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MOSTRA RE FONDAMENTA GALLERY ROMA

Si inaugura giovedì 14 settembre alle 19:00 negli spazi di Fondamenta a Roma la personale di RE Di chi sono gli occhi che guardano? a cura di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci. 



La mostra - organizzata dall’Associazione Culturale Siddharte - presenta 33 opere realizzate espressamente per Fondamenta; alcune di queste sono create con la particolare rielaborazione della pratica pittorica del reverse su vetro. RE ha sviluppato e personalizzato negli anni una tecnica unica, che le consente di usare agevolmente il vetro sul quale esprime il suo stile accumulando e mescolando materiali naturali, ma ovviamente al contrario - reverse appunto - di come si fa su una normale tela: il risultato è sorprendente anche perché i vetri utilizzati sono prevalentemente quelli di vecchi infissi dismessi. Recentemente, il suo reverse Puro creato con il vino, una vecchia finestra e la terra delle vigne della Tenuta di Ceppaiano è stato inserito nella collezione permanente della Fondazione Materia Prima la cui direzione artistica è di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci.

RE_Albero genealogico 2017
Di chi sono gli occhi che guardano? è la quarta personale di RE ed è la prima a Roma. Ospitata a Fondamenta dal 14 al 28 settembre, una delle particolarità della mostra risiede anche nella scelta del titolo: «Un punto di vista - spiega l'artista - assolutamente peculiare rispetto a quello del pubblico che usualmente osserva una mia opera. Nelle Finestre le persone rivolgono  lo sguardo soltanto a quello che è oltre, davanti. La curatrice della mostra, Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci, mi ha stupita in questo senso: ha sottolineato che oltre ad essere guardata è l'arte stessa a guardare, il concetto diviene dunque più intricato e profondo. Di chi sono gli occhi che guardano? Sono quelli del pubblico che guarda le mie finestre oppure sono proprio le finestre, a guardare il pubblico?» 

Da questa considerazione nasce anche l’installazione site specific ispirata al titolo della mostra e che caratterizza l’allestimento: un drappo dall’aspetto surreale realizzato con la tecnica del reverse per coinvolgere i visitatori in un doppio livello di osservazione: guardare ed essere guardati.

Scrive la curatrice Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci nel catalogo della mostra edito da Inside Art: “L’arte di RE ha duplice funzione e significato: guarda ed è guardata. Le sue finestre impregnate di pittura osservano il mondo come occhi silenziosi, i suoi elementi naturali e umani, e con il medesimo, religioso silenzio si lasciano guardare. La funzione della sua arte diviene triplice nel fare delle sue finestre i filtri della rispettiva e reciproca osservazione del mondo esterno, sensibile e tangibile, e del mondo interno, intimo, onirico ed immateriale. L’artista racconta pertanto la natura delle cose e dell’uomo, dipingendo i paesaggi astratti della terra e dell’anima. L'arte diviene al tempo stesso soggetto e oggetto, e perfino mezzo, proprio come gli occhi e gli occhiali del signor Palomar. A pochi è dato il privilegio di vedere oltre le cose, la matrice simbolista del lavoro di RE racchiude la verità che solo l'Artista come Vate può disvelare: proprio come Palomar RE possiede il dono di rendere lapalissiano perfino ciò che è intangibile.” 

Come sottolinea Guido Talarico nella presentazione del catalogo “la sua operazione artistica non è relegabile nel semplice atto creativo. Inizia molto prima. Inizia dal reperimento maniacale dei supporti su cui lasciare il segno del suo passaggio, questi “ruderi” di fascino antico, testimoni del passaggio del tempo e dell’Uomo. Una pratica che ho subito letto come una volontà di creare un ponte nella storia, un romantico tentativo di ridare voce e dignità a qualcosa che è stato. Un’azione di profondo impatto sociale e culturale”. 

Tra i reverse in mostra vanno segnalate le “piccole porzioni di realtà” come Sottobosco e Über e le opere Albero Genealogico e Formicaio ideate dopo l’installazione site specific Old Forsaken Ant Nest al Castello Rufo Ruffo di Scaletta Zanclea durante il Trasformatorio 2017.

NOTE BIOGRAFICHE

RE nasce a Milazzo (ME) nel 1985. 
Dopo il diploma all’Istituto d’Arte di Milazzo, nel 2011 si laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
Gli esordi sono caratterizzati da grandi dipinti su tela e dalla partecipazione a mostre collettive in Italia e all’estero. Successivamente prosegue la sua ricerca artistica prediligendo l’utilizzo di supporti e materiali non convenzionali; dal 2012 affina la tecnica del reverse, usata prevalentemente sui vetri di vecchi infissi dismessi. 
Nel 2013 - durante il Trasformatorio, First International Lab for Experimental and Site Specific Arts - crea l’installazione site specific Wunderkammer nella Cappella Palatina del Castello di Montalbano Elicona (ME) e nello stesso anno realizza Giù in fondo, installazione site specific in una delle celle dell’Ex Carcere di Rometta Superiore (ME). 
Dopo la mostra personale Livelli atmosferici di natura artificiale allestita nel 2014 all’ex Trony di Milazzo e curata dalla storica dell’arte Stefania Lanuzza, è invitata ad Artisti di Sicilia a cura di Vittorio Sgarbi al Castello Ursino di Catania, al Padiglione Italia di EXPO 2015 nella mostra Nutrimenti terrestri e alla collettiva Sol Levante - Terra del Sole allestita al Castello di Montesegale (PV). 
Nel novembre 2015 la sua mostra personale Prima del bianco è allestita al Teatro Vittorio Emanuele di Messina nell’ambito della rassegna d’arte contemporanea R-Esistenza d’Artista curata da Saverio Pugliatti. 
Nel marzo 2016, dopo la precedente partecipazione nel 2014, è nuovamente tra i finalisti del Premio Ricoh, esponendo il suo reverse su finestra Sibilla un giorno mi indicò le vie di casa nello Spazio Oberdan di Milano. 
Ad aprile 2016 espone nel Museo del Presente di Rende (CS) nella mostra personale Co-Existence(s) 2 in occasione dell’assegnazione del premio Galarte, XVIII ed.
A ottobre il reverse su finestra Poesia - Il velo di Iside è esposto nella cripta della Chiesa di San Giuseppe dei Teatini a Palermo dove è allestito il Padiglione delle Religioni Perdute in occasione della BIAS, Biennale Internazionale di Arte Contemporanea Sacra e delle Religioni dell’Umanità curata da Chiara Modica Donà delle Rose. 
Nell’aprile 2017, durante il Trasformatorio, Third International Lab for Experimental and Site Specific Arts, realizza le opere site specific Old Forsaken Ant Nest e Hidden Place nel Borgo e nel Castello di Scaletta Zanclea (ME).
Nell’ambito del progetto di riqualificazione di Maregrosso a Messina, progetta l’opera site specific Buongiorno Cavaliere! riportando alla luce un murales dell’artista outsider Giovanni Cammarata datato 1987.
A giugno 2017 è artista in residenza nella Tenuta di Ceppaiano (PI) dove realizza il reverse su finestra Puro che entra a far parte della collezione permanente della Fondazione Materia Prima sotto la direzione artistica di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci.
RE vive e lavora in Sicilia.


RE
Di chi sono gli occhi che guardano? 
a cura di Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci
Fondamenta Gallery 
Via Arnaldo Fraccaroli, 7 - Roma

14 – 28 settembre 2017 
Inaugurazione: giovedì 14 settembre ore 19:00

Orari mostra: lun - sab; ore 10:00 - 19:00
Ingresso libero

Organizzazione generale e allestimenti
Associazione Culturale Siddharte

Coordinamento
Giuseppe Morgana

Catalogo Edizioni Inside Art 
con testi di Guido Talarico e Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci

Referenze fotografiche
Gianmarco Vetrano


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