Si terrà venerdì 18 ottobre alle ore 17:30, presso la Sala Lettura della Biblioteca Regionale Universitaria di Messina, la presentazione del testo “L’indagine Camiola”, di Amedeo Finocchiaro, Città del Sole Edizioni 2023.
L’evento si aprirà con i Saluti Istituzionali della Direttrice, Avv. Tommasa Siragusa, che, a seguire, formulerà l’introduzione del volume e fungerà, poi, da Moderatrice. Sarà Relatrice la Prof.ssa Carmelita Paradiso, già Docente di Letteratura italiana e latina. All’iniziativa culturale prenderanno parte l’Autore e un Delegato dell’Editore, Dott. Franco Arcidiacono.
Nella meritoria riscrittura al femminile della Storia, per coglierne figure di alto valore e forza incisiva, attraverso cronache in cui la donna non rappresenti ammaliante bellezza fisica “tout court”, ma assurga al ruolo di protagonista carismatica degli accadimenti, si inserisce a pieno titolo Camiola Turinga. La nobildonna è realmente vissuta nella Messina del Trecento, travagliata dalle epocali vicissitudini che coinvolgevano la Sicilia tutta. La sua figura si staglia per forza e veemenza tra le pagine storiche dell’epoca per aver, cioè, “osato l’inosabile”. Camiola, vedova e benestante, venne a conoscenza che Orlando Aragona, figlio naturale del re Federico III, era prigioniero a Lipari, dopo esser stato sconfitto in battaglia alle Isole Eolie, e che nessun riscatto sarebbe stato pagato per la sua liberazione, per fedeltà alla corona, di propria iniziativa, si accordò con le parti in contesa e pagò per l’affrancamento del giovane nobile, ponendo come unica fondamentale condizione quella di esser da lui presa in sposa. Una volta liberato, però, Orlando ricusò quel matrimonio, ritenendo la benefattrice inferiore al proprio rango. In quel frangente Camiola, armata di tutta la sua determinazione, e per nulla disorientata, lo accusò davanti alla legge, e ottenne giustizia. A questo punto la vicenda si infiamma…
Camiola, ottenuto il riconoscimento della legittimità delle nozze, rifiutò di averlo in sposo, accusandolo pubblicamente di essere stato ingrato, mancante di fede e indegno del sangue aragonese. Aggiunse, infine, maggior onta donandogli comunque il prezzo pattuito per la liberazione. La protagonista si palesa in guisa di esemplare femminista “ante-litteram”, a cui guardare per tenere alta l’asticella del valore femminile, tante volte rimosso sotto la coltre dell’oblio, o ridimensionato e soffocato da false opinioni e malevoli pregiudizi.
“Camiola vedova donna per honestà di corpo, per costumi, per magnificenza, et lodevole pudicitia illustre, di patria senese fu figliuola di Lorenzo di Torìgo huomo d’arme. Fece la vita sua appresso Meβina antichiβima città di Sicilia non meno lodevole, che famosa con il padre, la madre, et cõ l’unico marito mentre uissero, nel tempo che Federigo era Re dell’Isola.”
Così la descrive il “Certaldese” Giovanni Boccaccio nella raccolta di vite di donne illustri, il “De mulieribus claris”, che include profili di figure femminili mitologiche, bibliche e storicamente esistite (composta nel 1361 e rimaneggiata fino al 1363), e che qui si riporta volgarizzata dal letterato e poligrafo italiano Giuseppe Betussi, vissuto nel ‘500. Il testo, pregiata Cinquecentina, è custodito nei Fondi Antichi della Biblioteca Regionale (Cinq. A 222), al pari di tanti altri preziosissimi volumi che ne narrano la vicenda, quali e, solo a titolo esemplificativo, “Gli Annali della Città di Messina” di Caio Domenico Gallo.
I fatti sono altresì riportati in testi sulla storia di Messina collocati nel settore del Libro Moderno, quali “Francescanesimo e cultura (secc. XIII – XVI): Atti del convegno internazionale di studio nell’ottavo centenario della nascita di San Francesco d’Assisi” del 1982(Sez. Sic. B 1139) e “Donne a Messina: storia delle donne come storia della città”, a cura di Michela D’Angelo e Giovanni Molonia. (MC H 1465).
Lo studioso Amedeo Finocchiaro ha attinto per la stesura della Sua opera anche alla notevole e pregiata documentazione d’Istituto, alla ricerca di una nuova chiave di lettura di questo evento storico. Egli ci guiderà sulle tracce della protagonista, sotto le spoglie del suo “alter ego”, il giovane barone Manfredi Alagona, nella Sicilia dei tempi in trattazione e, in particolare, nella Messina del Medioevo, vent’anni dopo il “fattaccio” che aveva connotato di slealtà il conte Orlando, frattanto ucciso in una imboscata dei baroni ribelli.
L’opera letteraria è giustamente definita nella sottointitolazione “Romanzo storico siciliano” (e di inchiesta), non solamente perché le vicende sono ambientate in Sicilia, ma anche perché, nel dar vita alle pagine, l’Autore ha voluto riportare citazioni tratte integralmente dai documenti originali e, ancora, per l’alternanza dell’uso della lingua italiana e del volgare siciliano che dà allo “script” una peculiare coloritura e immediatezza.
In copertina, il sigillo della Chiesa di Santa Maria Annunciata di Basicò (XIV sec.) per i suoi rimandi alla (comunque) incerta identità successiva di Camiola, quale suor Grazia. E nella quarta di copertina arricchisce il testo la raffigurazione di un documento cartografico: una mappa di R. Baeli che rappresenta la Sicilia del Trecento, ricostruita sulla base di criteri orografici e geografici dell’epoca.
L’iniziativa culturale verrà impreziosita dall’esposizione della pregiata Cinquecentina riferita al testo “De mulieribus claris” di Giovanni Boccaccio, volgarizzato dal letterato e poligrafo italiano Giuseppe Betussi, ove Camiola viene allocata tra le 106 donne illustri prescelte dal “Certaldese” per la composizione del volume, e da altri testi tematici, ricadenti nei Fondi Antichi e nel Libro Moderno.
Breve Curriculum dell’Autore:
Amedeo Finocchiaro (1952) di Messina. Ha conseguito la laurea in Filosofia, è un ricercatore indipendente principalmente dedito alla storia patria ed alle tematiche siciliane. Ha pubblicato nel 2012 per le Ed. Multigraf la monografia “Antonio Canepa”, politico siciliano indipendentista e rivoluzionario durante il Ventennio e il II conflitto mondiale. Affronta per la prima volta il romanzo storico, conducendo un’inchiesta che rilegge in chiave anticonvenzionale una storia autentica del Medioevo messinese.