Inizia bene la nuova stagione di "Atto Unico" a Messina. Platea nutrita ieri sera al Teatro Annibale Maria di Francia per lo spettacolo inaugurale e applausi a scena aperta per "Asini Tutti". Domenica il debutto di “Ratpus”.
Volutamente in linea con “ProTesto”, spettacolo inaugurale della stagione scorsa, “Asini Tutti”, teatro-canzone che s’incontra a metà del cammino con la grande storia, ha inaugurato “Atto Unico. Vite di Scena, Scene di Vita” 2014-2015 non a caso il giorno del 25° anniversario della caduta del Muro di Berlino. E l’immagine del Muro torna sul palco, con quella moltitudine di “Asini” che lo scavalcano e lo spezzettano un quarto di secolo fa ma anche con la suggestione fotografica dell’oggi, i finti lampioni le cui luci volano insieme lungo tutti i chilometri del tracciato che divise Occidente e Oriente.
A legare una storia sintetica del Novecento sono episodi più o meno conosciuti e personaggi che vanno dai ragazzi della Rosa Bianca a Rosa Parks, da Toscanini a Oriana Fallaci, da JFK all’11 settembre. Musica e reading si inseguono, per le voci recitanti di Oreste de Pasquale e Loredana Bruno, la voce narrante e soprattutto il canto di Vincenzo Quadarella, ideatore dello spettacolo, e la musica dell’ensemble che Quadarella alla chitarra forma insieme con Filippo La Marca, pianoforte, e Daniele Testa, violino. Alle parole parlate si mixano bene le parole cantate di Quadarella, i suoi brani - “Il drago”, “Il corvo” e “Vuoto” - si fanno apprezzare non meno di quelli di Battiato e De Andrè, arrangiati in nuova veste ma pur sempre capaci di stanare la voglia di cantare del pubblico. Pubblico, peraltro, che accorre numeroso, sia nella pomeridiana che nella serale.
Comincia bene, questa nuova stagione di “Atto Unico” firmata da QuasiAnonimaProduzioni e diretta da Auretta Sterrantino. Comincia con gli applausi a scena aperta degli spettatori, con la platea decisamente affollata, con la scenografia di Valeria Mendolia che, tra panchina e corpi illuminanti e una grande luna che si protende dallo sfondo, arreda il palcoscenico come fosse una strada. Comincia con una idea di messinscena, alla quale collabora la stessa Sterrantino. Si strizza l’occhio a Gaber ma non lo si canta, lo si interpreta come fosse poesia, e si stempera la tradizione del teatro-canzone da svolgere “in solitario” dando spazio e voce ad un cast vero e proprio. E se si battono le mani per tutti gli interventi musicali, altrettanto si applaudono Loredana Bruno, soprattutto per la sua interpretazione di un brano de “La rabbia e l’orgoglio”, e Oreste de Pasquale, impegnato anche come cantante nella rivisitazione delle “Cupe vampe” dei C.S.I.
Gli "Asini" sono coloro "che si sono ostinati nel seguire degli imperativi morali/etici/politici 'categorici', fino al punto da rischiare o perdere la vita o giocarsi la carriera. - dice Auretta Sterrantino - Persone che con le loro azioni, a volte 'piccole', sono riuscite a cambiare in modo significativo il corso della storia. Persone che, come animali da soma, hanno pazientemente saputo portare il carico di sofferenze e dolori che solo la coerenza e la determinazione sanno comportare, soprattutto in aria di dissenso. Questo spettacolo, per cui è stato meraviglioso lavorare, è stato messo in scena da artisti che stanno crescendo nel solco di una speciale 'asinità'. 'Asinelli' meravigliosi, artisti in continua evoluzione, che con le loro voci, i loro sguardi la loro musica hanno saputo emozionare il pubblico.
Non posso non ringraziare Vincenzo Quadarella, Asino in testa, - prosegue la Sterrantino - che ha ideato il progetto e ha avuto la forza di portarlo in scena e coltivarlo per un anno intero, curandolo e innaffiandolo come solo con le cose che si amano si fa. La sua capacità di raccontare la storia con garbo e semplicità ha catturato il pubblico mentre la sua voce e le sue canzoni lo hanno stregato, letteralmente. Al suo fianco due membri della sua band il pianista Filippo La Marca e il violinista Daniele Testa. Due anime sensibili che la musica e l'asinità ce l'hanno proprio nel sangue. Con il loro gusto e la loro capacità di interpretare Vincenzo e le sue proposte hanno saputo riproporre degli arrangiamenti meravigliosi di alcune delle canzoni più note della musica italiana. Cupe Vampe (CSI), Bandiera Bianca e Uccelli (Battiato), Preghiera in gennaio e '800 (De Andrè), Questo Paese (Silvestri) al fianco dei tre inediti di Vincenzo (alla chitarra oltre che voce): Il corvo, Il drago e Vuoto. Asini è iniziato così... musicisti e voce narrante.
Ma adesso - continua - si è proposto al pubblico in una veste nuova che arricchisce parte musicale e voce narrante con delle voci recitanti: Oreste De Pasquale (che ha prestato anche la sua voce al canto) e Loredana Bruno. Un valore aggiunto. La loro capacità interpretativa, intensa e spiccata, è emersa con forza. Li abbiamo sentiti passare da Primo Levi a i ragazzi della Rosa Bianca, da Toscanini a Goebbels. Magistrale la loro interpretazione di Oriana Fallaci e Tiziano Terzani. Hanno dato molto a questo spettacolo, grazie alla loro bravura e alla loro intelligenza. Vederli tutti insieme, affiatati, pronti a ironizzare in scena, improvvisando, giocare sui passaggi della scaletta, insomma vederli 'fare squadra' è una grande soddisfazione. Perché quando è chiaro che si sta costruendo qualcosa in più che uno spettacolo, allora capisci che stai andando nella direzione giusta. Si è formata una squadra magnifica di estrema capacità interpretativa e sensibilità. Forti, tutti e 5. Hanno vissuto una strada ideale che si stagliava in prospettiva verso la luna, verso il futuro, lungo il solco del passato che non si può dimenticare per poter incidere davvero sul presente. Bravi, bravi tutti. Brava Valeria Mendolia che ha realizzato costumi e scene insieme all'aiuto scenografo Felice De Pasquale, brava Martina Charlotte Morabito che ha saputo come sempre contribuire in modo deciso ed efficace. Grazie al nostro preziosissimo ufficio stampa, che poi è per noi molto più di questo, Itam, nelle persone di Iria Cogliani, Alessia Cotroneo e Giuseppe D'Avella.
Grazie a chi ci ha sostenuto, - conclude Auretta Sterrantino - a tutti quelli che hanno abbracciato la rassegna, il suo debutto e questo spettacolo. Grazie a chi sceglie di essere un Asino, a chi sceglierà di seguirci in questo cammino tortuoso. Grazie a chi sta imparando a conoscerci e ci fa sentire che vale proprio la pena stringere i denti ed andare avanti. Noi ci siamo. E in ogni caso andiamo avanti".
Con la sua mistura di spartiti e letture e il suo richiamo agli “eroi non eroi”del nostro tempo, “Asini Tutti” getta più di una corda tesa verso il secondo appuntamento di “Atto Unico” 2014-2015: “Ratpus”, storia minimale dell’oggi, tratta da un racconto del catanese Massimo Maugeri, che debutterà con la riduzione, l’adattamento e la regia di Manuel Giliberti, l’interpretazione di Carmelinda Gentile e le musiche originali firmate ed eseguite dal vivo da Antonio Di Pofi. L’appuntamento è per domenica 23 novembre, nell’ex Chiesa di S. Maria Alemanna, sempre in doppia replica, ore 18 e ore 21.