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Renato Accorinti: "Comunque andrà, questa resterà una bella pagina di storia per Messina"


Il sindaco di Messina, Renato Accorinti, ha chiarito oggi, in conferenza stampa, i contenuti dell'incontro avvenuto ieri con Felice Calabrò (suo avversario politico nell'ultimo ballottaggio), in merito ai ricorsi al TAR presentati in questi giorni da alcuni non eletti nelle liste del Pd e dei Dr. 

"Prima di rilasciare qualsiasi mia dichiarazione riguardo ai ricorsi presentati, ho ritenuto opportuno incontrare Felice Calabrò, ieri sera, per parlare vis à vis di quello che avrebbe avuto intenzione di fare in caso di un suo eventuale insediamento come sindaco. Ma Calabrò, si è riservato di decidere a sentenza emessa, facendola dipendere dalle conseguenze temporali di un possibile commissariamento. Gli ho anche ricordato la sua promessa di non presentare alcun ricorso ma Calabrò assicura di non aver dato alcun contributo personale a questi ricorsi. 

Tuttavia - ha continuato il leader di Cambiamo Messina dal Basso - è impossibile che Calabrò non sapesse nulla di questi ricorsi poichè non si possono fare delle azioni senza aver prima consultato i vertici del partito o perlomeno chi ha il potere nel Pd. Ritengo però che, per il bene comune, bisogna sempre trovare la soluzione migliore. Posso rispondere delle mie azioni, come nel caso degli emolumenti che, secondo quanto dichiarato nel corso della campagna elettorale, percepirò in misura ridotta. Ripensarci eventualmente sarebbe un mio diritto, poi voi giornalisti e la comunità messinese giudichereste la moralità di un'azione di questo tipo. Insieme al mio esecutivo proseguiremo il nostro lavoro col massimo impegno in attesa dei prossimi sviluppi. Eventualmente, se sarà necessario, ci rivolgeremo al CGA.

Io, comunque, sono sereno e continuerò a lavorare anche oltre le 24 ore, come ho fatto finora, spendendomi totalmente per questa città. La mia elezione a sindaco di Messina è stato un cambio epocale che ha coinvolto molti cittadini che si sono spesi, gratuitamente, a pulire le spiagge. E lo hanno fatto perchè hanno compreso il messaggio che la città è un bene di tutti, un bene comune. Non so cosa accadrà tra dieci mesi ma, sono certo, che il nostro passaggio a Palazzo Zanca resterà una bella pagina di storia che i messinesi difficilmente dimenticheranno!". 


Antonella Di Pietro©

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