Si è tenuto oggi, martedì 18 marzo, a Palazzo Zanca di Messina, il tavolo tecnico amministrazione-sindacati per definire il percorso da mettere in atto sul futuro della casa per anziani Casa Serena, su cui pende lo “spettro” della chiusura. Ciò sia a causa degli elevati costi di gestione, sia per le note carenze strutturali. Nel corso dell’incontro, cui hanno preso parte il sindaco, Renato Accorinti, l’assessore al ramo, Antonino Mantineo, e il dirigente del dipartimento servizi sociali, Giovanni Bruno, la segretaria generale della FP CGIL, Clara Crocé ha chiesto di capire se i lavori di ristrutturazione possano essere effettuati con la contemporanea presenza degli ospiti, o se invece è necessario che quest’ultimi vengano spostati altrove. E ancora, il sindacato intende capire se la proroga del servizio è effettivamente possibile, e, in caso positivo, se i lavoratori possano ritornare in servizio full-time.
"Per la FP CGIL – ha affermato la segretaria generale, Clara Crocé – è necessario predisporre un piano di reimpiego per tutti e 101 i lavoratori, che allo stato attuale, a causa della riduzione del servizio, si trovano in part-time. Ciò – aggiunge la Crocé – oltre a creare un problema di carattere occupazionale, sta generando parecchie difficoltà sotto l’aspetto della qualità del servizio, come confermano le molteplici lamentele degli anziani. Siamo convinti – ha concluso la Crocé – che questa amministrazione voglia continuare a mantenere la struttura altrimenti non avrebbe investito 900 mila euro. Tuttavia è necessario stabilire un serio crono programma per garantire a tutti un percorso occupazionale valido". Per queste ragioni la FP CGIL ha chiesto la convocazione di un incontro in Prefettura, necessario a trovare una soluzione considerato che devono essere predisposti i bandi di gara per l’affidamento di tutti i servizi che scadranno il prossimo 31 marzo.
“Non vogliamo sentire parlare di chiusura di Casa Serena – hanno detto i segretari provinciali della FP CISL, Calogero Emanuele e della Fnp Cisl, Bruno Zecchetto – nonostante siamo consapevoli che una revisione organizzativa sia necessaria. Ma questa deve passare attraverso un accordo di garanzia per gli operatori. È opportuno, dunque – hanno ammonito Emanuele e Zecchetto – che qualsiasi tipo di accordo passi dalla Prefettura, così come è avvenuto il 31 dicembre 2012, quando si individuò il percorso che ha consentito di tenere aperta sino ad oggi la struttura di Montepiselli. Il 31 marzo scadrà l’affidamento del servizio alla Cooperativa Azione Sociale e i tempi sono strettissimi. Per questo chiederemo al Prefetto un incontro urgente sull’argomento sottolineando come Casa Serena rappresenti una realtà occupazionale importante della città, ma soprattutto un punto di riferimento storico per gli anziani e le fasce deboli di Messina. Occorrerà, quindi - hanno aggiunto Emanuele e Zecchetto - contemperare le questioni legate al mantenimento degli anziani con un numero congruo di operatori rapportati ai servizi effettivamente resi. Siamo convinti – hanno concluso i due segretari - che l'esecuzione dei lavori consentirà di mantenere il servizio di Casa Serena attivo. È necessario, però, chiarire quali siano le risorse che l'amministrazione intende mettere a disposizione per mantenere aperta Casa Serena e, quindi, definire la forza lavoro necessaria in rapporto agli anziani ospitati”.
A.D.P.