"Volevamo ricordare a tutte le mamme di portare tanti giocattoli dei propri bambini (che non servono più, anche rotti) da lasciare davanti alla base NRTF. Per ricordare che qui, a Niscemi, in Sicilia esistono dei bambini che non sono diversi dai bambini americani. Sarebbe opportuno per chi può, che i giocattoli venissero portati domani in mattinata, per evitare di portarsi dietro il peso durante la manifestazione. Grazie!" - Così scrive nella pagina Facebook il Comitato Mamme No Muos prima di avviarsi al previsto corteo di oggi. E mentre le mamme alzano un simbolico muro di cartone con i giocattoli dei loro bambini "perché non si uccida anche il futuro degli innocenti", centinaia di bambini si rivolgono al Presidente degli Stati Uniti "Presidente Obama, tanto buono e sensibile. Vi scriviamo sperando che arrivi la nostra voce". C'è anche un'artista del luogo che ha disegnato sull'asfalto una bambina che esce da una grande buca con la bandiera "No Muos" in una mano mentre con l'altra taglia i fili delle antenne. Il corteo, che si sta svolgendo in un clima disteso grazie anche alla notizia diffusa ieri dal Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, si concluderà con un concerto musicale. Circa diecimila persone, provenienti da varie parti d'Italia, sono arrivate alla base dove sorgono le 41 antenne, presente anche l'assessore regionale al Territorio e Ambiente della Sicilia, Mariella Lo Bello la quale ha voluto chiarire che: "La revoca dell'autorizzazione dei lavori per il Muos di Niscemi per la verità stava nel programma del Presidente della Regione Rosario Crocetta, quindi non è una vittoria del M5S. Anche se stare in compagnia è sempre una cosa bella...". Ed ha aggiunto: "Adesso il ministero della Difesa dovrà esibire e seguire delle analisi sul Muos e decidere se le 41 antenne sistemate nella base sono un problema per la salute della gente. Abbiamo voluto la cabina di regia che monitori permanentemente ciò che accade qui".
Qui un reportage di Repubblica TV "Un business da 18 miliardi di dollari. Tre gigantesche antenne paraboliche installate a Niscemi, in una riserva naturale tutelata dall'Unione Europea, e i cui effetti inquinanti verranno a sommarsi ai 46 trasmettitori già funzionanti nell'area. Il Muos è un sofisticato sistema di comunicazione satellitare utilizzato dall'esercito Usa e Niscemi rappresenta la quarta e ultima stazione terrestre del progetto. Ma i campi elettromagnetici generati dalle 46 antenne preesistenti superano già il limite per le emissioni previsto dalle leggi italiane. I controlli dell'Arpas effettuati all'esterno della base hanno dato risultati controversi e le richieste alle autorità americane - che nel 2006 produssero una semplice autocertificazione - si sono più volte scontrate contro il muro di gomma del "segreto militare".