Citata da Goethe nel suo "Viaggio in Italia", da Nietzsche, sempre ricordata da artisti del calibro di Wagner ed Otto Geleng, questa cittadina è un concentrato di bellezze. Risulta visitabilissima in quanto la maggior parte dei luoghi pregnanti si trovano sul Corso Umberto o nelle vicinanze....
La fama di Taormina si deve ad una combinazione di differenti fattori che le hanno sinergicamente creato un alone di unicità. Il paesaggio sottostante e la presenza della vista dell'Etna nel suo versante Nord catturano anche gli sguardi meno attenti. Tutto ciò sapientemente condito dalle bellezze architettoniche, frutto di millenni di dominazioni. Queste caratteristiche attirarono, sin dalla fine dell'800, visitatori importanti che scelsero di svernare a Taormina. Gli autoctoni cominciarono a affittare interi palazzi e a improvvisarsi ristoratori. La città diventò meta turistica di alto livello, d'élite. A Taormina si respirava aria di libertà e si viveva in una atmosfera trasgressiva, festini e attività più o meno lecite erano spesso consentite, in nome del divertimento.
Durante la seconda guerra mondiale Taormina divenne un centro dove Spie e Servizi Segreti potevano lavorare indisturbati, mischiandosi alla congerie di popolazione. Alla fine del conflitto gli "stranieri" uscirono allo scoperto. Si effettuarono molti matrimoni misti. Gli attori americani cominciarono a passare le vacanze a Taormina, personaggi come Richard Burton, Lyz Taylor, Ava Gardner e molti altri si fecero vedere e fotografare seduti sui gradini di pietra della città. Era ancora un turismo di élite e prettamente autunno-invernale.
Nel 1968 il terremoto del Belice scosse la Sicilia, come spesso capita la notorietà e la ricchezza non coincidono con il coraggio, i ricchi banchieri svizzeri, i magnati della finanza e gli attori e gli artisti famosi cambiarono la meta delle loro vacanze. I Taorminesi cominciarono ad adattare gli alberghi per una clientela meno abbiente, abbassarono i prezzi e valorizzarono le spiagge sottostanti in cerca di un turismo più estivo. I comuni mortali poterono finalmente permettersi una vacanza a Taormina!
Col turismo di massa la cittadina si espanse nelle adiacenti zone verdi, fu rapidamente e disordinatamente cementificata, nacquero nuovi alberghi e tante nuove attività commerciali. Taormina divenne, in breve tempo, una cittadina balneare per un turismo ordinario, una nobile decaduta....! Gli alberghi non erano più le seconde case di lusso dei viaggiatori che venivano accolti con grande cortesia dai proprietari e con i quali si familiarizzava, si conversava e si prendeva il thè. ma erano degli anonimi alberghi con degli anonimi clienti come tanti di tutto il mondo.
Ai giorni nostri Taormina è animata da un turismo di ogni tipo. Si passa dai ragazzi con lo zaino in spalla al riccone sulla fuoriserie, ed ognuno può trovare il suo spazio. Il Corso principale è pieno di negozi e di artisti ambulanti che allietano il passaggio dei visitatori. Fu una rivoluzione anche nel tessuto economico sociale tradizionale di Taormina a causa dei tanti immigrati arrivati a Taormina in cerca di fortuna, che non solo dettero vita alla speculazione edilizia, avendo necessità di costruire abitazioni per essi, per gli amici e per i parenti, ma si insediarono anche nelle strutture di potere della città.
Fu la fine anche della Dolce Vita Taorminese, i cui protagonisti erano stati tanti estroversi personaggi della aristocrazia siciliana e alcuni affascinanti play boy locali. I tempi cambiano, questo è indubbio, non si può vivere di ricordi e nemmeno cercare di far rivivere i tempi che furono, ogni istante della nostra vita ha una propria collocazione nel tempo.
Adesso mi pongo solo una domanda e credo sarebbe utile trovare una risposta per tutti noi: "Ma Taormina adesso .... che cos' è?"
Ernesto De Luna Presidente Associazione TaoClick