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PORTO DI TREMESTIERI: SARANNO COSTRUITE QUATTRO NUOVE INVASATURE


Si è tenuto questa mattina, a Palazzo Zanca di Messina, un tavolo tecnico tra il sindaco Renato Accorinti; il vicesindaco, Guido Signorino; l'assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola; il segretario generale, Antonio Le Donne; il deputato nazionale del Nuovo Centrodestra, Vincenzo Garofalo; il presidente dell'Autorità portuale di Messina, Antonino De Simone, insieme al segretario generale, Francesco Di Sarcina; il comandante della Capitaneria di Porto e dell'Autorità marittima dello Stretto, c.v. Nino Samiani.

L'incontro verteva sul tema dei 16 milioni di finanziamento previsti dal Comitato Interministeriale di Programmazione Economica per ricostruire il secondo approdo di Tremestieri, la cui operatività nel lato Sud garantirebbe l’assorbimento di tutto il traffico pesante in città.

“Sul secondo approdo di Tremestieri si gioca il futuro della città, non vorrei che dietro la lettera della Regione vi fosse l’intento di dirottare altrove i finanziamenti. Obiettivo di questa riunione, alla quale prenderà parte anche il Presidente dell’Autorità portuale De Simone, è di intervenire tempestivamente per fornire alla Regione le risposte alle domande poste e verificare, ciascuno secondo le proprie competenze, l’esistenza dei fondi messi a disposizione per la realizzazione dell’opera”, aveva affermato qualche giorno fa Enzo Garofalo che ha chiesto un incontro al sindaco Accorinti,  a conclusione del quale oggi è emerso che ognuno, secondo le proprie competenze, traccerà un percorso comune attraverso la costruzione di quattro nuove invasature da aggiungere alle due esistenti, per la realizzazione dell'opera relativa all'ampliamento del porto di Tremestieri con i fondi stanziati. 

Nel corso della riunione il segretario generale Le Donne ha illustrato ai presenti la nota inviata ieri, insieme al R.U.P., Francesco Di Sarcina, all'assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana, al medesimo dipartimento e al presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta.

“Facendo seguito alla nostra nota prot. n. 29541 del 06/02/2014, nel ribadire quanto già scritto, - si legge nel documento - si rappresenta quanto segue. In data 13 marzo 2014 la Nuova CO.ED.MAR. srl con nota prot. n. 72605 informava questa Amministrazione di aver presentato la documentazione necessaria all'istruttoria ministeriale per l'ottenimento sul proprio progetto definitivo del nullaosta ambientale (verifica di assoggettabilità alla VIA ex art. 20 del D.Lgs. 152/2006) così come prescritto dall'art. 14 del disciplinare di gara. Tale nota è stata inviata per tempo dal R.U.P. tramite posta elettronica a codesto Assessorato. Ad ogni buon fine si allega alla presente una copia della nota. La procedura di assoggettabilità attuata dall'impresa è stata previamente concordata con il Ministero dell'Ambiente nel corso di una riunione alla presenza del R.U.P. al fine di contenere i tempi procedurali, nella considerazione, ampiamente condivisa, che il progetto precedentemente aggiudicatario della gara (SIGENCO S.p.A.), simile a quello A.T.I. Nuova CO.ED.MAR. e C.C.C. per gli aspetti ambientali, aveva già ottenuto il giudizio di compatibilità ambientale dal Dicastero competente. Allo stato, il Ministero dell'Ambiente non ha ancora emanato alcun provvedimento al riguardo, ma i tempi della procedura sono ormai in fase conclusiva. Per quanto concerne la vicenda giudiziaria SIGENCO/COEDMAR, si precisa che, con determinazione n. 24 del 30/09/2013 (che si allega in copia) l'Amministrazione ha preso atto della sentenza n. 8597 del 18/10/2012 con la quale il T.A.R. Lazio ha disposto l'annullamento del contratto con la Sigenco S.p.A. ed ha aggiudicato la gara in via provvisoria alla seconda classificata A.T.I. Nuova CO.ED.MAR. e C.C.C. Per quanto concerne i tempi di esecuzione dell'opera, attesa l'impossibilità di quantificare i tempi necessari per definire l'iter della VIA e i successivi percorsi di approvazione del progetto fino alla stipula del contratto, dipendenti da circostanze solo in minima parte controllabili da questa Amministrazione, si riporta una attendibile stima dei tempi necessari alla messa in esercizio dell'opera dal momento della stipula del contratto fino ai collaudi finali, valutata sulla base delle dichiarazioni ufficiali rese dalla aggiudicataria in sede di gara: 75 gg per la redazione del progetto esecutivo, 45 gg per approvazione progetto esecutivo, 570 gg per esecuzione lavori, 180 gg per collaudi, 90 gg per messa in esercizio (prove di navigazione incluse), da cui si deduce un totale di circa 960 gg. dalla stipula del contratto. Infine si comunica che, allo stato attuale l'opera è curata direttamente dal Comune di Messina, coadiuvato dal R.U.P. nominato sin dall'inizio della procedura, e per rispettare la continuità richiesta dalle stesse ordinanze di Protezione Civile n. 93 del 13/06/2013 e n. 133 del 22.11.2013, nonché al fine di assicurare la massima efficienza delle singole fasi procedurali, l'Amministrazione ha deciso di avviare un chiarimento con la Protezione Civile. Tale chiarimento, già avviato per le vie informali, è finalizzato a comprendere meglio l'attuazione delle citate ordinanze alla luce delle circostanze specifiche che vedono la presenza dell'Autorità Portuale di Messina quale soggetto naturalmente preposto alla gestione dell'opera nonché prevalentemente finanziatore della stessa. A questo ultimo proposito, si ritiene indispensabile un pronunciamento definitivo della Regione Sicilia sul finanziamento a suo tempo concesso, tenuto conto che una qualsiasi interruzione del procedimento di che trattasi determinerebbe un notevole nocumento per la città di Messina e per la vivibilità e sicurezza delle sue strade. E' appena il caso di rammentare infatti che la O.P.C.M. n. 3633/07 fu concepita dal Governo col precipuo scopo di superare in via definitiva le criticità ambientali dovute all'intenso traffico veicolare dei tanti Tir che giornalmente transitano per le strade cittadine, talvolta mietendo vittime. Gli sforzi finora profusi per addivenire alla realizzazione dell'opera vanno pertanto finalizzati fino al naturale completamento dell'intero percorso, ed è proprio a tal fine che si chiede, con la presente, la massima collaborazione istituzionale da parte di codesto Assessorato”.



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