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CONTRO LA CITTÀ CANTIERE E IL MITO DELLE GRANDI OPERE

𝑼𝒏𝒂 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒎𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒐 𝑺𝒕𝒓𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒂 𝒊𝒏𝒕𝒓𝒆𝒄𝒄𝒊𝒂𝒓𝒆 𝒗𝒐𝒄𝒊, 𝒓𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆𝒏𝒛𝒆 𝒆 𝒊𝒎𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒂𝒓𝒊 Due giorn...

𝑼𝒏𝒂 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒎𝒂𝒕𝒂 𝒅𝒂𝒍𝒍𝒐 𝑺𝒕𝒓𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒂 𝒊𝒏𝒕𝒓𝒆𝒄𝒄𝒊𝒂𝒓𝒆 𝒗𝒐𝒄𝒊, 𝒓𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆𝒏𝒛𝒆 𝒆 𝒊𝒎𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒂𝒓𝒊



Due giorni di confronto al Parco Ecologico del Forte San Jachiddu di Messina, il 17 e il 18 maggio 2025. L'evento è organizzato dall'Assemblea No Ponte, uno spazio di incontro tra singoli, collettivi e associazioni che da febbraio si riunisce in maniera orizzontale per confrontarsi e coordinarsi su analisi e prospettive della lotta per preservare lo Stretto.


Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi. Il Ponte sullo Stretto è l’emblema di una visione del mondo secondo cui tutto è merce di scambio da cui trarre profitto - il paesaggio, l’aria, la terra e la stessa vita umana. L’ingranaggio di un sistema che accentra le decisioni imponendo cantieri infiniti, aree militarizzate e zone interdette che divorano il futuro. Una eterna incompiuta che vorrebbero imporci come destino.

C’è però un’altra storia che possiamo scrivere insieme. Quella di chi si libera dal mito di un progresso onnivoro e illimitato, spacciato come cura. La storia di chi abita e conosce questo Stretto non come uno spazio da colonizzare, ma come un territorio attraversato da bisogni a cui dare risposta. Come non pensare al gravissimo dissesto idrogeologico, al collasso della sanità pubblica, ad un sistema di trasporti datato e fatiscente? I territori non sono pagine bianche su cui imprimere decisioni dall’alto. Sono spazi vissuti, intrecci di relazioni, memorie, possibilità.

Per questo chiamiamo singoli, collettivi, associazioni, realtà organizzate e movimenti, dallo Stretto e oltre, a unirsi in una due giorni di confronto, intreccio di voci e resistenze. Un momento per dare corpo, gambe e cuore a immaginari diversi, per costruire spazi di discussione aperti, per radicare le nostre lotte in visioni collettive.

Questa iniziativa si inserisce in un percorso di lotta e confronto che ha già preso forma nell’iniziativa “LA CITTÀ CANTIERE”, organizzata a marzo dello scorso anno al Forte San Jachiddu. In quella occasione abbiamo riflettuto insieme sulla devastazione che si profila all’orizzonte e sulle forme di lotta necessarie a contrastarla. Oggi, con questa nuova chiamata, vogliamo rafforzare quel cammino, consolidare le connessioni già avviate e aprire nuovi spazi di confronto e azione condivisa.

Sappiamo che il Ponte sullo Stretto non è un caso isolato, ma parte di un modello che si ripete ovunque: dalla TAV in Val di Susa, passando per le devastazioni ambientali in nome della transizione energetica, fino alle speculazioni legate alle grandi infrastrutture inutili e dannose. Questo progetto è figlio di una governance che impone decisioni dall’alto, sottrae voce alle comunità e trasforma i territori in merce. Per questo, pensiamo sia fondamentale ritrovarci e intrecciare esperienze.

Vogliamo fermarci, guardarci negli occhi e chiederci: come smontare l’idea di sviluppo che ci viene imposta? Come opporci alla città cantiere che si profila all’orizzonte? Come tessere insieme un’alternativa che non sia solo difesa, ma possibilità di futuro?

PROGRAMMA

Sabato 17 maggio

16.00 - Saluti e introduzione

Territori e logica estrattiva – contro il mito delle Grandi Opere, immaginare altri modi di vivere i territori;

16.30 - Tavoli di discussione

Oltre il progresso imposto - Resistere alla devastazione, riappropriarsi delle scelte, reinventare economie di misura.

I tavoli di discussione si svolgeranno in piccoli gruppi. L'obiettivo è favorire il confronto orizzontale, scambiare esperienze e immaginare alternative concrete

21.00 - Rappresentazione Teatrale “Scecco Cavallo e Re - Da un'idea sull’inganno del potere”.

Domenica 18 Maggio

10.00 Introduzione

La città cantiere – Militarizzazione, espropri, speculazione: come organizzarci per contrastare l’assedio?

10.30 - Tavoli di discussione

Pratiche di resistenza - Esperienze di lotta, conflitti territoriali, intrecci di voci e percorsi condivisi di fronte alla criminalizzazione dei movimenti;

15.00 - poesia da Gaza "Il loro grido è la mia voce";

15.30 - Assemblea plenaria di Restituzione dai tavoli di discussione e dibattito anche sui prossimi appuntamenti di mobilitazione;

18.30 - performance del Collettivo Festa Nera;

Non solo per fermare il Ponte, ma per costruire insieme ciò che verrà.

È possibile inviare la propria adesione scrivendo a nopontemessina@gmail.com

A questo link puoi prenotare i pasti sociali sul posto per pernottare: 

https://cryptpad.fr/form/#/2/form/view/WHGIOYVJSC0-


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