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NO ALLA CARNE ROSSA, SI AI GRILLI ESSICCATI. STRANO PAESE L'ITALIA!

Si è tenuta ieri al Coop Forum Center del Future Food District di Expo Milano 2015 la prima degustazione autorizzata di insetti in Italia. L’incontro, organizzato da Andrea Mascaretti, promotore e ideatore del progetto Edible insects e dalla Società Umanitaria, è stato l’occasione per riflettere sul cibo del futuro e sulla possibilità che gli insetti diventino un alimento comune anche in Occidente. I grilli sono arrivati in tavola dopo aver superato tutti i controlli e le analisi chimiche e microbiologiche della Asl, su indicazione del Ministero della Salute.



L’aspetto gourmet della degustazione di insetti è stato curato da Marco Ambrosino, chef del ristorante 28 posti di Milano. “Ho preparato una bruschetta con ricotta vaccina e olio extravergine, bacche di gelso e grilli essiccati - ha spiegato lo chef -. La particolarità è l’estrema croccantezza del grillo, la buona salinità e una leggera nota tostata. Consiglio il consumo degli insetti freschi per avere una sensazione gustativa ancora più significativa”. "Li vedrei bene anche su un gelato" ha detto, mostrandosi però scettico sul fatto che gli insetti possano prendere piede nella ristorazione italiana. Chi li ha assaggiati li descrive come "friabili, leggermente salati, con un sapore simile a quello delle noccioline tostate".

“In Italia non esiste ad oggi una legge che permetta il commercio e il consumo di insetti commestibili, quindi quello di oggi è un evento epocale - ha detto Maria Helena Polidoro, Direttore Generale della Società Umanitaria -. La Società Umanitaria è pronta a sostenere i giovani che siano interessati a questa sfida, mettendo a disposizione l’utilizzo di terreni di proprietà in Lombardia, nella campagna di Vailate, comune che diventerebbe così la sede dei primi laboratori pratici del progetto “Nutrire il Pianeta con nuove fonti sostenibili”. Ciò che siamo riusciti a ottenere rappresenta un grande passo avanti, anche in vista della discussione sui 'nuovi alimenti' che si aprirà mercoledì al Parlamento Europeo". 

I grilli offerti a Expo provengono da un allevamento belga. "A differenza del Belgio - ha sottolineato Andrea Mascaretti, ideatore e promotore del progetto Edible Insects e Presidente del Comitato Scientifico del Salone Internazionale della Ricerca Innovazione e Sicurezza Alimentare della Società Umanitaria - in Italia non è ancora possibile allevare insetti, né per l'alimentazione umana né per la preparazione di mangimi animali. Oggi siamo più di 7 miliardi e nel 2050 saremo più di 9 miliardi: sfamare tutti è la sfida di Expo Milano 2015 e la nostra. Nel futuro una parte della produzione industriale di proteine animali dovrà venire necessariamente dagli insetti, sia per gli esseri umani che per gli animali. Expo Milano 2015 è stata la nostra vetrina più importante e sarà il volano per continuare con ancora maggiore entusiasmo e convinzione il nostro progetto. E' una strada cui l'Italia non può sottrarsi. E' indubbio che gli insetti, così come le alghe e le meduse, sono gli alimenti del futuro. Come ricorda la Fao, costituiscono una fonte alimentare sostenibile ricca di proteine e amminoacidi, appartengono già alla dieta di oltre 2 miliardi di persone e rappresentano un ottimo sostituto delle farine di pesce e della soia nella produzione dei mangimi per animali". Una strada che sembra voler percorrere anche l'Unione Europea, in particolare dopo l'ultimo parere dell'Efsa - l'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare, che ha sede a Parma - che, stando ai dati disponibili e considerando gli insetti allevati con mangimi consentiti, non ha rilevato particolari rischi per la salute umana.

“Considerando le potenzialità degli insetti siamo convinti che sia opportuno e importante avviare un ragionamento concreto sulle possibili applicazioni in campo alimentare - ha detto Chiara Faenza, Responsabile Sostenibilità e Innovazione Valori di Coop Italia -. In particolare crediamo che, nell’immediato, l’utilizzo degli insetti possa costituire una risposta concreta per l’alimentazione animale. Per quanto riguarda l’alimentazione umana, non ci aspettiamo nel breve  periodo che questa tipologia di cibo possa avere un successo significativo in Italia, ma in una recente indagine Coop condotta da Doxa, i dati mostrano che la diffidenza verso i cibi a base di insetti sia meno diffusa di quanto ci si potesse attendere, in particolare nelle nuove generazioni”.




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