Il deputato nazionale del Nuovo Centrodestra, On. Vincenzo Garofalo, in merito al comunicato stampa dell'assessore al Commercio del Comune di Messina, Patrizia Panarello nel quale, relativamente all'incremento della tassa sull'occupazione suolo pubblico, l'assessore ha precisato che il ritardo nella modifica delle tariffe in vigore dal primo gennaio del 2012 sarebbe determinato “dall'inerzia del Consiglio Comunale che da mesi - scrive l'assessore - si attende approvi la delibera di modifica abbassando le tariffe” appare necessario che venga fatta chiarezza.
"Chiediamo all'amministrazione di conoscere il numero della delibera che sarebbe stata approvata in merito alla riduzione delle tariffe da parte della Giunta e, inoltre, la convocazione immediata di un tavolo al quale siano invitati a partecipare tutti i protagonisti in grado di svolgere un ruolo attivo nella soluzione della vicenda. Non si può pensare di affrontare un tema così delicato con frasi ad effetto e rimpalli di responsabilità ma occorre dare risposte. In gioco ci sono interessi di imprenditori, commercianti e giovani che rischiano il proprio capitale per crearsi un futuro e provare a muovere l'economia della città e non possono vivere in un clima di costante incertezza né possono essere condizionati, nella riuscita della propria impresa da interpretazioni, più o meno restrittive, date da questo o quel dirigente ai regolamenti che disciplinano la materia. Occorre serietà in questa vicenda e il rispetto dovuto a chi, per il pressappochismo o l'incapacità di coloro che stanno gestendo la vicenda, rischia di chiudere l'attività”.
In merito alle dichiarazioni dell’On. Garofalo, l’assessore Panarello, fa presente che "i fatti sono quelli già rappresentati, ovvero che nel dicembre 2011 il Consiglio comunale approva la proposta di delibera n. 97/c con la quale si modifica il Regolamento comunale per il rilascio delle concessioni per l’applicazione del canone di occupazione spazi ed aree pubbliche del 2001. Con quella delibera si stabiliscono i nuovi coefficienti riguardanti ad esempio le distese di sedie e tavoli, i dehors, i gazebo, le tende aggettanti. Moltiplicando tali coefficienti con la tariffa base e con i coefficienti relativi all’ubicazione delle attività commerciali si ottengono quegli aumenti in merito ai quali protestano oggi i commercianti chiamando peraltro ingiustamente in causa la giunta Accorinti. Da qui la necessaria 'chiarezza' che la classificazione dei coefficienti può essere aggiornata all’occorrenza solo con deliberazione del Consiglio comunale così come recita l’art. 19 del regolamento COSAP. Durante gli ultimi mesi la proposta di modifica richiesta dai commercianti e in particolare dalle associazioni di categoria è stata discussa dai consiglieri comunali, portata all’attenzione dei dirigenti, fatta propria dalla Presidenza del Consiglio e condivisa dalla sottoscritta; pertanto nessuna inerzia attribuita al Consiglio Comunale e nessun rimpallo di responsabilità. Atteso che le procedure burocratiche hanno effetti concreti sulla vita dei cittadini, solo la corretta informazione che questa Amministrazione si sforza sempre di fare con toni e modi sempre pacati, può creare quel clima di collaborazione necessario per affrontare questioni così 'delicate'. Del tutto fuori luogo dunque l’accusa di produrre frasi ad effetto, uno stile che non mi appartiene in alcun modo”.