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CATENO DE LUCA PADRE PADRONE DI MESSINA?

 

“Cateno De Luca vuole gestire Messina per interposta persona? Basile decida sempre per il bene della città”. A parlare Cristina Cannistrà, coordinatrice provinciale del MoVimento 5 Stelle di Messina e già consigliera comunale.

“Più che una ‘chiamata alle armi’, quella di Cateno De Luca sembra un' indebita intromissione nella vita amministrativa del Comune di Messina. L'eterno candidato, dopo aver abbandonato la città nel febbraio 2022 per candidarsi altrove, oggi rivendica il suo ruolo di padre padrone e cerca di dettare tempi e modi all’amministrazione comunale, visto che, a suo dire, non si sta impegnando abbastanza per Sud chiama Nord. Tutto ciò non riguarda certo la vita dell’Ente e l'interesse dei messinesi, ma serve solo e soltanto all'ex sindaco di Messina che, evidentemente, non accetta che il suo progetto politico si stia rovinando. Bene ha fatto il sindaco Federico Basile a evitare la provocazione del suo leader, dimostrando di essere indipendente nelle scelte e nei tempi, perché in nessun caso la città può permettersi di avere un sindaco che, invece di rispondere all'interesse comune, sia asservito agli interessi di un uomo o di un partito in perenne campagna elettorale e alle prese con i numerosi addii in Assemblea Regionale, così come in consiglio comunale", dichiara in una nota Cristina Cannistrà.

Di seguito uno stralcio del post di Cateno De Luca pubblicato su Facebook un giorno fa:

"La storia di Cateno De Luca detto Libertà! Io non mi sono mai dimenticato da dove sono partito e di quando l’acqua del torrente Fiumedinisi mi sembrava champagne. Tanti miei collaboratori e rappresentanti nelle istituzioni si sono dimenticati da dove siamo partiti e cosa facevano prima di conoscere Cateno De Luca, diciamo che si sono adagiati ed imborghesiti.

Ieri ne ho parlato con il mio Federico Basile Sindaco di Messina e siamo rimasti che oggi in nome e per conto mio sarà richiesta la consegna delle dimissioni di tutti i componenti delle partecipate e dei singoli assessori per aprire la fase già preannunciata da tempo di un naturale tagliando a due anni dall’ insediamento dell’Amministrazione del Sindaco Basile.

Ho già fatto sapere al coordinatore regionale di sud chiama nord Danilo Lo Giudice che non sono contento del suo operato e non condivido l’andamento della campagna elettorale ed il lassismo che ho registrato tra tante figure istituzionali che oggi esistono grazie all’azione di Cateno De Luca e di Sud chiama Nord.

Mi sono stancato di essere attorniato da amici ed amiche che ormai hanno assunto le sembianze dei parassiti che ti girano attorno quando tu sei presente ma quando giri le spalle ....

Chi deve andare via da Sud chiama Nord vada via ora così potrà vendersi i propri voti al miglior offerente. Chi ha ruoli istituzionali e non ha intenzione di mettersi la maglietta della Libertà e fare campagna elettorale se ne vada via ora perché sono stufo degli scodinzolamenti e degli sculettamenti per mettersi in mostra mentre chi lavora nei sottoscala o dietro le quinte non viene valorizzato o, peggio ancora,  mortificato e sbeffeggiato.

Io sono diventato Cateno De Luca senza tutti “mezzi uomini e mezze donne” e se ho sbagliato nel consentire loro questa trasformazione e deriva chiedo scusa a loro e chiedo scusa ai miei elettori.

L’8 e 9 giugno soprattutto in Sicilia voglio un voto libero e puro, il voto dei siciliani e siciliane che veramente mi amano e credono nella mia figura di liberatore della nostra terra da questa cappa politico mafiosa".


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