Ieri mattina, nell’ambito della tappa messinese della manifestazione nazionale itinerante “Un futuro mai visto”, organizzata da Fondazione CON IL SUD per festeggiare il suo decimo compleanno, al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro a Messina si è svolto un incontro dedicato a Danilo Dolci. Nasce da questo angolo della Sicilia il primo archivio che mette in rete importanti documenti sui fatti di Portella della Ginestra del 1 maggio 1947, per renderli accessibili e fare luce su un controverso pezzo della storia italiana. Il lavoro di integrazione permetterà di unificare il Fondo “Paolo Benvenuti” della Fondazione Horcynus Orca, costituito da oltre 15.000 documenti, con la documentazione sui fatti di Portella presente all’Archivio Centrale dello Stato, all’Archivio Flamigni e all’Archivio di Stato di Viterbo. Gli appuntamenti in programma, che seguiranno fino a ottobre, si svolgeranno in diverse città italiane: Messina, Palermo, Lecce, Napoli, Firenze, Venezia e ruoteranno attorno a cinque figure storiche contemporanee, per certi versi profetiche, che hanno speso la propria vita a cambiare la società: Franco Basaglia, Danilo Dolci, Renata Fonte, Don Lorenzo Milani, Adriano Olivetti.
Parco Horcynus Orca |
Nel corso della giornata è stato presentato il lavoro svolto per rendere accessibili i documenti degli archivi. È allo studio una interfaccia scenografica di accesso ai documenti insieme scientificamente rigorosa ed emotivamente coinvolgente. Per la rete nazionale costituita sui fatti di Portella, sarà inoltre messo a disposizione dalla Fondazione di Comunità di Messina l’antico Castello Biscari a Mirabella Imbaccari, nel cuore della Sicilia, quale possibile sede comune per la raccolta della documentazione, per lo svolgimento di studi e ricerche, per lo sviluppo di percorsi didattici e di divulgazione scientifica. La sostenibilità economica dell’operazione è garantita dalla partnership con la Energy Service Company Sefea Energy, nata dalla relazione fra la Fondazione di Comunità di Messina e SEFEA sc. La Esco nasce per promuovere e sperimentare programmi di social green economy costruiti attorno a paradigmi evoluti di economia civile.
Borgo di Dio |
Borgo di Dio, il centro fondato nel 1952 da Dolci a Trappeto (Pa), è una delle esperienze più rilevanti di sviluppo di comunità registrate in Italia nel dopoguerra. Con la morte di Danilo Dolci, lo spazio venne abbandonato e lasciato all’incuria e al degrado fino ai giorni nostri. Oggi è ritornato ad essere un importante punto di riferimento per le attività culturali ed educative del territorio con un progetto di riqualificazione e valorizzazione sostenuto dalla Fondazione. Nel corso della mattinata è stata proiettata la video intervista al sociologo francese Edgar Morin. “Certamente la scienza genera saperi - ha spiegato il sociologo - apporta benefici, supporta la tecnica, ha liberato l’uomo dagli sforzi energetici legati alla materialità. Tutto questo è ambivalente, perchè i suoi effetti negativi sono in continuo aumento, poiché la scienza produce armi di distruzione di massa attraverso la tecnica; e l’economia, lo vedremo, porta a diverse forme di degrado, non solo nella biosfera, ma anche nelle realtà umane. Dunque, il “peggio - ha concluso - è legato al “meglio”, e allora il peggio è innanzitutto il degrado continuo dell’ambiente vivente indispensabile alla nostra stessa vita, che è la biosfera; degrado della biodiversità, riscaldamento climatico, inquinamenti molteplici e innumerevoli, non farò un elenco, ma sono chiari a tutti”. Nel corso della giornata è stato proiettato il film “Segreti di Stato”, alla presenza del regista e a seguire una visita guidata agli altri luoghi simbolo dell’opera di Dolci: la Diga sul fiume Jato e il Centro Educativo di Mirto a Partinico. L’esperienza più importante, invece, nel campo dell’educazione è stata la creazione del Centro Educativo di Mirto a Partinico. Costruito nel 1974, il Centro Educativo è ancora oggi una tra le esperienze più note sul piano internazionale e tra le più importanti metodologie educative nate in tutto il ‘900. La visita guidata si è conclusa al Porticciolo di Trappeto, altro luogo amato da Dolci.
sala immersiva |
Lo sviluppo sperimentale che ha portato alla realizzazione del prototipo si poggia sulla ricerca industriale di nuove soluzioni informatiche per l'interazione con il pubblico e per la visione immersiva con tecniche di real time 3D e compositing, nuove metodologie di produzione per il trattamento dei materiali visivi d'archivio. La ricerca, co-finanziata dal MIUR, nell’ambito del bando Start Up, e dalla Fondazione di Comunità di Messina, è stata coordinata da Gaetano Giunta e, per gli aspetti tecnico-artistici, da Stefano Roveda di Studio Azzurro ed è stata sviluppata interamente da talenti siciliani appartenenti all’associazione AK!lab e Malastrada Film. La sala immersiva, aperta in anteprima nei giorni scorsi per la visita di alcune scolaresche, sarà visitabile negli stessi giorni e negli stessi orari del Museo MACHO, ovvero dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Biglietto d’ingresso 5 euro.
Dal lago di Ganzirri a quello di Torre Faro, a Capo Peloro: la puntata di Lineablu sarà un viaggio lungo la costa nord-orientale della Sicilia, sullo Stretto di Messina. Un’antica tradizione marinara siciliana fatta di leggende, storie di uomini e canti: in occasione dell’apertura della “caccia” al pesce spada, nel meraviglioso contesto dello stretto di Messina, una giornata a bordo della feluca “Simone”, tradizionale barca da pesca caratterizzata da una vedetta altissima e da una lunga passerella anteriore. Una titanica torre in acciaio alta 224 metri: in occasione del 60° anniversario dell’attivazione dell’elettrodotto che collegava la Sicilia con la Calabria, il più lungo del mondo, con lo scrittore e giornalista Attilio Borda Bossana, sulla spiaggia di Capo Peloro, i traffici marittimi, le prestigiose opere e le incredibili imprese che negli anni si sono succedute nello Stretto di Messina, nodo vitale del Mediterraneo. Dalla Pinna nobilis ai variopinti nudibranchi: nel lago di Torre Faro, con una giovane biologa marina, le attività di campionamento e censimento della fauna bentonica. Scienza: con il responsabile delle attività culturali della fondazione “Horcynus Orca”, e con i bimbi di una scuola di Pace del Mela, all’interno del complesso monumentale di Capo Peloro, il racconto del mito di Silla e Cariddi. Sicurezza in mare: in cima alla torre VTS, con il comandante della Capitaneria di Porto di Messina, le attività di controllo del traffico marittimo a tutela dell’ambiente nello Stretto. Curiosità, storie di personaggi e non solo, con Fabio Gallo, giovane inviato di Lineablu. I giganti in fondo al mare: nel porto di Messina, con il subacqueo Domenico Majolino, il lavoro di ricerca ed identificazione dei relitti inabissati nelle tumultuose acque dello Stretto.