Un nuovo progetto di residenza teatrale tra Spagna, Portogallo e Italia. Presto in scena a Messina
Un nuovo progetto firmato QA-QuasiAnonimaProduzioni e Nutrimenti Terrestri sta prendendo forma: si tratta dello spettacolo teatrale Sette, uno studio a partire da Sette contro Tebe di Eschilo, nato in seno ad un’ampia riflessione sulla tragedia antica e la messinscena contemporanea che Auretta Sterrantino e Vincenzo Quadarella, con la complicità e il supporto di Maurizio Puglisi per Nutrimenti Terrestri, stanno portando avanti con l’Università di Messina, l’Università di Malaga, l’Università di Coimbra e l’Università di Valencia.
Il progetto - dopo una prima fase di residenza creativa svoltasi a settembre a Messina - ha preso forma al Dipartimento di Filologia Classica della Facoltà di Filosofia e Lettere dell’Università di Malaga, grazie al sostegno della prof.ssa Marta González González (Filologia greca): durante la lunga residenza creativa a Malaga sono state redatte le traduzioni del testo in spagnolo (con la supervisione della prof. González) e in inglese da mettere a disposizione del pubblico durante le successive prove aperte e contemporaneamente ha preso vita la prima fase di allestimento dello spettacolo scritto e diretto da Auretta Sterrantino, con le musiche originali e il progetto audio di Vincenzo Quadarella, assistente alla regia Elena Zeta. In scena Giulia Messina, che lavora con la compagnia dal 2018, vincitrice proprio quest’anno del Premio Hystrio alla Vocazione; al suo fianco la giovanissima Carlotta Maria Messina, entrambe diplomate all’ADDA (Accademia D’Arte del Dramma Antico) della Fondazione INDA di Siracusa.
La prima prova aperta si è svolta in Portogallo, mercoledì 8 novembre, al Teatro Paulo Quintela della Facoltà di Lettere dell’Università di Coimbra in collaborazione con il Centro de Estudos Clássicos e Humanísticos, organizzatori i professori Fátima Ferreira, Martinho Soares, Sara Trojani. Da qui la compagnia si è spostata in Spagna, a Valencia, dove il 14 novembre è andata in scena per una seconda prova aperta alla Sala Palmireno, grazie al supporto della prof.ssa Carmen Morenilla, coordinatrice del corso di laurea in Filologia classica della Facoltà di Lettere e Traduzione dell’Università di Valencia. Ultima prova aperta ancora in Spagna il 16 novembre all’Istituto Italiano Statale Comprensivo di Barcelona, grazie al supporto del prof. Angelo Nicotra.
Adesso il cast si prepara a rientrare in Italia, a Messina dove, grazie all’adesione al progetto dell’EAR - Ente Teatro Vittorio Emanuele di Messina, si avvierà l’ultima fase di prove e allestimento dello spettacolo che debutterà alla Sala Laudamo nei giorni martedì 28 e mercoledì 29 novembre alle ore 20.30, inaugurando anche la seconda parte di questo ampio progetto, cioè il primo ciclo di un Convegno Internazionale dedicato agli studi sul teatro antico e la messinscena contemporanea: Varcare la soglia. Teatro, rito e festa tra passato e presente. Si tratta di tre giornate realizzate in sinergia dalle Università di Messina, Malaga e Coimbra grazie al lavoro delle professoresse Mariangela Monaca, Storia delle Religioni, Università di Messina (DICAM); Marta González González, Filologia Greca, Università di Malaga; Carmen Soares, Filologia Greca, Università di Coimbra con il sostegno di QA-QuasiAnonimaProduzioni, Nutrimenti Terrestri, Teatro Vittorio Emanuele di Messina e il patrocinio della Fondazione Inda, della Società Italiana di Storia delle Religioni, dell’Associazione culturale Anassilaos di Reggio Calabria, e dell’Officina di Studi Medievali di Palermo.
Il convegno si svolgerà a Messina il 29 novembre presso l’Aula Cannizzaro dell’Università di Messina (in Piazza Pugliatti) e il 30 novembre presso la Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele alla presenza di numerosi ospiti e relatori e chiuderà i suoi lavori a Siracusa venerdì 1 dicembre con una tavola rotonda conclusiva che si terrà dopo la visita alla Biblioteca, agli archivi, al Palazzo greco, alla mostra multimediale della Fondazione INDA e al Teatro Greco.