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LA BUONA TAVOLA DI MEDITERRANEA E LE TERRE DEL GATTOPARDO ALL'EXPO DI MILANO

Un pomeriggio all'insegna della cultura enogastronomica quello trascorso ieri al Ristorante&WineBar "L'Ossidiana" di Messina insieme agli autori Vittoria Arena e Giovanni Scacciaferro.



Nel corso della presentazione del libro edito da Samperi "La buona tavola di Mediterranea", l'arch. Nino Principato cultore di Storia Patria, ci ha regalato una Lectio Magistralis sulle origini della cucina mediterranea e, in particolare, delle abitudini culinarie dei siciliani influenzate dalle varie dominazioni, da quella arabo-normanna a quella spagnola, che hanno arricchito di profumi, sapori e spezie le tavole degli isolani e non solo. 

Perchè queste buone e sane abitudini alimentari si sono diffuse, è proprio il caso di dirlo, a macchia d'olio, preferibilmente extravergine, in tutta Italia e nel Mondo. Al punto che l'Unesco nel 2010 ha dichiarato Patrimonio Immateriale dell’Umanità la nostra Dieta Mediterranea (dal greco diaita o stile di vita) per il suo meraviglioso ed equilibrato esempio di contaminazione naturale e culturale che la rende eccellenza mondiale. Uno stile di vita che si fonda, soprattutto, nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e che ha dato luogo ad un notevole corpus di conoscenze, tradizioni e pratiche dei mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura nelle comunità del Mediterraneo. 

Un modello nutrizionale, approvato anche da medici dietologi, costituito dal consumo di alimenti come il già citato olio di oliva extravergine piuttosto che il burro, molte verdure e frutta fresca e secca, come le mandorle e le noci. Una dieta dalla quale è quasi, se non del tutto, bandita la carne rossa. Mentre sono ammessi i cereali, la pasta, poco formaggio, pochi fritti e poco pesce, preferibilmente quello azzurro e il pesce spada che, come ha giustamente sottolineato l'arch. Principato, non viene pescato ma "cacciato" nelle acque dello Stretto di Messina.


A conclusione della presentazione, una degustazione di ottimi piatti preparati dallo chef Salvatore Ficarra del Ristorante "L'Ossidiana" ha deliziato il palato dei presenti. Il tutto accompagnato dall'eccellente vino de Le Terre del Gattopardo prodotto dal co-autore del libro Giovanni Scacciaferro che porterà "La buona tavola di Mediterranea" all'Expo di Milano. Una produzione che tutela l'ambiente per mantenere intatti i valori di prodotti tipicamente mediterranei, salutistici e ricchi di qualità. 

L'Azienda, infatti, segue il ciclo di vita delle piante passo dopo passo, eseguendo la raccolta ancora con metodi tradizionali. E anche in tutte le fasi successive, fino all’imbottigliamento, presta una particolare attenzione ai frutti dell’ulivo e delle viti, per preservarne intatte le caratteristiche. Le Terre del Gattopardo contano oggi 350 ettari tra uliveti e vigneti che si estendono nella parte occidentale della Sicilia, in un territorio collinare esposto al sole nelle migliori ore del giorno per una produzione di altissima qualità.


L'incontro è stato organizzato dalla responsabile dell'Associazione Culturale Kafka e co-autrice del libro "La buona tavola di Mediterranea", Vittoria Arena e moderato da Cristina D'Arrigo. Madrina dell'evento la presidente dell'Associazione Culturale Internazionale VerbulandiamArt, Regina Resta che si occupa di divulgare il patrimonio artistico attraverso la promozione di iniziative culturali.


Il progetto grafico, il layout di impaginazione e la grafica di copertina sono state curate da Salvatore Forestieri. I disegni sono dell'apprezzato pittore messinese Guglielmo Bambino, noto anche come Gui. 


Antonella Di Pietro


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