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"DIARIO DI UNA VECCHIA CHECCA" AL FELTRINELLI POINT MESSINA


Ficcante, vero, scandaloso, autoironico, drammatico, un libro che ricorda il famoso romanzo degli anni '80 scritto da Marina Ripa di Meana "I miei primi 40 anni" ma in versione omosessuale, questo è “Diario di una vecchia checca” (Minerva Edizioni) di Nino Spirlì, che sarà presentato al Feltrinelli Point Messina mercoledì 12 febbraio alle ore 18. Dialogheranno con l’autore, la conduttrice radiofonica Mariangela Donato e l’attore Liborio Natali. Durante la presentazione verranno fatte alcune letture dall’attrice Federica De Cola ed interverrà il regista Domenico Cucinotta. 

“Come nelle precedenti 35 ‘presentazioni’ del libro, dalle librerie alle aule consiliari, dalle chiese alle show-room, anche al Feltrinelli Point Messina penserò semplicemente a presentare un’opera che racconta una vita nella sua normalità. Spero - dice Spirlì - che, come nelle occasioni precedenti, i probabili lettori restino incuriositi dall’incontro e corrano a casa a leggere il mio libro”.

"Diario di una vecchia checca" è un vero e proprio caso editoriale. “Il segreto? E’ nell’insieme della proposta. Una affascinante copertina, la nobiltà del racconto, la credibilità dell’autore, la fortuna…”, chiosa l’autore. Autoironico anche nelle interviste, Spirlì racconta il libro nel retro di copertina. “E poi dicono che le perfide siamo noi checche. No, proprio non ci sto, ne abbiamo passate di cose tristi. Ne abbiamo ricevute di coltellate. Ne abbiamo versate di lacrime. Ne abbiamo subito di torti, e se oggi, come ieri, indossiamo camicie dai colori sgargianti, collane, bracciali ed anelli, sfoggiamo scialle e stole improponibili, ci zavorriamo con tonnellate di ori ed argenti, è solo perché sappiamo ridere di noi stesse, noi Le Vecchie Checche. Perché abbiamo imparato l’autoironia, dopo l’ironia, e prima della perfidia. E combattiamo, dal primo all’ultimo giorno della nostra esistenza. Contro la bugia, l’ipocrisia, la menzogna, contro il tradimento, perché non sappiamo mentire, non sappiamo tradire. Siamo solo cattive per nascita. E viviamo la nostra e della nostra cattiveria. Tanto cattiva da diventare una buona cattiveria”.

Nato a Taurianova (RC) nel 1961 ma romano d'adozione, Nino Spirlì inizia giovanissimo a recitare nelle rappresentazioni delle commedie e delle tragedie greche e latine. Nel 1990 è chiamato a Parigi dal Centre Dramatique National Theatre "Du Campagnol", dove ha tenuto interessanti seminari su Luca Goldoni e Luigi Pirandello. La collaborazione durerà fino al 1996. Li definisce gli anni più sensuali. Nel 1995 dirige in teatro "Ryoju - Il Fucile da Caccia" di Yasushi Inoue  - Tutte donne, per parlare d'amore e morte. Nel 1996 dirige in teatro "L'uomo dal fiore in bocca" di Luigi Pirandello - Unica versione autorizzata ad essere interpretata da sole donne. Il 27 settembre 1997 conosce Manuel Ferrarini. Nel 2000 crea il reality tv "La Fattoria" e ne cede i diritti a Rti. Firmerà la puntata pilota ma non il programma. Nel 2005 cede i diritti televisivi e cinematografici del racconto "La Capitanessa", che diventerà la fiction "Né con te, né senza di te" su Rai Uno, nell'autunno 2012. Dal 2001 a 2011 è Autore di "Forum" (Canale 5 e Rete 4).

Nella primavera del 2011, torna in scena con "PirandelloDrag", dialogo platonico ispirato a "La morte addosso" di Luigi Pirandello. Spirlì è vestito da Drag Queen, assieme ad Aldo Ferrara. Novembre 2011 è il mese di concepimento del "Diario di una Vecchia Checca". Spirlì si giudica: crudo, diretto, spregiudicato, tenace, sentimentale, passionale, tuttosessuale, espansivo ma - precisa - non perdona!

Info e contatti: cogliani.itam@gmail.com – tel. 329 8346593



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