Parlami d’amore Quando la radio cantava la vita
La rassegna teatrale “i migliori anni della nostra vita” per i 40 anni di Nutrimenti Terrestri Compagnia Teatrale propone un terzo appuntamento.
Dopo “La grande menzogna” di Claudio Fava e “Crisòtemi” interpretato e diretto da Alessandra Fazzino, venerdì 17 novembre alle ore 21, al Teatro Annibale Maria di Francia in scena Mario Incudine ed Antonio Vasta, pianoforte e fisarmonica, in "Parlami d’amore Quando la radio cantava la vita" di Costanza Di Quattro per la regia di Pino Strabioli. Produzione Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con ASC Production, Teatro Donnafugata
Tra il 1918 e il 1940 la produzione musicale italiana ebbe una straordinaria evoluzione. La nascita della radio, che divenne il mezzo principale della propaganda fascista, contribuì anche ad ampliare il pubblico degli ascoltatori e a diffondere sensibilmente la musica all’interno delle case italiane rendendola un “affare” comune e condiviso. Se da un lato si ramificava la musica fomentata dal fascismo, megafono di sentimenti patriottici, familiari e lacrimosi, dall’altro si diffondeva, in rotta con le direttive dittatoriali, una musica d’oltreoceano, brillante e ironica.
Sottobanco, come bische clandestine, nascevano lo swing e il jazz che ben presto entrarono a far parte di una realtà italiana che remava controcorrente attraverso la musica. Con questo spettacolo, e con il racconto di alcuni dei pezzi più belli di quegli anni, va in scena non soltanto uno spaccato di storia della musica italiana ma soprattutto uno spaccato di “storia patria”. Poiché la musica, da sempre, diventa il paradigma di una nazione e di un pensiero. L’Italia canticchiò vent’anni Giovinezza ma all’alba del ‘45 tuonò convinta Bella ciao.
Mario Incudine, accompagnato da Antonio Vasta al pianoforte e alla fisarmonica, ci porta dentro questo viaggio fatto di musica e parole, di tenerezza e di ironia, di amarcord e di aneddoti che raccontano un pezzo della nostra storia. Sotto la guida di Pino Strabioli, artista da sempre sensibile al teatro canzone, la verve e la capacità istrionica di Mario Incudine è al servizio di uno spettacolo che vuole essere anche un omaggio alla canzone d’autore di quegli anni, un repertorio poco battuto, ma ricco di fascino e di bellezza, con testi modernissimi, melodie indimenticabili e armonie ardite. Un “materiale” da riportare a galla e da incorniciare.
Per info e prenotazioni inviare una mail a nutrimentinperiferia@gmail.com e visitare le pagine social Nutrimenti Terrestri.
Prossimo ed ultimo appuntamento della rassegna vedrà in scena Lucilla Mininno e Giovanni La Fauci in “Beckett on Tourette” venerdì 24 novembre alle ore 21, Teatro Annibale Maria di Francia.