E' in corso da oltre tre ore il diciottesimo episodio parossistico al Nuovo Cratere di Sud-Est dell'Etna, con alte fontane di lava ed emissione di materiale piroclastico che, preso in carico dai venti, si sta dirigendo verso Nord Est. A differenza delle eruzioni dei giorni scorsi, quella in corso non è visibile dalla città di Catania a causa delle nuvole che coprono la sommità del vulcano. Dal cratere fuoriesce anche una nube di cenere vulcanica che sospinta dal vento si dirige verso i paesi della zona jonica. A Messina è già giunta la cenere lavica.
I sismografi dell'Ingv di Catania hanno registrato sull'Etna due piccole scosse sismiche a 37 secondi di distanza l'una dall'altra. Le scosse di intensità 2.2 non sono state avvertite dalla popolazione e sono state localizzate in alcuni centri abitati del versante Sud del vulcano, Andrano, Biancavilla, Paternò, Santa Maria di Licodia e Ragalna. Secondo gli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, le due scosse di terremoto sono da ricondurre all'attività dell'Etna.
La Sac, in merito all'attività stromboliana del vulcano Etna, informa che, "dopo attenta valutazione della situazione, l'unità di crisi ha deciso di riaprire i settori 3 e 4 dello spazio aereo sopra la città di Catania, nonché lo stesso scalo di Fontanarossa, mentre permangono chiusi i settori 1 e 2".
Proprio in questi minuti l'eruzione pare si stia facendo sempre più violenta e continua, i boati sono ora assai più intensi e frequenti e le fontane di lava sono altissime.