Nell’ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale, l’Associazione Migralab “A. Sayad” di Messina ha organizzato, in collaborazione con l’Osservatorio Antidiscriminazione della Provincia Regionale di Messina e l'Associazione "Unarete" una giornata di sensibilizzazione che coinvolge studenti, operatori sociali, realtà istituzionali e non presenti sul territorio, e che si terrà presso il Salone degli Specchi della Provincia Regionale di Messina venerdì 21 marzo, alle ore 10, con una conferenza sul tema "Le discriminazioni e le persecuzioni dei migranti disvelate dal giornalismo d’inchiesta". Coordina e introduce Tindaro Bellinvia (Ass. Migralab “A. Sayad”) e, dopo i saluti del Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Messina, Filippo Romano e dell'Assessore alle Politiche Integrazione, Cultura e Identità del Comune di Messina, Tonino Perna, intervengono Luisa Crupi (Osservatorio Antidiscriminazione della Provincia Regionale di Messina), Antonio Mazzeo (giornalista e saggista), Manolo Luppichini (giornalista e video maker di "Presa Diretta" su Rai Tre) e un rappresentante dell’Associazione Libera di Messina.
La giornata di sensibilizzazione contro ogni forma di discriminazione nasce dalla necessità ormai evidente dei media, del terzo settore e del mondo della ricerca e formazione di confrontarsi con strumenti cognitivi adeguati alla sfida attuale delle migrazioni. Al centro della prima parte della giornata i temi per far conoscere alcuni strumenti di lavoro, di riflessione e di costruzione di progetti di comunicazione collettivo per promuovere una nuova narrazione delle migrazioni del nostro tempo.
Alle 16.00, presso il Palacultura "Antonello da Messina", si svolgerà una tavola rotonda sul tema "I Comuni e l’accoglienza dei migranti". Coordina e introduce la sociologa Tania Poguisch (Ass. Migralab “A. Sayad”). Intervengono: Luisa Crupi (Osservatorio Antidiscriminazione della Provincia Regionale di Messina), Tonino Perna (Assessore alle Politiche Integrazione, Cultura e Identità del Comune di Messina), Antonino Mantineo (Assessore Politiche Sociali del Comune di Messina), Fulvio Vassallo Paleologo (Giurista dell’Università di Palermo), Sergio Bontempelli (Associazione Africa Insieme di Pisa e Centro Studi OsservAzione di Firenze), Giovanni Maiolo (Recosol, Rete dei Comuni Solidali), Irene Romeo (Teatro Pinelli di Messina), che interverrà sula Carta di Lampedusa. Parteciperanno giornalisti, associazioni e rappresentanti di organizzazioni politiche e sindacali. Per gli studenti interessati sarà rilasciato l’attestato di partecipazione per eventuale riconoscimento crediti.
“La seconda parte della giornata prevede un incontro e confronto pubblico tra i vari relatori, le organizzazioni associative e politiche e le istituzioni locali per mettere al centro della discussione il tema dell’accoglienza solidale contro un sistema che non riesce a progettare reali progetti di inclusione sociale e di cittadinanza, e sull’importanza di costruire degli spazi come gli Osservatori sul razzismo e le diversità per monitorare e approfondire l’attuale stato delle migrazioni nel Mediterraneo. Uno spazio che nel tempo possa creare sinergie e pratiche con i popoli dell’altra sponda del Mediterraneo e che possa fermare le operazioni come quelle di Mare Nostrum, nate per i salvataggi in mare, ma che nei fatti sono la reale forma di intervento che immette in un circuito centrato su dispositivi detentivi le vite dei migranti e dei richiedenti asilo”, sottolineano Tindaro Bellinvia e Tania Poguisch, dell’associazione Migralab “A. Sayad di Messina.
Erano le 10 del mattino del 21 marzo 1960, quando una folla di manifestanti si radunò presso la stazione di polizia per manifestare contro la “legge del lasciapassare”, decreto secondo cui un sudafricano poteva circolare nelle zone riservate ai bianchi solo se in possesso di uno speciale permesso. Il programma della manifestazione – pacifica, organizzata dall’ANC – prevedeva che tutti i manifestanti si dichiarassero sprovvisti di lasciapassare chiedendo alla polizia di arrestarli. Le autorità però, dopo aver intimato alla folla di disperdesi, aprirono il fuoco sulla folla. Erano le 13,15.
A partire dal 1994 il Sudafrica commemora questo triste evento con la giornata dei Diritti Umani, e dal 2005 l’ONU ha dichiarato il 21 marzo “Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale”. Da allora si sono compiuti numerosi progressi nella lotta al razzismo, certo, ma ancora oggi le discriminazioni etniche e razziali si verificano quotidianamente, ostacolando il progresso per milioni di persone in tutto il mondo. Il razzismo e l’intolleranza possono assumere varie forme, dal negare i principi fondamentali di uguaglianza dei singoli individui sino al fomentare l’odio etnico che può condurre a forme estreme come il genocidio. Riteniamo che ciascun individuo, ogni uomo maschio o femmina che sia, di qualunque colore, lingua, stato sociale, abbia il diritto di affermarsi nella sua unicità in totale libertà. Crediamo fortemente l’incontro tra persone diverse porti ad un arricchimento che non può essere che positivo, esortiamo perciò al dialogo, sia in terre di missione che in casa nostra, dove ogni giorno incontriamo persone di colture diverse, ricordando che tutti, nessuno escluso, sono innanzitutto uomini.
A.D.P.