre il IX anniversario della sua morte e ritrovarsi a Villa Dante, laddove si consumò una tragedia annunciata, grazie all'incuria di una Amministrazione comunale, assume una valenza civica di solidarietà sociale. 





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