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UBUNTU: "IO SONO CIO' CHE SONO IN VIRTU' DI CIO' CHE SIAMO TUTTI" - ADDIO MADIBA!


"Sono qua oggi davanti a voi, non come un profeta, ma come un umile servitore del popolo. Metto i restanti anni della mia vita nelle vostre mani. In nome dell'eroica lotta del nostro popolo per instaurare la giustizia e la libertà, per tutti, nel nostro paese" - Nelson Mandela 

Tutto il mondo piange la scomparsa di Nelson Rolihlahla Mandela, Gran Maestro dell'Ordine della Buona Speranza, primo Presidente di colore del Sudafrica, Premio Lenin e Nobel per la Pace, Premio Sakharov per la libertà di pensiero, insignito da altri innumerevoli onorificenze, tra cui quella indiana Bharat Ratna ma, soprattutto, un uomo che ha creduto e lottato per i suoi fratelli, senza paura, un vero Guerriero della Luce, come direbbe Coelho, che ha illuminato la terra con il suo sorriso. 

"La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati, la nostra paura più profonda è di essere potenti oltre misura. Se tu voli basso, non puoi servire bene il mondo. Non si illumina nulla in questo mondo se tu ti ritiri, appassisci. È la nostra luce, non il nostro buio che ci fa paura" - Nelson Mandela

Mandela sposò la causa anti-apartheid del suo popolo opponendosi al regime sudafricano, basato sull’ingiustizia e l’ineguaglianza, che negava i diritti politici, sociali e civili alla maggioranza di colore defraudandola di diritti acquisiti per nascita come quello del diritto al voto, sia per l'uomo sia per la donna, e alla possibilità di candidarsi, senza distinzione di razza, sia bianchi sia neri, per amministrare il loro Paese. 

"Non c'è passione nel vivere in piccolo, nel progettare una vita che è inferiore alla vita che potresti vivere" - Nelson Mandela

Tutto questo fu redatto in un documento denominato Carta della Libertà, che venne approvato dal Congresso del Popolo di Kliptown il 26 giugno 1955, e con il quale furono sanciti i diritti inalienabili del Sudafrica, nel segno della libertà e della fratellanza che furono sempre i fari da seguire per Mandela, chiamato anche Madiba dal suo gruppo etnico di appartenenza, gli Xhosa, e poi da tutto il mondo.

"Nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione o della classe alla quale appartengono. Gli uomini imparano a odiare, e se possono imparare a odiare, possono anche imparare ad amare, perché l'amore, per il cuore umano, è più naturale dell'odio" - Nelson Mandela

Nella Carta della Libertà si legge anche che tutti i cittadini sudafricani "godranno di uno status paritetico negli organi statali, dinanzi ai tribunali e nelle scuole" e che "saranno tutelati per legge da qualsiasi oltraggio alla razza ed all'orgoglio nazionale" che costituirà un reato sanzionabile. Inoltre, che il popolo possa godere della "ricchezza nazionale" sottratta dalle "banche e dai monopoli industriali". La Terra è di tutti e "verrà ridistribuita a tutti quelli che la lavorano, al fine di eliminare carestia e fame" e verranno aboliti "il lavoro coatto, le prigioni adibite a fabbriche e il lavoro minorile". Nel documento si parla anche dell'importanza della cultura e dell'istruzione che "sarà gratuita, obbligatoria, universale ed uguale per tutti i bambini" il cui scopo è quello di insegnare "ad onorare la fratellanza umana, la libertà e la pace". 

"L'educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all'educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall'altra" - Nelson Mandela.

"Vi saranno case, sicurezza e serenità - continua il documento - e gli alloggi inutilizzati verranno resi disponibili al popolo. Affitti e prezzi saranno abbassati, vi sarà cibo e nessuno patirà la fame. Tutti beneficeranno di cure mediche e ricoveri ospedalieri gratuiti. I quartieri degradati verranno demoliti e nuovi quartieri di periferia saranno costruiti ove tutti possano usufruire di mezzi di trasporto, strade, illuminazione, campi da gioco, asili nido e centri sociali. Gli anziani, gli orfani, i disabili e gli ammalati saranno presi in cura dallo Stato".

"Per gli uomini, la libertà nella propria terra è l'apice delle proprie aspirazioni" - Nelson Mandela

Una sorta di Eden in Terra per il popolo del Sudafrica che "lotterà per il mantenimento della pace nel mondo" e per affermare i propri diritti "tutta la vita, finchè non avrà conquistato la libertà". Libertà, una parola incomprensibile a chi non è nato in regimi dittatoriali e discriminatori, a chi non è nato nei ghetti dell'ignoranza che rende l'uomo un essere senza capacità decisionali e senza dignità. 

“La libertà è una sola: le catene imposte a uno di noi pesano sulle spalle di tutti.” 

L'apartheid o separazione è stata la politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnie bianche del Sudafrica nel secondo dopoguerra, rimasta in vigore fino al 1994. La segregazione era applicata a tutti i non bianchi, asiatici e figli di genitori di etnie assortite compresi. L'apartheid è stato proclamato crimine internazionale da una convenzione delle Nazioni Unite, votata dall'Assemblea Generale nel 1973 e entrata in vigore nel 1976, ed è stato inserito nella lista dei crimini contro l'umanità perseguibili dalla Corte Penale Internazionale.

"La pace non è un sogno: può diventare realtà; ma per custodirla bisogna essere capaci di sognare. Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso" - Nelson Mandela

Il suo secondo nome Rolihlahla vuol dire "colui che provoca guai" e rivela la sua natura insofferente alle regole ed il suo spirito ribelle già dall'età di 22 anni, quando non accettò un matrimonio combinato e imposto dal capo Thembu Dalindyebo e scappò via incontro alla sua tanto amata libertà in nome della quale finì anche in carcere la prima volta il 5 dicembre 1956. Esattamente cinquantasette anni dopo, il 5 dicembre 2013, la sua anima abbandonava il corpo mortale per librarsi libera nell'infinito. Ma la sua essenza resterà in eterno nel ricordo di uomini e donne di tutta la terra che oggi lo piangono come un loro familiare. 

Il Presidente del Sudafrica, Jacob Zuma, ha disposto bandiere a mezz’asta in tutto il Paese da oggi al giorno delle esequie che si terranno il 15 dicembre. Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, primo presidente di colore della Grande Mela, lo ha ricordato commosso: "Nelson Mandela è vissuto per un ideale e l’ha reso reale. E’ uno dei personaggi più coraggiosi della nostra era. Appartiene al tempo, alla storia. Ha trasformato il Sudafrica e tutti noi". 

Da ogni parte del mondo i potenti della Terra esprimono grande gratitudine per quest'uomo che è divenuto il simbolo della lotta al razzismo, inteso come discriminazione di razza, sesso, religione, etnia, e della Pace, invitando tutti gli uomini ad essere uniti nello spirito della fratellanza e dell'amicizia. Un messaggio chiaro, quello lasciatoci in eredità da Nelson Mandela e che, ci auguriamo, non resti disperso nell'etere cosmico.



Antonella Di Pietro






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