L'Etna sarà proclamato a giugno patrimonio dell'Unesco a Phnom Penh, in Cambogia, in occasione della 37/ma sessione del Comitato del patrimonio mondiale, alla presenza dei rappresentanti di oltre 180 Paesi. Lo ha reso noto il Ministero dell'Ambiente aggiungendo che il Ministero degli Affari esteri ha comunicato l'esito positivo della valutazione del Monte Etna da parte dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), che ha riconosciuto l'importanza scientifica ed educativa, l'eccezionale attività eruttiva e l'ultra millenaria notorietà del vulcano, icona del Mediterraneo.
"Il monte Etna - si legge nella dichiarazione - è rinomato per l'eccezionale livello di attività vulcanica e per le testimonianze inerenti a tale attività che risalgono a oltre 2700 anni fa. La notorietà, l'importanza scientifica e i valori culturali ed educativi del sito possiedono un significato di rilevanza globale". "E' un traguardo significativo per l'Italia - ha commentato il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando - Il riconoscimento è un'opportunità per il nostro Paese per coniugare la tutela dell'ambiente con la valorizzazione del territorio, investendo così nello sviluppo sostenibile, la strada che dobbiamo percorrere". Per il ministero è un risultato importante "che riconosce l'unicità del patrimonio naturale italiano, il valore delle politiche nazionali di conservazione e il lavoro svolto negli ultimi anni dal Parco dell'Etna e dal Ministero dell'Ambiente, che nel gennaio 2012 ne ha patrocinato la candidatura".
L'Etna è il quarto patrimonio mondiale italiano potenzialmente iscritto per criteri naturali, dopo, le Isole Eolie, il Monte S. Giorgio e le Dolomiti.