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PREMIO "ROSARIO LIVATINO" A SABRINA CRIVELLI AUTRICE DE "LA CADUTA"


Al Museo della Diocesi di Catania, oggi venerdì 7 aprile, è stato conferito a Sabrina Crivelli il Premio Internazionale “Rosario Livatino”. Prestigioso riconoscimento per l’impegno civile e sociale, vede tra i premiati delle passate edizioni insigni personaggi del calibro dei giudici Giancarlo Caselli, Gherardo Colombo, Carla del Ponte, Nicola Gratteri, Salvatore Di Landro, Baldassar Gaston Real, Rosario Priore, Piercamillo Davigo, tutori della legge, come il Vice Questore Manfredi Borsellino, nonché giornalisti della carta stampata e televisiva, oltre che amministratori pubblici. 

Sabrina Crivelli autrice de "La Caduta", un’indagine in versi sulle origini del Male, ha presentato il suo poema di debutto ieri giovedì 6 aprile 2017, alla Libreria Mondadori di Catania. Sono intervenuti lo psichiatra Bruno Renzi e l’editore Armando Siciliano. La giovane poetessa sulle orme di Dante ed Eliot, rilegge i Peccati Capitali con un'opera in endecasillabi, unica nel panorama italiano. Come accostarsi al tema Sette Peccati Capitali oggi? Argomento dalle ricchissime declinazioni in tutta la storia della letteratura antica e moderna, viene proposto ora nel poemetto La Caduta. Un affascinante viaggio poetico alle radici del Male, un prosimetrum, che rivela una scelta stilistica ben precisa. Una narrazione in endecasillabi - attraverso differenti civiltà, luoghi e tempi - resa ancora più drammatica da vibranti dialoghi in prosa. Uno stile particolarissimo, di cui abbiamo esempi nel teatro shakespeariano e in Dante, ma che Sabrina Crivelli utilizza con intenti diversi, in modo personale e mai realizzato prima.

Se l’ispirazione dichiarata nasce da due classici fondamentali sul tema del Male e del peccato, come La Divina Commedia di Dante e La Terra Desolata di Eliot, l’autrice attinge anche a opere letterarie di culture e religioni molto diverse tra loro, dando così al poema una visione universale e moderna. Si ripercorre allora il tortuoso percorso di perdizione dell’umanità, costellato da figure mitologiche, storiche, letterarie e fiabesche, del mondo occidentale e orientale. Ne emergono, con stile fluido e immaginifico e un impatto sorprendentemente moderno, alcuni archetipi collettivi, le origini del Male. Personaggi in balia di storie a loro stessi narrate, strutturate in cornici dall’iter labirintico, dove realtà e racconto si confondono con l’inquietante apparizione di entità demoniache, ispiratrici dei Sette Peccati Capitali. Sono i figli del Caos che in ogni epoca storica e in ogni luogo si sono avvicinati all’uomo, avendo desiderato l’Abisso. 

Sabrina Crivelli
Cultrice forme letterarie e artistiche legate all'horror e del fantastico, Sabrina Crivelli è scrittrice, studiosa di storia dell’arte e critica cinematografica. Si è laureata in Economia e Gestione Aziendale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con laurea specialistica in Economia e Gestione dei Beni Culturali. Durante la sua prima esperienza lavorativa a Londra come analista finanziaria, ha approfondito l’arte del XX e XXI secolo frequentando il Modern and Contemporary Art Course tenuto da Christie's International London. Selezionata successivamente per prendere parte all’Internship Program presso il Guggenheim di Venezia, ha conseguito una seconda laurea triennale in Lettere Moderne con indirizzo in Storia dell'Arte. Nel lavoro di studiosa di storia dell’arte e del cinema ha indagato il rapporto tra arti figurative e produzione filmica pubblicando diversi articoli accademici su «Arte Documento» (pubblicazione legata all’Università Ca’ Foscari di Venezia) e su «Itinera» (pubblicazione legata alla Università degli Studi di Milano). Come critica cinematografica, invece, ha scritto per «Ondacinema», «La Gazzetta di Parma» e «Nocturno Cinema». Ha fondato inoltre e dirige inoltre il sito web specializzato in cinema ‘di genere’ «Il Cineocchio.it». Ha infine pubblicato alcuni carmi nella raccolta «Poeti Contemporanei – 7 Autori», legata a «Poeti e Poesia» diretta da Elio Pecora.

DALLA RASSEGNA STAMPA:

“Una caduta teatrale. Alle radici del Male, viaggiando fra spiriti che abitano il fuoco ardente […] Al confine tra terra perversa e inferno, Sabrina Crivelli crea mitiche visioni nel poemetto La Caduta”
(Franco Manzoni – La Lettura – Il Corriere della Sera)

“L’epica della Crivelli tratteggia l’Apocalisse moderna. La Caduta di Sabrina Crivelli […] è un libro significativo nella nuova poesia italiana […] Sabrina Crivelli è estranea al clima autoreferenziale, minimalista della maggior parte dei poeti trentenni, ma innesta il suo fare poetico nella tradizione che si ispira a Dante, fonde poesia epica e teatro, tensione tragica e ironia con un’orchestrazione rigorosa delle parti […] Il tutto retto dalla versificazione, endecasillabi che suonano naturali e quasi non riconoscibili  […]”
(Roberto Mussapi – Agorà - Avvenire)

“Barattare l’anima per veder realizzati i propri desideri. Nelle sette sezioni del suo poema l’autrice scandisce le variazioni del Male ispirandosi ai vizi capitali. Il libro diventa così una mappa della perdizione e dell’occulto ed è visitato da una schiera di spettri che danzano tra solitudini e tenebre […] un viaggio nella dantesca città di Dite, ma al termine non c’è la luce del Paradiso, ma soltanto ghiaccio e cenere”. 
(Libero)

“Antichi misteri tra spettri d’amore e dolore nel poema di Sabrina Crivelli «La Caduta». Una poesia […] sciolta decisamente dai lacci della tradizione lirica italiana e tuttavia ad essa devota poiché́ ne costeggia l'ampio perimetro, l'intima saggezza riflessiva, il rito delle metafore e la suggestione della prosa che riproduce il senso d'assoluto del canto e della melopea. “ La Caduta, si potrebbe dire, è nel suo insieme, un poemetto diabolico, teso cioè tra amore e dolore a rappresentare il mercato della vita e delle passioni come lo interpretarono gli antichi alla luce degli Dei e del Destino, due realtà che confliggono perennemente.”
(Giuseppe Marchetti – Gazzetta di Parma)

“Etica e rovello. Pubblica poco Sabrina Crivelli, poche poesie limpide e ferree, d’ispirazione dantesca e tensione eliotiana. Questo suo libro La Caduta un’opera impeccabile si staglia e molto può indicare ai poeti della sua generazione. La caduta, di Sabrina Crivelli (Armando Siciliano Editore) è un libro destinato a non svanire. Un poema breve, più che un poemetto, un’opera impeccabile, ardentemente fredda in cui l’autore gioca l’alta carta poematica. Visione complessa e composita del mondo, come nei modelli imperniata sulla lotta primigenia e poi storica tra Bene e Male”. 
(Roberto Mussapi - succedeoggi)

"Mitologia, storia, poesia, letteratura, arte, tutto finisce per comporre un’opera intensa ed evocativa, che non si presta a un commento quanto a un’attenta lettura per assaporare ogni frase di una composita struttura lirico – narrativa. Sabrina mette in poesia gli archetipi del Male, i peccati capitali, i destini umani e le inevitabili cadute lungo il percorso della vita". (Giordiano Lupi – Progetto Babele Rivista letteraria)





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