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LO STRETTO DI MESSINA IN BALIA DEI VENTI


Il dio della guerra, Marte, è stato ampiamente festeggiato nelle Idi di Marzo con una forte tempesta che, questa notte si è abbattuta sullo Stretto e sulla Sicilia. Violente raffiche di vento, proveniente da Nord/Nord-ovest, hanno raggiunto i 100 km/h spazzando via ogni cosa. Una leggera coltre di neve ha imbiancato l'Etna e i monti delle Madonie nel Palermitano, dei Nebrodi e dei Peloritani nel Messinese e alcuni centri dell'Ennese. A Messina, in via Legnano un ponteggio si è piegato, a Camaro e Vill. Aldisio alcuni tetti di baracche sono stati scoperchiati. In piazza XX  Settembre, in via Siracusa e in via Catania, nei pressi del Mercato Vascone, vi sono alberi sdradicati e rami spezzati che si sono abbattuti su strade e automezzi in sosta. Bloccati i collegamenti da e per le Isole Eolie.
Fortunatamente, non si è registrato nessun danno a persone ma, altri danni provocati dal forte vento sono in corso di accertamento per verificare lo stato delle cose, soprattutto nelle strutture portuali. La Protezione Civile ha dato l'allerta ma l'apertura delle scuole è avvenuta regolarmente. Oggi, la tempesta pare si sia calmata ma al Maestrale si è aggiunto il vento di Ponente che ha fatto abbassare di molto le temperature portando una primavera siberiana, mentre la pioggia continua incessante. Da domenica sono previste raffiche di Scirocco. La polvere "nera" che ha invaso Messina e Catania, dopo gli ultimi parossismi del vulcano Etna, è ancora presente e rischia di formare delle micro-discariche pertanto, dovrebbe essere adottato un piano, abbastanza celere, di rimozione della cenere. Su Wikipedia leggiamo: "La cenere vulcanica non è velenosa, ma la sua inalazione può causare problemi a coloro il cui sistema respiratorio è già compromesso a causa di malattie quali l'asma o l'enfisema. La composizione delle ceneri, molto abrasiva, può causare irritazioni e graffi agli occhi. Coloro che indossano lenti a contatto dovrebbero mettere gli occhiali in occasione di eventi del genere. Inoltre la combinazione di ceneri vulcaniche con l'umidità dell'aria può portare alla formazione di una sostanza simile al cemento che intacca i polmoni".

Antonella Di Pietro©

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