La nuova ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Sicilia già da ieri sera ha creato notevoli problemi. Nel messinese esondano torrenti che trascinano via numerose auto. Disagi anche a Palermo e Catania. Trombe d'aria a Caltanissetta e Licata. Alcuni cittadini lamentano il mancato allarme.
Sul litorale tirrenico messinese è esondato il torrente Mela all'altezza della foce. Le strade del quartiere Bastione di Milazzo sono state invase da un fiume di acqua e fango che ha trascinato via quello che ha incontrato, comprese numerose auto finite in mare. Alcune frazioni di Barcellona sono isolate a causa di una frana di vaste proporzioni e il ponte che collega Milazzo con Barcellona lato mare è stato danneggiato ed è stato chiuso. Situazione critica nelle zone di Migliardo, Calderà e Cicerata dove diverse famiglie sono bloccate nelle loro abitazioni perché il fango ha invaso case, garage e strade. A causa dell'esondazione del fiume Longano il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto ha comunicato che è stata chiusa al transito la litoranea Barcellona-Milazzo. Il sindaco Roberto Materia invita la popolazione a non utilizzare le strade limitrofe per non ostacolare la circolazione dei mezzi.
Si sono registrati altri danni nel resto della Sicilia. A Furci Siculo, provincia di Messina lato ionico, è esondato il torrente Pagliara: fango nel paese e difficoltà sulla statale 114, comunque ancora transitabile. Tetti scoperchiati a Licata, nell'Agrigentino, e barche spinte fuori dal porto in mare aperto. A Licata, intorno alle 7.45 una tromba d'aria ha colpito sia il centro che le periferie. La devastazione è durata cinque minuti lasciando dietro di sè una lunga scia di danni. Chiuse tutte le scuole della città. Numerosi edifici sono stati scoperchiati al Villaggio agricolo e al Villaggio dei fiori dove alcuni serbatoi per l'acqua sono caduti dai tetti. Tegole sulle auto posteggiate in strada anche in via Colombo e alberi abbattuti in via Principe di Napoli e sulla salita Santo Antonio dove la strada è bloccata.
Tromba d'aria anche a Caltanissetta che è stata sferzata dal vento a 60 chilometri orari facendo cadere alberi sulle macchine, spostando cassonetti e facendo precipitare da tetti e balconi i serbatoi per l'acqua. Chiuso lo svincolo dell'autostrada A19 in direzione Catania, dove il vento ha abbattuto un traliccio dell'Enel finito sul cavalcavia, rampa di uscita al casello. Il tutto pochi secondi prima del passaggio di un Fiorino, l'autista è rimasto illeso.
Danni anche a Palermo e provincia, con abitazioni allagate, alberi e cornicioni caduti, ponteggi divelti. Come quello in via Catania dove erano in corso lavori di manutenzione in un palazzo. Chi proviene da Palermo e deve raggiungere il capoluogo nisseno può quindi uscire ai caselli di Ponte Cinque Archi o Enna. La circolazione sulla A19 resta regolare. In città la situazione peggiore si registra nelle vie Libertà, Filippo Turati, Veneto e nei viali della Regione, Amedeo e Trieste. Sono dovuti correre al riparo anche gli ambulanti di Pian del Lago che avevano già sistemato le bancarelle per il tradizionale mercatino settimanale. Bloccata in entrambi i sensi di marcia la statale 626, dove un grosso eucalipto sul viadotto Imera si è piegato sfiorando alcune auto in transito. È quindi intervenuta la polizia stradale per bloccare la circolazione.
Tecnici dell’amministrazione e della protezione civile stanno cercando di risolvere l’emergenza. Oggi l’amministrazione non ha dato l’allerta per il maltempo e molti cittadini in strada hanno avuto problemi perchè colti di sorpresa anche perchè l’acqua ha bloccato le portiere delle auto ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. L'ultimo bollettino della protezione civile regionale, su cui i Comuni basano le proprie decisioni in caso di maltempo, parlava di livello di preallarme (colore arancione) per il versante tirrenico, la zona Nord occidentale e sud occidentale dell'Isola, così come quella centro meridionale. Per il resto della Sicilia è stata diramato livello di attenzione (colore giallo).