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VISITA GUIDATA AL SACRARIO CRISTO RE DI MESSINA

Sacrario di Cristo Re - Messina

Continua l'attività di valorizzazione del patrimonio culturale di Messina da parte di Proposta Turistica 3.0 che oltre a proporre escursioni ed eventi dedicati ai turisti ormai apprezzati anche dalle istituzioni da aprile organizza visite guidate nei siti culturali esclusivamente per la cittadinanza in modo da sensibilizzare le sopite coscienze dei messinesi all'arte ma anche al territorio. 

Di grande impatto le prime due visite al Museo ed alle Gallerie D'Arte Moderna e Contemporanea sia della Provincia che del Palacultura "Antonello da Messina". Da sabato 31 maggio è iniziato un itinerario sulle Chiese cittadine con l'affascinante visita alla Chiesa di San Giovanni di Malta, riscontrando grande successo ed interesse. Domenica 8 giugno alle ore 10:30 sarà la volta di Cristo Re per una straordinaria visita che metterà in risalto tutta la magnificenza del sito. 


Proposta Turistica 3.0 si avvale della professionalità di guide esclusivamente autorizzare. In questa visita la guida di turno sarà la preparatissima Maria Laura Vadalà. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare con un piccolo contributo di 3 euro (rimborso spese guida).

Il Sacrario di Cristo Re è stato edificato dove un tempo sorgeva il Castello di “Matagrifone”, noto anche come Rocca Guelfonia, di cui resiste, inglobata, una delle torri. Dal belvedere antistante si gode il panorama dello Stretto e della città di Messina. Fu l'Acropoli della città vista la sua posizione panoramica e strategica, fortezza bizantina e dimora del Re Riccardo Cuor di Leone che, nel 1190 ampliò il Castello facendo costruire, a lato del Sacrario, la Torre che fu detta Mata Grifone (ammazza greci). Il Re d'Inghilterra, alla vigilia della Terza Crociata in Terra Santa, occupò Messina (settembre 1190 - aprile 1191) perchè adirato per la prigionia subita dalla sorella Giovanna, vedova del Re Guglielmo il Buono, che si trovava rinchiusa nel Castello della Zisa, per volere del nuovo Re Tancredi di Sicilia. Nel 1284 la Torre divenne la prigione di Carlo II d'Angiò, detto lo Zoppo, prima di essere trasferito in Spagna. E, nel 1838, venne adattata a carcere distrutto poi dal terremoto del 1908. Dalla vecchia fortezza oggi ne rimane solo la torre poligonale, i resti delle imponenti mura di Carlo V e l'ingresso cinquecentesco in Via delle Carceri.

Il Sacrario di Cristo Re, progettato da Giovan Battista Milani nel 1937, troneggia sulla città di Messina con la sua grande cupola e le sue forme richiamano l'architettura del messinese Filippo Juvara, in particolare, la Basilica di Superga a Torino. Fu concepito dal progettista ingegnere dell'ufficio tecnico Arcivescovile, Francesco Barbaro, come Sepolcro Monumentale ai Caduti e custodisce le spoglie di centodieci militari messinesi caduti nella Prima Guerra Mondiale, 1288 nella seconda e di 161 ignoti, tutte conservate in loculi a parete. La cripta del Sacrario ha al centro un sarcofago con la figura del Milite Ignoto, opera dello scultore Antonio Bonfiglio. L'intero complesso fu inaugurato nel 28 ottobre 1937.

Il Sacrario, in stile barocco, di circa 600 metri quadri di superficie, ha una pianta ottagonale irregolare ed è sormontato da una grande cupola, sostenuta da otto costoloni, alla base dei quali vi sono otto statue di bronzo modellate dello scultore romano Teofilio Raggio e raffiguranti le tre virtù teologali: Fede, Speranza e Carità; le quattro virtù cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza e per ultima la virtù della Religione che le comprende tutte. Sulla cupola vi è collocata una lanterna alta sei metri ed una sfera di un metro sulla quale sopra si erge una croce.

La Statua di Cristo Re, sulla scalinata d'ingresso, è stata realizzata dallo scultore Tore Edmondo Calabrò. Accanto al tempio si erge la superstite torre ottagonale dell'antico Castello in cima alla quale, nel 1935, fu collocata una campana, la terza più grande in Italia e tra le più imponenti d'Europa con le sue 13 tonnellate di peso ed i 2 metri ed ottanta di altezza, ricavata dalla fusione del bronzo dei cannoni sottratti ai nemici durante la I Guerra Mondiale del 1915/18. La campana suona ogni sera al tramonto in ricordo dei caduti in guerra.


A.D.P.



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