“Il piccolo pescetto blu è una figura a cui mi sono subito affezionata, è altruista, gentile, ha la risposta ad ogni problema, sa sempre cosa sia giusto fare; è il super eroe che tutti vorremmo incontrare almeno una volta nella vita”. Barbara Pergolizzi comincia da qui, da quel suo insolito protagonista, delicato e capace allo stesso tempo. L’ha visitata, dice, facendosi largo tra i suoi pensieri. E alla fine trovando – per il tramite della sua tastiera – uno spazio fisico, quello della parola scritta. Per poi suggerire, in quel suo modo accomodante ma tenace, un’altra ‘traduzione’ ancora, un altro modo di conquistare spazio fisico, stavolta attraverso la danza.
Lui è "Scientifish il pesciolino inventore" (Kimerik Edizioni) e la sua autrice, martedì 22 aprile alle ore 17 al Feltrinelli Point Messina, lo racconterà al modo giusto. Non una presentazione, niente che possa creare ‘distanza’ tra lei, il pesciolino e i lettori, piccoli e grandi che siano, ma piuttosto un’occasione avvolgente, che mischia lettura e danza: lettura danzata di una favola della raccolta con la partecipazione degli allievi della scuola InDanza.
“Lavoro con i bambini da tanto tempo – spiega Barbara Pergolizzi – e so quanto sia importante per loro il mondo dell’immaginazione. Ho scritto questa raccolta di favole spinta dal desiderio di comunicare valori e messaggi attingendo dal pozzo della fantasia, dove tutto è possibile. Quello che i bimbi imparano sorridendo lo conservano nei ricordi come uno scrigno prezioso. Ecco perché vorrei che Scientifish sia per i piccoli lettori un bel libro da conservare, un insegnamento da ricordare, un insieme di personaggi da raccontare e tanto, tanto altro”.
Con Scientifish – si legge nella sinossi di copertina – si fa “un tuffo nel fantastico mondo di Corallilandia, dove i problemi della terra sono lontani, e dove, nascosto tra le piccole insenature, si cela il minuscolo e disordinato laboratorio di Scientifish, il pesciolino inventore protagonista e personaggio risolutore. Un volume che insegna ad attingere dalla fantasia per non perdere la speranza che un mondo migliore sia ancora possibile. Attraverso gli episodi che coinvolgono animali abitanti del mare e della terraferma, l’autrice tocca tematiche fortemente attuali, quali l’inquinamento e la lotta per la tutela dell’ambiente, promuovendo valori come l’altruismo, l’amicizia, la famiglia, l’apprezzamento di ciò che si possiede e la fiducia in se stessi. Un accattivante ‘manuale’ da regalare ai più piccoli, divertente e allo stesso tempo educativo”.
Pergolizzi è alla sua prima raccolta di fiabe ma Scientifish è il risultato naturale del suo percorso di vita: che siano scritte o danzate, il suo bisogno è quello di raccontare storie. Nata a Messina, dove ha frequentato il Liceo classico “Maurolico”, Pergolizzi avvia fin dai banchi di scuola la sua personale ricerca dell’espressione per mezzo delle parole così come per mezzo del corpo. Dopo aver conseguito la laurea con una tesi in Letteratura italiana contemporanea, decide di dedicarsi professionalmente allo studio e alla ricerca del movimento danzato, dividendosi tra l’attività di danzatrice e quella d’insegnante dell’arte coreutica.
“Quello della ‘lettura danzata – il corpo racconta’, per me, è un esperimento che si colloca in un progetto più ampio (per le scuole primarie) e fonde le mie due formazioni: quella letteraria e quella coreutica”, spiega l’autrice. “L’appuntamento al Feltrinelli Point Messina è la prima tappa di questo progetto in cui a raccontare non saranno solo le mie parole, scritte nero su bianco e lette con l’ausilio di alcune mie allieve della scuola di danza, ma anche tutti i bambini presenti all’evento. Verranno infatti coinvolti a muoversi e danzare per arricchire, con i loro movimenti e le loro intuizioni, alcuni momenti del racconto. L’incontro dunque è dedicato alla danza ma anche all’utilizzo del pensiero e dell’imaginazione e vuole essere un piccolo ‘seminario’ che si pone l’obiettivo di avvicinare i bambini alla lettura per mezzo della danza e del divertimento”.
“In cantiere ho tante storie e nuovi personaggi – conclude Barbara Pergolizzi – che aspettano di essere inseriti nella giusta cornice narrativa, che sono curiosi di conoscere compagni di viaggio e nuovi mondi fantastici e non. Quando arriverà il momento saranno loro stessi a suggerirmi la via e il racconto verrà da sè, così come è accaduto con Scientifish“.