Domani, sabato 21 novembre, a partire dalle ore 10, davanti al Municipio di Messina, in Piazza Unione Europea, un gruppo di cittadini ha organizzato la manifestazione "Mandiamoli a casa" con la quale si chiedono le dimissioni dei consiglieri coinvolti nell'inchiesta "Gettonopoli".
"Siamo stanchi! - scrivono gli organizzatori nell'evento su Facebook che conta al momento 872 partecipanti, 1mila mi interessa su 13mila invitati - Dopo l'ennesima vergogna sulle commissioni consiliari fasulle e i gettoni di presenza rubati, i cittadini onesti messinesi pretendono le dimissioni dei consiglieri comunali implicati nella “Gettonopoli messinese”. Con la manifestazione pacifica di domani vogliamo dimostrare il nostro sdegno sulle ultime vicende che hanno colpito Palazzo Zanca. I partecipanti alla manifestazione pretendono le dimissioni immediate di tutti i consiglieri comunali che hanno gettato ancora una volta discredito sulla nostra città. Si invitano, pertanto, tutti i concittadini onesti a partecipare per dimostrare che Messina è viva e vuole davvero cambiare, e che il tempo dei giochetti di potere e degli interessi privati è finito." hashtag #freeconsigliocomunale
L'indagine della Digos, coordinata dalla Procura e avviata nel novembre 2014, ha permesso di accertare, il comportamento illegale di un gruppo di consiglieri comunali, in occasione delle sedute delle commissioni consiliari permanenti. I consiglieri sono indagati per truffa aggravata, falso ideologico e abuso d'ufficio e sono stati raggiunti dall'ordinanza di misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Nel corso dell'indagine, effettuata anche con intercettazioni video e ambientali, è emerso che quanto riportato nei verbali delle commissioni consiliari era il frutto di una "studiata condotta finalizzata ad aggirare il problema della presenza effettiva del consigliere, alla quale è subordinata l'erogazione del gettone di presenza".
Confermato l'obbligo di firma, all'inizio ed al termine dei lavori in commissione, per i consiglieri comunali messinesi al centro dell'inchiesta "Gettonopoli" che sono: Carlo Abbate (Pd), Pietro Adamo (Movimento Siamo Messina), Pio Amadeo (Movimento Articolo 4), Angelo Burrascano (Il Megafono-Lista Crocetta), Giovanna Crifò (Forza Italia), Nicola Salvatore Crisafi (Ncd), Nicola Cucinotta (Pd), Carmela David (Udc), Paolo David (capogruppo Pd), Fabrizio Sottile (Movimento Siamo Messina), Benedetto Vaccarino (Pd) e Daniele Santi Zuccarello (Movimento Progressisti Democratici).
Il gip Maria Militello non ha accolto la richiesta di revoca della misura presentata dagli avvocati di alcuni consiglieri a seguito dell'interrogatorio che si è svolto nel giorni scorsi. Secondo il magistrato "le esigenze cautelari sono immutate". La maggior parte dei consiglieri, in nove, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere, in tre invece avevano deciso di rispondere e difendersi. Tra questi il consigliere comunale Piero Adamo che aveva presentato anche una memoria difensiva alla luce anche di regole più severe introdotte lo scorso settembre, chiedendo per questi motivi la revoca della misura. Per il gip però la situazione non è cambiata: "Il sistema di rilevazione tramite il cosiddetto badge - scrive il gip - e la registrazione audio delle sedute non pare affatto scongiurare il pericolo di reiterazione delittuosa, in quanto i controlli fino a questo momento previsti non sono stati attuati".
Non sono stati colpiti da provvedimenti cautelari, ma risultano indagati anche i consiglieri Carlo Cantali, Antonino Carreri, Andrea Consolo, Libero Gioveni, Pietro Iannello, Rita La Paglia, Maria Perrone, Nora Scuderi, Donatella Sindoni, Santi Sorrenti, Giuseppe Trischitta. Sono stati stralciati dal troncone principale dell'indagine i consiglieri che inizialmente erano stati inseriti fra gli indagati e che sono: Elvira Amata, Giuseppe De Leo, Nino Interdonato, Nina Lo Presti, Francesco Pagano e Giuseppe Santalco.
Quando si alza lo scirocco, i primi a volare sono sempre gli stracci, stracci che obiettivamente non hanno fatto una gran bella figura ... qualcuno di loro sarà colpevole qualcuno no. Avremo di certo una fetta consistente del Consiglio Comunale deleggittimata.a rappresentare i cittadini.
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