"Il Sindaco di Messina, Renato Accorinti negli ultimi giorni non ha fatto altro che individuare nel danno all’acquedotto del Fiumefreddo la causa che ha messo in ginocchio la città. Senz'altro è innegabile che il problema sia il dissesto idrogeologico, del quale il primo cittadino sicuramente non è da ritenersi responsabile e di questo gli diamo atto. Ma i fenomeni atmosferici e le ferite di questa nostra terra non devono costituire l'alibi attraverso il quale sfuggire alle responsabilità politiche, tergiversando sulle questioni irrisolte di carattere tecnico-amministrativo".
A parlare a nome del Comitato Futuro a Sinistra Messina, il Coordinatore Maurizio Rella che "stigmatizzando l'inadeguata gestione dell’emergenza idrica richiama l'Amministrazione, l'Amam e la Prefettura ad agire di concerto, evitando i rimpalli di responsabilità e gli irresponsabili ritardi nel prendere atto dell'emergenza, che hanno esposto la cittadinanza dinnanzi a situazioni di rischio".
Pertanto il Comitato chiede "cosa sia stato fatto, in due anni e mezzo in merito all’attività di monitoraggio e quindi alla prevenzione del danno, soprattutto nei tratti più sensibili dell’acquedotto. Quali opere di manutenzione e di presidio dei tratti più a rischio siano state attuate, dal momento che la sensazione diffusa e che quanto è accaduto, pur essendo ampiamente prevedibile, abbia trovato l’Amministrazione totalmente impreparata".
"Inoltre - si legge nella nota di Futuro a Sinistra - il Sindaco Accorinti si richiama, e ne conveniamo, agli esiti favorevoli del referendum sull’acqua bene comune ed al mancato utilizzo dell’acquedotto dell’Alcantara, a causa degli alti costi applicati dall’EAS, a seguito della prevalente privatizzazione dell’Ente. L'analisi ci trova perfettamente d'accordo, pertanto al Sindaco chiediamo quali azioni abbiano intrapreso l’Amam e l’Amministrazione in ordine ad eventuali azioni tecnico amministrative e/o politiche che andassero verso il rispetto della volontà popolare chiaramente espressa in esito al referendum in questione. Nessuna, possiamo immaginare, pur avendone piena competenza, diritto e titolo! Tutto si ferma ai proclami e ad inaccettabili e non condivisibili giustificazioni".
"In considerazioni di queste motivazioni - conclude il Coordinatore Rella - riteniamo che alla base delle inadempienze e responsabilità esposte sia necessario l’accertamento da parte della Procura della Repubblica di eventuali responsabilità di carattere tecnico amministrativo, nel contempo riteniamo imprescindibili e chiediamo con forza le dimissioni del Presidente dell’Amam, Dott. Leonardo Termini per le carenze e l’inadeguatezza degli interventi ravvisati. Al Sindaco Renato Accorinti chiediamo un cambio di rotta dell’Amministrazione a partire dalla gestione dell’Amam e “dell’Acqua Bene Comune”.