Un testo scritto da Salvatore Rizzo, diretto e interpretato da Filippo Luna, attore noto anche per le sue apparizioni televisive, come in “Makari” di Raiuno, in cui interpreta il ruolo del vicequestore Randone. Premiato dall’Associazione dei Critici di Teatro, lo spettacolo racconta con grande finezza e garbo una storia d’amore omosessuale nella Palermo degli Anni Sessanta.
Quarto spettacolo in cartellone, “Le mille bolle blu” sarà l’ultimo appuntamento prima della pausa estiva con “Teatri di Naso”, il cartellone di drammaturgia italiana contemporanea, in scena nel teatro “Vittorio Alfieri” del comune nebroideo, con la direzione artistica di Roberto Zorn Bonaventura. Appuntamento sabato 1 giugno, con inizio alle ore 21.
Scritto dal giornalista palermitano Salvatore Rizzo e premiato dall’Associazione dei Critici di Teatro, il monologo “Le mille bolle blu” è, come si legge nelle note della produzione “Nutrimenti Terrestri”, «una storia d’amore omosessuale, clandestina, nata nella Palermo degli anni Sessanta che va avanti, parallela a una vita cosiddetta “normale”, per trent’anni».
Lo spettacolo ha debuttato nel teatro Nuovo Montevergini di Palermo e, dopo una serie di fortunate repliche, è stato ospitato da diversi teatri pubblici e privati in varie regioni italiane (dalla Lombardia al Veneto, all’Umbria) e in diversi festival (dalle Orestiadi di Gibellina a Taormina Arte). “Le mille bolle blu” racconta con garbo e finezza la storia di Nardino e Manuele, barbiere di borgata il primo, avvocato il secondo: si conoscono, giovanissimi, nel salone da barba dove Nardino fa l’apprendista sotto lo sguardo del padre e Manuele è figlio di un cliente facoltoso.
Filippo Luna, che secondo la motivazione dei Critici di Teatro ha realizzato «una perfetta sintesi scenico-attorale di emozione e disincanto», è noto al grande pubblico anche per le sue interpretazioni cinematografiche e televisive. Fra queste ultime, lo ricordiamo in “Makari” (dove è il vicequestore Randone) e in “Incastrati” di Ficarra e Picone.
“Teatri di Naso” riprenderà poi a ottobre con un’altra produzione di Nutrimenti Terrestri: “La grande menzogna” di Claudio Fava (nell’occasione anche regista), con David Coco, ispirato all’uccisione del magistrato Paolo Borsellino.
Il cartellone di teatro contemporaneo, fortemente voluto dal sindaco Gaetano Nanì, ha ottenuto finora un eccellente successo di pubblico, completando la valorizzazione di quel piccolo gioiello che è il Teatro Vittorio Alfieri di Naso. Inoltre, c’è stata una forte risposta di tutto il Comune, di cui è un esempio il fatto che, dopo ogni appuntamento del cartellone, c’è la possibilità di trascorrere il resto della serata nella splendida cittadina nebroidea: i locali di ristorazione convenzionati, applicano infatti, sconti particolari a chi mostrerà il biglietto d’ingresso.
“Teatri di Naso” si avvale dell’organizzazione dell’associazione “Castello di Sancio Panza”, del sostegno di Latitudini, rete di drammaturgia siciliana, della direzione tecnica di Stefano Barbagallo e della grafica di Riccardo Bonaventura.
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