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UNA MOSTRA NEL RICORDO DEL "DIES NATALIS" DEL CARDINAL GUARINO

 

A ridosso delle Giornate Europee del Patrimonio 2024 - fissate dal MIC per il 28 e 29 settembre p.v. con il tema “Patrimonio in cammino”-, la Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” di Messina inaugurerà giovedì 19 settembre 2024, alle ore 18, presso il Salone Eventi d’Istituto, l’Esposizione “Il Cardinal Guarino ‘Angelo Consolatore di Messina’ fra storia e devozione”, un percorso bibliografico e iconografico per illustrare la vita spirituale e l'operato, nel ricordo del “dies natalis” della fulgida figura di attento e amorevole Prelato della Chiesa messinese.

L’evento si svolgerà in interazione con la Curia Arcivescovile di Messina, il Centro Studi “Cardinale Giuseppe Guarino” e le Apostole della Sacra Famiglia. Dopo il taglio del nastro, porgeranno i saluti le Autorità presenti (anche con riguardo al Presidente del cennato Centro Studi Dott. Umberto Bringheli) e, dopo i Saluti Istituzionali e l'Introduzione da parte della Direttrice, Avv. Tommasa Siragusa, seguiranno i preziosi contributi di Suor Adriana Federici, Apostola della Sacra Famiglia, e della Prof.ssa Rosa Maria Lucifora, Associato DISU, Potenza, Università della Basilicata.

L’interessante rassegna resterà fruibile al pubblico fino a giovedì 17 ottobre p.v., negli orari di apertura della Biblioteca (lunedì-venerdì, 9-13; merc. anche di pom. 15-17:30). L’ingresso è libero e necessita la prenotazione per gruppi o scolaresche.

Nei giorni successivi alla data dell’inaugurazione, presso la Chiesa di San Giuliano (Messina), seguiranno momenti prettamente religiosi con una Veglia di preghiera venerdì 20 settembre, alle ore 20.30, e una S. Messa sabato 21, alle ore 18, a conclusione del triduo culturale e spirituale dedicato al Card. Guarino.

Quando il 2 luglio 1875, l’insigne Presule venne nominato Arcivescovo metropolita di Messina, la Sua fama di uomo e sacerdote profondamente ancorato ai valori della fede, propugnatore della Verità e strenuo difensore dei diritti e della purezza della Chiesa, nonché caritatevole nel cuore e nelle opere verso tutti i bisognosi, lo precedeva. “Datemi un uomo semplice,” asseriva “senza nascita, senza nome, senza fortuna, cresciuto sotto gli utensili della bottega, sotto l’aratro o la zappa, datemi un fratello sgualcito, il mondo lo sprezzerà certamente, ma pure vilissimo insetto che striscia sulla terra egli è il candidato del cielo, come qualcosa di divino: gli angeli lo trattano con riverenza, i santi lo mirano con interesse, Maria lo guarda con amore, Gesù lo ama con tenerezza”. 

I sentimenti che lo animavano, di certo, trovarono fondamento e furono ben nutriti in ambito familiare dalle figure genitoriali, inclini alla bontà e alla fermezza. Il Suo programma esistenziale e di vita pastorale ben si palesa nello stemma araldico scelto che riproduce uno scudo a forma di cuore sotto il quale echeggia il motto “Esse non videri” (Essere e non sembrare). Tale si dimostrò nei Suoi 22 anni di guida alla Diocesi di Messina, anni difficili della storia dell’Italia, della Sicilia, di Messina stessa. Se da una parte fu inflessibile, dall’altra fu abile nel rapportarsi con il Governo nazionale e i suoi Rappresentanti in territorio locale, assicurandosi fiducia e rispetto da parte di tutti, credenti e laici. Ne è perenne testimonianza l’accorato moto di sentimenti che suscitò la Sua morte sopraggiunta il 21 settembre 1897, a seguito di una polmonite che lo aveva colpito nel mese di luglio e dalla quale sembrava essersi ripreso grazie alla Sua forte fibra. Il Suo corpo era già stato compromesso nel 1895 da un colpo apoplettico, che lo aveva paralizzato al lato destro, senza riuscire ad arginare il Suo zelo; anche dopo continuò infatti il Suo apostolato a fianco dei derelitti e dei bisognosi, sempre in prima linea, così come era avvenuto nel 1887, presenza incisiva nell’operare durante la terribile epidemia di colera a Messina, e nel terremoto del 1894. 

L’intensa commovente partecipazione trovò riscontro nella cronaca della stampa dell’epoca che si interessò del Cardinale Guarino anche nel corso degli anni del Suo Apostolato. “Monsignor Guarino è sacerdote di Cristo e cittadino italiano, rispettoso ugualmente dei suoi doveri verso la Chiesa e verso lo Stato.”:così riporta il periodico “Il nuovo imparziale” del 27 febbraio 1893, e ancora: “Prete per prete, mons. Guarino è una brava persona, e la porpora non varrà certo a renderlo cattivo.” (Giornale di Sicilia, 16-17 dicembre 1892).

Il prezioso seme del Cardinale Giuseppe Guarino nella Chiesa e le Sue odierne gemme sono riscontrabili anche nel posseduto della “Giacomo Longo”, che sarà reso fruibile in un’esposizione bibliografica e iconografica, ripartita in 7 sezioni: 

  1. vita-biografia;
  2. diritto canonico e catechesi; 
  3. rapporti fra Stato e Chiesa; 
  4. arrivo a Messina;
  5. lettere pastorali; 
  6. contatti con ecclesiastici del suo tempo - aiuto ai poveri - congregazioni religiose; 
  7. terremoto del 1894 ed epidemia di colera del 1887.

Attraverso una accurata selezione di documenti, monografie, periodici, fotografie legate alla Sua vita e al Suo ministero, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire alcuni Suoi aspetti biografici, i Suoi scritti teologici, le Sue opere di carità e il Suo intenso Apostolato a favore della società messinese. Tra le pubblicazioni che saranno presenti nell’allestimento, si segnalano le numerose lettere pastorali, pubblicate con cadenza annuale tra 1876 e 1889, “Lettere aperte a Mons. Guarino” di L. Licari, 1882, “Ricordi della solenne festa del Carmelo: celebrata nel luglio del 1891” di Rosario De Leo, 1891, “Giubileo episcopale del 1897”, “Regolamento della Pia Associazione alla esposizione del Santissimo Sacramento nella quarantore circolare: approvato da Mons. Arcivescovo Giuseppe Guarino” , 1879, e l’ “Orazione funebre per la memoria dell'eminentissimo principe di S. Chiesa cardinale Giuseppe Guarino arcivescovo di Messina, recitata dal can.co Annibale Maria Di Francia nella cattedrale di Messina il 24 settembre 1897”. 

Tra i seriali e solo a titolo esemplificativo, si menzionano diversi numeri della “Gazzetta di Messina e delle Calabrie”, periodico locale che, con le “Ultime di cronaca” del 21 settembre 1897, annunciò la dolorosa scomparsa del Card. Guarino e, con articoli pubblicati nei giorni seguenti, accompagnò il triste susseguirsi del luttuoso evento e, ancora, nel 1907, “La salma di Guarino accompagnata al Duomo” in occasione della traslazione del corpo dal Cimitero monumentale alla Cattedrale. Faranno da corollario ricche bibliografie tematiche del posseduto d'Istituto anche sulla Chiesa del tempo a Messina, e una dedicata in particolare al Cardinale.

Inoltre, in regime di fattiva e proficua collaborazione, con l’intento condiviso di dare maggiore completezza alla rappresentazione di una delle figure simbolo di Messina, saranno messe a disposizione da parte delle “Apostole della Sacra Famiglia” immagini fotografiche – alcune d’epoca -, locandine delle pregresse iniziative dedicate al Porporato e al Suo apostolato, e, infine, una trentina di pannelli che creeranno una “visual storytelling” a fumetti quale giusta cornice alla esistenza del Guarino. Contributo prezioso al già considerevole percorso bibliografico e iconografico, saranno altresì le dotte pubblicazioni e immagini del Prof. Antonino Teramo, inerenti l’araldica ecclesiastica con particolare riferimento agli stemmi del Cardinale Guarino.

CENNI BIOGRAFICI E SU ITER CANONICO DI SANTIFICAZIONE

A cura di Maria Rita Morgana

Il Cardinale Giuseppe Guarino, nato a Montedoro (Caltanissetta) il 6 marzo 1827 e battezzato lo stesso giorno dal parroco, lo zio Pietro, già da piccolissimo manifestò la Sua vocazione entrando nel Seminario di Agrigento all’età di 12 anni. Seguirono gli anni della formazione, il suddiaconato nel 1848, il diaconato nel 1849 e, con dispensa papale concessa da Papa Pio IX, su richiesta del Vescovo di Caltanissetta, il 22 settembre 1849, fu ordinato sacerdote. Nel 1855, su segnalazione del Rettore del Seminario di Agrigento, l'Arcivescovo di Palermo, Mons. Planeta, Giudice del Tribunale di Monarchia e Apostolica Legazia, lo nominò Segretario del medesimo Tribunale, carica che abbandonò allorché venne nominato, con Regio Decreto, Ufficiale Capo del II carico degli Affari Ecclesiastici del Real Ministero e Segreteria di Stato. Tra il 1861 e il 1871, fu titolare della Cattedra di Diritto Canonico presso la Regia Università di Palermo. Nel 1872 venne consacrato Arcivescovo di Siracusa dall'Arcivescovo di Palermo, Mons. Michelangelo Celesia. E da lì che giunse a Messina nel 1875, per ricoprire la più alta carica religiosa. Il 104º Arcivescovo di Messina ricevette, poi, anche il conferimento del titolo di Archimandrita del SS. Salvatore, a seguito del lento declino del Monachesimo Basiliano in Sicilia e del periodo di “vacatio” dalla morte nel 1839 dell'ultimo Archimandrita, il Cardinale Emanuele De Gregorio. Infatti, dopo le leggi del 1866, che portano all'incameramento da parte dello Stato Italiano di molti beni appartenenti alla Diocesi Archimandritale – fra i quali si menzionano i pregiati Fondi Librari del SS. Salvatore oggi in gran parte custoditi nel ricco Patrimonio di questo Istituto - Papa Leone XIII decretò, il 31 agosto 1883, "la Diocesi unita ‘aeque principaliter’ all'Arcidiocesi di Messina". Al Cardinale Guarino si deve, tra l’altro, la riorganizzazione delle Parrocchie della Diocesi, con la cura, in particolare, dell’istruzione sia dei piccoli che degli adulti, specialmente, quella religiosa, e l’utilizzo, anche, del Nuovo Catechismo che fece pubblicare e diffondere; l’allontanamento dei sacerdoti il cui comportamento non si confaceva ai principi morali della Chiesa; la spinta per la ripresa di molti Ordini Religiosi, l’arrivo dei primi Salesiani in Sicilia – si ricorda anche la fondazione di Istituti in Messina e della Casa Madre “Maria SS. Ausiliatrice” ad Alì (Messina) - e la costituzione di nuove Comunità religiose. Il Guarino stesso istituì a San Pier Niceto (Messina), il 2 luglio 1888, la Congregazione delle “Piccole Serve della Sacra Famiglia”, ispirata alle “Visitandine” di San Francesco di Sales e mirata alla educazione civile e morale. La stessa, nel 1970, mutò la denominazione in “Apostole della Sacra Famiglia” e, nel 1998, divenne “Ordine di Diritto Pontificio”, cioè alle dirette dipendenze del Papa. Nella Casa Madre di Messina riposano oggi le spoglie del loro Fondatore, il cui iter canonico di Santificazione, lo vede già Servo Di Dio. La causa di Beatificazione ha quale postulatrice la Dott.ssa Giovanna Brizi. Il 23 giugno 2004 nasce ufficialmente il “Centro Studi Cardinale Giuseppe Guarino” con atto costitutivo e statuto proprio. L’Associazione ha quale obiettivo principale quello di elaborare e promuovere la conoscenza della vita e del pensiero dell’illustre Prelato.

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