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Il risveglio del Vulcano Stromboli


Da alcuni giorni, il vulcano Stromboli è in piena attività esplosiva, accompagnata da emissioni di lava che si riversano in forma di colata all’interno della Sciara del Fuoco, una vasta depressione che si è originata più di 5.000 anni fa dal collasso del fianco orientale dell’edificio vulcanico. Il Centro Funzionale Centrale per il Rischio Vulcanico, che è la struttura di supporto tecnico-scientifico interna del Dipartimento della Protezione Civile, ha emesso un avviso di criticità elevata dove si legge: "E' stato osservato un trabocco lavico dal cratere di nord est del vulcano Stromboli. Alla luce della costante attività esplosiva che caratterizza il vulcano Stromboli si segnala che in caso di criticità elevata la ricaduta di materiali pesanti potrebbe interessare tutta l'area sommitale del vulcano". 


Le strutture preposte al monitoraggio dell’attività vulcanica a Stromboli sono l'Osservatorio Vesuviano - Sezione di Napoli dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), l’Ingv di Catania, l’Ingv di Palermo e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze. Questi Centri di Competenza tengono monitorati i parametri significativi ed operano attraverso reti con caratteristiche strumentali e geometrie differenti. Per il monitoraggio del versante della Sciara del Fuoco e degli eventuali fenomeni franosi sono stati installati un interferometro radar ad apertura sintetica (Sar) mentre per il monitoraggio di eventuali onde di maremoto è stata installata una Meda elastica nell’area di Punta dei Corvi.


I fenomeni in grado di recare pericolo al di fuori della Sciara del Fuoco sono le esplosioni di forte energia e i maremoti. Le esplosioni di maggiore energia possono creare condizioni di rischio sia nella parte alta della montagna, sia, in misura minore, nelle zone abitate. Sull’isola i centri abitati sono due: Stromboli e Ginostra, situati rispettivamente nei settori nord-orientale e sud-occidentale.


Le esplosioni parossistiche sono improvvise e consistono in vere e proprie “cannonate”, accompagnate da forti detonazioni, con lancio di bombe e blocchi a distanze di alcune chilometri dai crateri. La caduta di materiali pesanti interessa la parte alta della montagna ed occasionalmente i centri abitati. I materiali incandescenti, ricadendo lungo i versanti, possono innescare incendi della vegetazione. Durante gli episodi esplosivi più violenti (eruzione del 1930) si possono formare valanghe di materiale caldo che scorrono all'interno di zone depresse del Vallozzo e della Rina Grande/Schicciole fino a raggiungere il mare. Gli eventi franosi possono anche innescare maremoti con effetti lungo le coste dell'isola stessa, nonché di Panarea ed eventualmente delle altre isole Eolie, della Calabria e della Sicilia. Negli ultimi 100 anni si sono verificati cinque maremoti: nel 1916, 1919, 1930, 1944 e nel 2002. Quest'ultimo è stato innescato da una grande frana sottomarina che si è propagata nella parte emersa con un'intensità media superiore a tutti gli altri. Il sistema di sorveglianza che opera a Stromboli e centralizzato presso il Centro Operativo Avanzato permette di riconoscere l'eventuale approssimarsi di tali fenomeni e di informare tempestivamente la popolazione. 


Stromboli, dal greco Στρογγύλη "trottola" o Strummulu o Struògnuli o Iddu (Lui) come viene chiamato in Sicilia, è una delle sette isole che compongono l'arcipelago delle Eolie. E' ritenuto uno dei vulcani più attivi al mondo, in considerazione della sua attività eruttiva persistente a condotto aperto, denominata appunto “stromboliana”. Ogni 10-20 minuti ricorrono, infatti, esplosioni di moderata energia, con lancio di brandelli di lava incandescente, lapilli e cenere fino a qualche centinaio di metri di altezza. Le esplosioni hanno origine da diverse bocche, allineate in direzione nord-est sud-ovest, situate all'interno di una terrazza craterica a circa 700 m. di quota nella parte alta della Sciara del Fuoco, uno dei versanti del vulcano. 

Nel 1949, il regista Roberto Rossellini portò in auge l'Isola con il film "Stromboli terra di Dio" protagonista Ingrid Bergman che venne scelta, al posto di Anna Magnani, per una lettera, divenuta famosa, che inviò al regista: "Caro Signor Rossellini, se ha bisogno di un'attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo 'ti amo', sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei". 
Ancor oggi sull'isola vi sono targhe e foto che ricordano gli episodi della lavorazione del film, e nella piazza principale di Stromboli il bar più famoso è il Bar Ingrid.


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1 Commenti
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  1. cavolo con tutti sti vulcani siamo a rischio continuo vogliamo parlare del Marsili???

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