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BONJOUR CASIMIRO, IL BARONE E LA VILLA FATATA


Viaggio nel mondo dei Baroni Piccolo di Calanovella, tra le memorie aristocratiche della Sicilia. 


"Bonjour Casimiro" (Rubbettino Editore) nasce "dopo una 'gestazione' durata circa un anno e mezzo (l'ho scritto fra marzo e maggio 2020, nel periodo del cosiddetto “primo lockdown”)" spiega l'autore del libro l'Assessore regionale ai Beni culturali e dell'Identità Siciliana, Alberto Samonà. 


Il volume tratteggia la vicenda di un uomo contemporaneo che si reca nei luoghi in cui visse il barone Casimiro Piccolo, acquarellista e fotografo, il quale, a partire dal 1932 scelse di abbandonare Palermo e i salotti ovattati della nobiltà cittadina, per trasferirsi nella villa di famiglia sulle appartate colline di Capo d’Orlando. Un ritiro dalla città voluto dalla madre Teresa Mastrogiovanni Tasca, che Casimiro condivise con il fratello, il poeta Lucio Piccolo, e con la sorella Agata Giovanna, esperta di botanica. La villa spesso era frequentata anche dal cugino Giuseppe Tomasi di Lampedusa che amava soggiornarvi per ritrovare qui un’atmosfera familiare e cercare spunti per "Il Gattopardo", quello che sarebbe diventato il grande capolavoro letterario del Novecento. 


Quel luogo, incastonato fra il mare e i Nebrodi, in realtà non rappresentò mai una chiusura, ma l’occasione per guardare il mondo che cambiava da un punto di osservazione altro, in cui anche spazio e tempo sembravano assumere un senso differente dall’ordinario. Le pagine di questo libro rappresentano un viaggio, un’immersione del protagonista nell’universo di Casimiro, popolato da gnomi, ninfe, maghi, folletti e da altri spiriti della natura che il barone-artista affermava di incontrare nelle lunghe passeggiate notturne per i giardini e le campagne della tenuta e che immortalava nei suoi acquerelli a tema magico. Un viaggio fra vicende di tempi andati e dimensione contemporanea, che mette insieme reale e visioni immaginifiche, a volte surreali. 


“Bonjour Casimiro”, che ha come sottotitolo “Il barone e la villa fatata”, è un romanzo che per la presenza di elementi descrittivi, a tratti sembra assumere la forma del saggio per poi tornare a una dimensione narrativa: una commistione di stili che è quasi un gioco letterario, corroborato dalla presenza di una bibliografia finale di riferimento. Ed è un attraversamento delle regole ordinarie spazio-temporali, con incontri e contesti di riferimento impossibili e il disvelarsi graduale di una verità che sovrappone realtà e mondi onirici o forse paralleli. Sullo sfondo, memorie di antiche famiglie aristocratiche siciliane che, anche attraverso queste pagine, oltrepassano gli anni per giungere fino a noi.


Il volume sarà presentato domenica 31 ottobre, nel Centro Culturale "Bent Parodi" di Villa Piccolo, a Capo d'Orlando, dalle ore 17,30 alle 20,30. Introduce il Presidente della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, Andrea Pruiti Ciarello. Conversano con l'autore Alberto Samonà, Andrea Giuseppe Cerra e Milena Romeo. 



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