Nel 1787 Johann Wolfgang von Goethe visitò il Teatro Antico di Taormina rimanendo estasiato dal bel panorama che si ammira dalla cavea e nel...
Nel 1787 Johann Wolfgang von Goethe visitò il Teatro Antico di Taormina rimanendo estasiato dal bel panorama che si ammira dalla cavea e nel suo Viaggio in Italia lo descrive così:
«Se ci si colloca nel punto più alto occupato dagli antichi spettatori, bisogna riconoscere che mai, probabilmente, un pubblico di teatro si vide davanti qualcosa di simile. Sul lato destro si affacciano castelli dalle rupi sovrastanti; più lontano, sotto di noi, si stende la città e, nonostante le sue case siano d'epoca recente, occupano certo gli stessi luoghi dove in antico ne sorgevano altre. Davanti a noi l'intero, lungo massiccio montuoso dell'Etna; a sinistra 1a sponda del mare fino a Catania, anzi a Siracusa; e il quadro amplissimo è chiuso dal colossale vulcano fumante, che nella dolcezza del cielo appare più lontano e più mansueto, e non incute terrore.»
«La riapertura del Teatro Antico di Taormina è per tutti noi motivo di immensa gioia». È quanto afferma l'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Alberto Samonà, in occasione della restituzione ai visitatori dell'antica cavea della Perla dello Jonio. A celebrare questo momento, dopo quattro mesi di chiusura imposta dalle misure anti-Covid a livello nazionale, anche la direttrice del Parco archeologico Naxos Taormina, Gabriella Tigano, e il sindaco Mario Bolognari.
«Conoscere, contemplare, respirare la bellezza dell'arte - aggiunge Samonà - significa tornare a vivere e a guardare al domani: i luoghi della cultura sono per il governo Musumeci un potente fattore di attrazione, la cultura stessa è un motore necessario per l'economia di piccoli borghi e grandi comprensori carichi di storia, come quello di Taormina».
«Non siamo mai stati chiusi così a lungo - spiega la direttrice Tigano - ma da novembre ad oggi abbiamo lavorato su più fronti, progettando la fruizione dei mesi a venire. La riapertura del Teatro Antico è strategica per Taormina. Adesso, i croceristi che arrivano ogni mercoledì potranno finalmente visitare il sito. Torneranno le visite serali in estate e per la primavera stiamo progettando degli eventi al tramonto».
Momentaneamente, per consentire il rifacimento della pavimentazione nell'ingresso di via Teatro Greco, i visitatori potranno accedere all'area monumentale da via Bagnoli Croce, percorrendo lungo i fianchi della collina il cosiddetto "Sentiero di Goethe", itinerario panoramico immerso nel verde che, già all'epoca del Grand Tour del Settecento, conduceva i viaggiatori stranieri alla spettacolare scoperta del grande teatro.
Conclusi i lavori di pavimentazione, alcuni a cura del Parco Archeologico Naxos Taormina, altri a cura di E-Distribuzione (che ha sostituito un cabina elettrica) l'accesso al sito tornerà quello usuale. I lavori dovrebbero concludersi entro la fine di marzo.
Nell'ambito del Parco Archeologico Naxos Taormina, inoltre, a Isola Bella è cominciata la ristrutturazione per riaprire alle visite alcuni padiglioni di Villa Bosurgi, perfetta sintesi di architettura e paesaggio, e primo passo per una migliore musealizzazione del sito; fra qualche settimana, infine, a Giardini Naxos prenderà il via il recupero del Castello di Schisò (futuro Museo Archeologico e centro polifunzionale) con l'avvio dei cantieri di ristrutturazione e, contemporaneamente, dei cantieri di scavo archeologico.
Foto di copertina di Pio Andrea Peri
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