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PONTE E METROPOLITANA DELLO STRETTO CAMBIANO I TERRITORI

CON EFFICACIA DELIBERA CIPESS PARTONO LE PRIME OPERE Matteo Salvini dopo l'ok del Cipess: "Ora ci vorrà la bollinatura della Corte ...

CON EFFICACIA DELIBERA CIPESS PARTONO LE PRIME OPERE




Matteo Salvini dopo l'ok del Cipess: "Ora ci vorrà la bollinatura della Corte dei Conti, ma tra settembre e ottobre conto di partire con i cantieri, lavori ed espropri". Pietro Salini: "Pronti a partire con squadra d’eccellenza per opera orgoglio del Paese". Pietro Ciucci: “Un progetto che sembrava una mission impossibile passa alla fase operativa. La decisione di oggi completa due anni di intenso lavoro. A fine estate, inizio autunno, si avvieranno i lavori sul territorio e l'attività di progettazione esecutiva”.


Via libera dal Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina. Lo rende noto il Mit, sottolineando che il progetto comprende una articolata documentazione presentata dal Ministero delle infrastrutture e trasporti. "Questo non è un punto di arrivo ma un punto di partenza che arriva dopo due anni e mezzo di lavoro costante e riunioni a tutti i livelli. È un'emozione perché non si è mai arrivati al progetto definitivo e sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo - ha detto il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini durante la conferenza stampa sull'approvazione del progetto - Sui territori cambia il mondo. Ci sarà la metropolitana dello Stretto, con tre fermate sul fronte messinese che collegheranno turisti, pendolari per 365 giorni all'anno".

"Sarà un acceleratore di sviluppo perché il ponte sarà una parte della risoluzione dei problemi nel Mezzogiorno in Italia. Oggi i treni ci mettono dai 120 ai 180 minuti per il trasporto merci, ora impiegheranno 15 minuti. Il tempo medio per le auto tra i 70 e i 100 minuti si ridurrà a 10 minuti", ha osservato il vicepremier. "Ora ci vorrà la bollinatura della Corte dei Conti, ma tra settembre e ottobre conto di partire con i cantieri, lavori ed espropri. Gli espropriati avranno un surplus rispetto a quelli dell'alta velocità in altri territori", ha aggiunto.

Progetto simbolo dell’Italia che unita trasforma il Paese con competenza e responsabilità rendendolo più competitivo

“Oggi l’Italia dimostra ancora una volta di saper fare squadra, con un mega progetto trasformativo per tutto il Paese. L’approvazione del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina da parte del CIPESS segna l’inizio di una nuova stagione di visione, coraggio e fiducia nelle capacità dell’industria italiana e di tutto il comparto produttivo del settore infrastrutturale”. Così Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild, a seguito dell’approvazione da parte del CIPESS del progetto del Ponte, il più lungo sospeso al mondo, e del vasto piano di opere complementari pensate per potenziare la mobilità tra Sicilia e resto d’Italia. 

“Siamo particolarmente orgogliosi di essere parte dell’impresa del Ponte, fortemente voluta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Governo italiano e sostenuta con impegno dalla società concessionaria Stretto di Messina, come leader del contraente generale Eurolink, lavorando insieme alle migliori competenze dell’ingegneria mondiale e con un’ampia filiera italiana di eccellenza, dal Sud al Nord del Paese - ha proseguito Salini -. Il Ponte metterà in moto un grande progetto infrastrutturale diffuso in tanti cantieri all’opera in contemporanea, un volano di crescita, occupazione e legalità per tutto il Sud Italia. L’opera sarà dotata di tecnologie avanzate per la sicurezza e la manutenzione e sarà realizzata secondo i più alti standard ingegneristici internazionali. Sarà anche una straordinaria opportunità per il futuro dei giovani. I talenti dell’ingegneria italiana, i manager e gli operai del settore avranno finalmente la possibilità di impegnarsi, a casa propria, su una delle opere più sfidanti al mondo”.

“Con una competenza unica maturata nei progetti più sfidanti al mondo, una squadra di 95.000 persone e una rete di 17.500 fornitori, siamo al lavoro su alcuni dei più grandi progetti infrastrutturali in tutti i continenti: in Australia, dalle opere di mobilità sostenibile al progetto idroelettrico Snowy 2.0, il più grande del Paese; negli Stati Uniti, stiamo contribuendo alla costruzione delle più grandi arterie stradali; in Arabia Saudita, stiamo realizzando il sistema di dighe di Trojena; in Etiopia, stiamo completando la Grand Ethiopian Renaissance Dam, la diga più grande d’Africa. Siamo al servizio dell’Italia da 120 anni, e la nostra storia è legata a opere che hanno segnato il progresso del Paese: l’alta velocità ferroviaria, l’Autostrada del Sole, le metropolitane di Roma, Milano e Napoli, ospedali, stadi e dighe. Oggi, con 30 progetti strategici e 18.500 lavoratori all’opera, continuiamo a rafforzare la competitività del sistema Italia con infrastrutture come il tunnel di Base del Brennero e le linee AV Terzo Valico dei Giovi e Verona-Padova. Nel Sud Italia, stiamo portando avanti 19 grandi progetti che coinvolgono circa 9.000 addetti. Dall’alta velocità Napoli-Bari alla statale Jonica in Calabria, fino ai cantieri siciliani per il raddoppio ferroviario Palermo-Catania-Messina, investiamo in sicurezza, innovazione e formazione continua anche con scuole create sul territorio per formare le generazioni del futuro nel nostro settore”, ha concluso Salini.

Il Ponte sarà il cuore di un ampio sistema infrastrutturale integrato: oltre 40 km di nuove strade e ferrovie, tre stazioni ferroviarie sotterranee, una decina di viadotti e numerose gallerie, un centro direzionale all’avanguardia. Queste opere complementari avranno un impatto trasformativo sulla mobilità di territori che beneficeranno di imponenti investimenti infrastrutturali. Il Ponte si unirà alla direttrice ferroviaria Palermo-Catania-Messina in Sicilia e alla futura linea AV/AC Salerno-Reggio Calabria sul versante calabrese. 

Dall’antica Roma fino ad oggi i ponti sono sempre stati acceleratori per l’economia e lo sviluppo dei paesi. Il Gruppo Webuild ha dato il suo contributo a questa storia arrivando oggi ad un record di 1.022 km di ponti e viadotti realizzati: l’equivalente di un unico grande ponte che unisce Parigi con Berlino. Il Gruppo ha realizzato ponti e viadotti in oltre 300 grandi opere stradali e ferroviarie, il primo dei quali in Italia nel 1922, il Viadotto di Recco, per arrivare agli ultimi progetti, come il Secondo e il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia e il Long Beach International Gateway negli Stati Uniti.

L’approvazione da parte del CIPESS del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina ha riguardato una ampia documentazione istruita e sottoposta dal Ministero delle infrastrutture e trasporti, con la partecipazione della Stretto di Messina per la parte di competenza diretta. In particolare: il progetto definitivo aggiornato con la Relazione del Progettista che include il programma anticipato di opere e servizi; i risultati della Conferenza di servizi condivisi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; le conclusioni positive della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA VAS del MASE sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e di Incidenza Ambientale (VINCA); il Piano economico finanziario; la relazione istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti attestante tra l’altro che l’intero fabbisogno del progetto, pari a circa 13,5 miliardi di euro, è interamente coperto da risorse già stanziate dal bilancio dello Stato e dalle risorse acquisite dalla Società con l’aumento di capitale sottoscritto nel 2023 dal Ministero dell’economia e delle finanze; l’elenco delle opere compensative.

“L’avvio di una grande infrastruttura dedicata al trasporto pubblico è una straordinaria occasione per il nostro Paese – ha chiarato il presidente della società Stretto di Messina, ing. Giuseppe Recchi - E’ sempre molto difficile avviare progetti complessi  e le mie congratulazioni vanno a tutti coloro che si sono prodigati per arrivare a questo traguardo. Il Ponte sullo Stretto sarà un laboratorio nazionale capace di sviluppare competenze, consolidare le migliori pratiche, attrarre investimenti e talenti, rafforzando il ruolo dell’Italia di fronte a sfide sempre più complesse. Si tratta di una soluzione ingegneristica studiata per decenni e riconosciuta a livello internazionale: con una campata di 3,3 chilometri sarà il ponte sospeso più lungo al mondo. Il medesimo design è stato adottato da progetti in Cina, Hong Kong, Stati Uniti e Turchia. Tra le caratteristiche distintive figura la capacità di consentire, oltre il traffico dei veicoli anche quello ferroviario, fondamentale per massimizzare i benefici dell’investimento”.

“E’ un risultato storico per il progetto del Ponte – ha dichiarato l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci – ottenuto grazie all’impegno dell’intero Governo e in particolare del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, nel sostenere una grande opera infrastrutturale per il Mezzogiorno, per l’Italia e l’Europa. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che potrebbe avvenire entro la fine dell’estate, dopo la registrazione della Corte dei conti, la delibera del CIPESS sarà efficace e il progetto del ponte entrerà nella fase realizzativa. Sarà immediatamente avviato il Programma delle Opere anticipate e la progettazione esecutiva per fasi costruttive. Come previsto dal DL 35/2023, le prime opere riguarderanno in via principale le operazioni propedeutiche alla cantierizzazione, la risoluzione delle interferenze, la bonifica degli ordigni bellici, le indagini archeologiche, geognostiche e geotecniche, la predisposizione dei campi base. Con l’approvazione del CIPESS ci sarà la dichiarazione di pubblica utilità dell’Opera che consentirà di avviare gli espropri. Si partirà con gradualità, secondo il piano largamente pubblicizzato nei mesi scorsi e sempre con la massima attenzione nei confronti degli espropriandi che potranno anche contare su una serie di iniziative volte a favorire l’adesione volontaria. Per consentire l’esame dell’intero progetto da parte del CIPESS, la Stretto di Messina, dopo la stipula dell’Accordo di Programma avvenuta a metà luglio, ha sottoscritto l’atto aggiuntivo alla convenzione di concessione con il concedente Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e ha firmato i quattro atti aggiuntivi ai contratti con il Contraente generale Eurolink, guidato dal Gruppo Webuild, con la Parsons Transportation Group per le attività di Project Management Consulting, con Edison Next Environment per le attività di monitoraggio ambientale, con Marsh per il servizio di consulenza e brokeraggio per le coperture assicurative relative alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. I quattro contratti riprenderanno i loro effetti con l’efficacia della delibera CIPESS. Si è così completato e rinnovato l’articolato sistema definito dalla Stretto di Messina per la realizzazione del Ponte”. 

APPROFONDIMENTI: LAVORI, PROGETTAZIONE ESECUTIVA, ESPROPRI, AMBIENTE, PEF

Opere anticipate entro il 2025

Si prevede entro il 2025 l’avvio dei cantieri. I primi lavori riguarderanno la viabilità e le opere che permetteranno di minimizzare, fin dall’inizio delle attività, ogni impatto dei cantieri sul territorio che  sarà preparato ad ospitare i cantieri del ponte grazie all’esecuzione delle prestazioni anticipate che comprendono:

– Costruzione delle piste di cantiere, evitando l’interferenza del traffico dei mezzi di cantiere con il traffico ordinario;

– Predisposizione dei campi base;

– Realizzazione dei sistemi dell’approvvigionamento idrico per soddisfare i fabbisogni di cantiere;

– Potenziamento del sistema fognario;

– Bonifica ordigni bellici;

– Risoluzione delle interferenze con i sottoservizi (acqua, gas, elettricità, telecomunicazioni , ecc.) per garantire il loro funzionamento durante la realizzazione dell’Opera;

– Monitoraggio ambientale ante operam;

– Indagini archeologiche e geognostiche;

– Opere compensative dell’impatto territoriale e sociale;

– Opere compensative ambientali.


Progettazione esecutiva e avvio lavori

Con l’efficacia della delibera CIPESS saranno avviati i primi lavori relativi alle Opere anticipate e contestualmente sarà avviata la progettazione esecutiva in parallelo per tutte e tre le fasi progettuali previste:

Fase 1 – Collegamenti stradali e ferroviari. Avvio lavori previsto maggio 2026;

Fase 2 – Gallerie, svincoli e le tre nuove stazioni ferroviarie. Avvio lavori previsto settembre 2026; 

Fase 3 – Opera di Attraversamento: Torri, blocchi ancoraggio, sistema di sospensione, impalcato sospeso, Centro direzionale. Avvio lavori previsto marzo 2027.

Il completamento lavori è previsto per il 2032


Iter procedurale espropri

Con l’approvazione del progetto definitivo dell’opera il CIPESS dichiara la pubblica utilità che darà avvio graduale della fase espropriativa, in relazione alle attività di cantiere. I soggetti coinvolti dalle attività di esproprio riceveranno comunicazione diretta digitale (Cassetto virtuale/PEC) o mediante raccomandata con avviso di ricevimento, che consentirà loro di presentare elementi utili per la determinazione dell’indennità. Sarà privilegiata la procedura bonaria in conformità alla vigente legislazione, con l’obiettivo di salvaguardare l’interesse delle parti. A tal fine la Società Stretto di Messina si impegna a promuovere un proficuo rapporto di collaborazione tra i soggetti coinvolti.

Fermo restando che la Società Stretto di Messina ha l’obiettivo di salvaguardare l’interesse delle parti, promuovendo la procedura bonaria come soluzione primaria, resta ovviamente impregiudicato il diritto dell’espropriando di richiedere la determinazione dell’indennità, in via amministrativa, tramite una terna di tecnici (di cui uno nominato dallo stesso espropriando, uno dall’espropriante e uno dal Presidente del Tribunale Civile nel cui territorio è censito il bene da espropriare) ovvero in via giudiziale, tramite la Corte di appello competente per il Territorio.

Piano di monitoraggio ambientale

L’ambiente è considerato un elemento cardine nel processo progettuale, per il quale la Società ha scelto di investire molto in termini organizzativi, umani e finanziari. E’ stato infatti sviluppato un Piano di Monitoraggio Ambientale, quale componente tecnica essenziale che accompagna l’intero ciclo di vita del progetto. Monitora l’evoluzione delle condizioni ambientali e territoriali nelle diverse fasi del progetto, al fine di rilevare tempestivamente eventuali criticità, verificare l’efficacia delle azioni previste e fornire una base informativa solida per l’adozione di eventuali misure correttive.

Si articola in tre fasi operative:

– Ante operam, che documenta lo stato iniziale dell’ambiente prima dell’avvio dei lavori, fornendo un quadro di riferimento completo e dettagliato;

– In corso d’opera, durante la quale vengono monitorati gli effetti temporanei legati alle attività di cantiere, con l’obiettivo di gestire eventuali impatti in tempo reale;

– Post operam, in cui si osservano gli effetti dell’opera a regime, valutando la compatibilità e la stabilizzazione delle nuove condizioni ambientali.


Distingue due ambiti territoriali di monitoraggio:

- Aree di cantiere: Riguardano le zone immediatamente interessate dai lavori, con una fascia di monitoraggio estesa fino a 500 metri. L’obiettivo è intervenire rapidamente in caso di effetti ambientali critici o non previsti.

- Area vasta: Copre un territorio molto più ampio: circa 43 km² in Sicilia, 15 km² in Calabria, e oltre 1.600 km² di area marina. Include aree ad alto valore naturalistico come SIC e  ZPS. Il suo scopo è analizzare in modo sistemico e prolungato gli effetti ambientali e sociali su scala territoriale più ampia.

- Costo, Piano Economico Finanziario e tariffe

Il valore aggiornato dell’investimento, a valle della avvenuta definizione degli atti aggiuntivi con tutti i diversi affidatari, resta confermato a 13,5 miliardi di euro, interamente coperti dalle risorse stanziate dalla Legge di Bilancio 2024 e dall’aumento di capitale della Stretto di Messina pari a 370 milioni sottoscritto nel 2023 dal Ministero dell’economia e delle finanze.

Il Piano Economico Finanziario conferma la sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa. L’intero investimento, al netto dei contributi pubblici previsti, risulta ammortizzato entro la scadenza della concessione (2062). Il capitale sociale viene rimborsato integralmente, con un rendimento in linea con il costo della provvista pubblica.

Per quanto riguarda i pedaggiamenti per il traffico veicolare, sono state individuate tariffe ottimali che garantiscono l’equilibrio economico-finanziario della concessione e, al contempo, promuovano la continuità territoriale tra Sicilia e Calabria. Il richiamato sistema di finanziamento dell’opera ha consentito di sviluppare un’ipotesi di piano tariffario sensibilmente inferiore agli attuali costi di attraversamento dello Stretto di Messina pur garantendo nel periodo di esercizio dell’Opera l’integrale copertura dei costi operativi e degli investimenti in manutenzione straordinaria. In particolare ad oggi, al netto dell’adeguamento all’inflazione alla data di entrata in esercizio del ponte, si stima una tariffa base per le autovetture inferiore a 10 euro, con riduzioni significative per i viaggi frequenti. La puntuale definizione delle tariffe si avrà in prossimità dell’apertura al traffico del ponte.

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina


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