Silvio Berlusconi non è più senatore della Repubblica. Sono le 17.43 quando l'assemblea di Palazzo Madama certifica la decadenza del leader di Forza Italia. Per la legge Severino il Cavaliere non potrà candidarsi per i prossimi 6 anni, sia alla Camera che al Senato.
"Siamo pronti alla morte" esordisce così Silvio Berlusconi nel suo comizio davanti ai manifestanti venuti a sostenerlo nel giorno della sua decadenza da senatore. Un comizio battagliero concluso con un pianto sul palco: "Sono commosso da questo affetto - ha detto ai suoi sostenitori - Hanno calpestato la legge per arrivare alla decadenza. E' un giorno che avevano aspettato da vent'anni e sono euforici. Ma noi siamo qui, Noi saremo qui".
"Oggi è un giorno di lutto per la democrazia e per i diritti - prosegue Berlusconi - ma non disperiamoci, ci sono dei leader dei partiti che non sono parlamentari, come Renzi e Grillo".
"In ogni paese anche il più piccolo sarà aperto un nuovo club che all'esito di sondaggi è stato deciso di chiamarli Forza Silvio per starmi più vicino".
"Mio padre - dice Marina Berlusconi - decade da senatore, ma non sarà certo il voto di oggi a intaccare la sua leadership e il suo impegno. Questo Paese e questa democrazia devono vergognarsi per quello che mio padre sta subendo".
"Provo un forte senso di ingiustizia. - dice Piersilvio Berlusconi - Spero che abusi del genere non vengano più messi in pratica contro nessun parlamentare".