Malgrado gli eventi in città e provincia dal numero incalcolabile, per “Trimarchi. Il sogno di un cantautore”, tenutosi Domenica 29 Dicembre al Palacultura Antonello da Messina, si è raccolto un pubblico vasto, composito e certamente estasiato.
A dieci anni dalla sua scomparsa e a pochi giorni dal conferimento a Milazzo del Premio alla memoria ‘Terminal’, la città di Messina ha proposto un ambizioso omaggio a Salvatore Trimarchi e al suo importante universo di musica, poesia e ispirazione, in particolare per le giovani generazioni. In una sala gremita ed emozionata, si sono ripercorsi con toni sognanti e senza sbavature vita e percorso artistico del nostro Bob Dylan attraverso la narrazione dell'intenso Carmelo Galvagno su testo di Nino Galvagno. Attuando un perfetto intreccio di racconto e musica, teatro e note, l'originale recital, promosso dal Comune di Messina, ha fatto riecheggiare brani noti e meno noti ma tutti capisaldi del grande cantautore monfortese: da In fondo al viale, la canzone che nel 1969 fotografò un'intera generazione e scalò le classifiche portando in alto il nome di Messina attraverso l'indimenticabile interpretazione dei Gens, al brano-faro inciso per Ricordi, Siciliano (1977), a Non arrenderti mai, Cosa faccio adesso, Stasera ho una donna pure io, E se non torna il sole, Resta insieme a noi, la biografica Jo, E passa u tempu fino a Cussì, dove ancora una volta riecheggia, ma in siciliano e con accordi orientaleggianti, la Messina in cui abitò e operò da giovane.
Brani mirabilmente interpretati dai musicisti Giuseppe Sgrò, Peppe Russo, Giuseppe Nastasi, Stefano Sgrò, Pino Garufi e Natale Balducci, anche alla voce con Ivana Alicò, Mario Crisafulli e Guglielmo Galvagno.
Un grande spettacolo che ha saputo proporre con successo una scelta di brani certamente difficile, considerato il vasto repertorio dell’autore di Olga Karlatos, Gianni Davoli e Salvatore Ruisi, ma riuscita: è emerso con vivacità un Trimarchi che ha saputo confrontarsi con generi musicali diversi, affrontando al contempo temi esistenziali dal valore universale e argomenti anche scomodi con rara sensibilità e la giusta dose di ironia. Un artista profondamente libero che si è sempre portato avanti sul futuro, la cui eredità è un vero e proprio lascito-mondo, talmente sono numerose le moltitudini che contiene.
Non sono mancati il saluto di benvenuto dell’assessore agli spettacoli Massimo Finocchiaro e la partecipazione e il saluto finale di altri esponenti dell’amministrazione comunale di Messina, quali l’assessore Nino Carreri e il consigliere Raffaele Rinaldo. Presenti figure istituzionali della città metropolitana come il sindaco Merlino di Saponara, il sindaco Pinizzotto di Monforte San Giorgio, il vicesindaco di Venetico Mezzatesta, l'assessore Matteo De Marco di Villafranca e il consigliere comunale di Valdina Pirri.
Al termine dello spettacolo musicale è avvenuta la premiazione del Concorso di produzione poetica “In fondo al Viale”, un invito per gli studenti alla riscrittura personale delle parole della mitica In fondo al Viale. Sono stati premiati gli allievi delle classi terze dell’Istituto Comprensivo Stefano D’Arrigo di Venetico, sotto la guida delle docenti Maria Rita Antonuccio, Teresa Aricò e Teresa Venuto. Il terzo premio è stato assegnato ad Ester Santangelo con il testo “In fondo al male”, il secondo premio a Sofia Siracusa con la composizione “Senza te”, il primo premio a Caterina Culò con “In quella stanza”. Una menzione per Giulia Spadaro e il suo “Con te”. Premiati anche studenti dei Licei Archimede e Felice Bisazza di Messina. Pietro Cavallaro del Bisazza ha ricevuto una menzione speciale con “In fondo al mio Viale”; apprezzate anche le studentesse dell’Archimede seguite dalla professoressa Francesca Spadaro: Matilde Lembo, che ha ottenuto il terzo premio con il testo “Le mattinate”, e Vittoria Previti che con “C’erano giorni” ha ricevuto il secondo premio, mentre il primo premio è andato a Giulia Migliardi con la composizione “Nel crepuscolo sereno”.