Il prossimo appuntamento è fissato per il 6 febbraio. In quell’occasione, l’Amministrazione del Comune di Messina sarà chiamata a rispondere alle richieste, ben precise, avanzate dalla Funzione Pubblica Cgil, in merito ai prossimi bandi sui servizi sociali: prevedere efficaci clausole di salvaguardia in relazione soprattutto alla capacità economica delle cooperative, far sì che i lavoratori possano essere pagati serenamente ogni mese; garantire i livelli occupazionali. E ancora, aumentare a 30 le ore il trasporto e l’assistenza igienico sanitaria nelle scuole e per gli asili nido; potenziare i Cag presenti sul territorio incrementando le ore a coloro che sono già in servizio.
"Richieste che presenteremo formalmente", dichiara Clara Crocè, segretaria generale della FP Cgil. Prima che tutto ciò avvenga sarà, però, necessario riuscire a “confezionare” i bandi tenendo conto della riduzione pari a due milioni e 470 mila euro sui complessivi 22 milioni promessi dal sindaco Renato Accorinti. Di questo si è discusso nel corso dell’incontro tra le OO.SS. e l’assessore al ramo Antonino Mantineo, alla presenza del dirigente del dipartimento, Bruno, e dei funzionari Alessi e Liuzzo. "Le gare - ha spiegato la segretaria generale della Funzione Pubblica - diversamente da quanto ipotizzato in un primo momento non saranno della durata di venti mesi, ma di sedici. E questo proprio per i minori stanziamenti".
Circa 18 i milioni previsti per i servizi in appalto, così suddivisi:
- Assistenza domiciliare anziani: 5.013.333.00 milioni
- Casa serena: 4 milioni di euro
- Aiuto domestico ph: 2 milioni 140 mila euro
- Assistenza igienica nelle scuole ph: 2 milioni
- Trasporto portatori di handicap: 1 milione e 280
- Asili nido (tre): 1 milione e 600 mila
- CAG: 1 milione e 880
- Totale 17.913.333
La spesa destinata, invece, ai servizi di ricovero minori per provvedimento Autorità Giudiziaria e di ricovero disabili psichici, ammonta a 4 milioni e 800 mila euro. Per il ricovero delle gestanti e delle donne in difficoltà il Comune ha stanziato 240 mila euro. Per il Don Orione 1 milione e 500 mila euro. "E’ stato un incontro interlocutorio che conferma quanto da noi denunciato nei giorni scorsi - commenta Clara Crocè - sempre meno stanziamenti sul fronte servizi sociali. La FP Cgil chiede il ripristino delle somme nel redigendo bilancio di previsione 2014 e nel pluriennale 2014-2017".
Rimane il nodo delle clausole di garanzia a tutela dei lavoratori e degli utenti da inserire nei bandi. La Funzione Pubblica della Cgil si opporrà fortemente a tutte le cooperative che incassano senza pagare i lavoratori. Le clausole di salvaguardia inserite nei precedenti bandi non hanno garantito i lavoratori. Ecco perché è necessario inserire delle penalità di rescissione degli appalti in caso si inadempienze da parte delle cooperative stesse nel pagamento degli stipendi. "Anche in tal senso presenteremo delle proposte precisa all’Amministrazione", conclude Clara Crocè.