Il
Coordinamento Contro la Violenza e Contro il Femminicidio, “ShamOfficine”, è un’associazione il cui nucleo promotore è formato da donne accomunate da diverse esperienze in campo politico, culturale, istituzionale, professionale con la volontà di intervenire, fattivamente, per contrastare il crescente fenomeno della violenza che sovente sfocia nel femminicidio. Il nome sintetizza i valori che caratterizzano la loro iniziativa. Si sono denominate
Coordinamento perché vogliono costruire legami con tante altre realtà e perché associamo donne che rappresentano realtà territoriali specifiche, dal Nord al Sud del Paese. Grazie all’impegno di tante, le esperienze in campo sul territorio nazionale sono cresciute in questi anni nonostante i troppi silenzi e la cronica assenza di risorse e di luoghi.
Shamo significa
“il rinnovo della vita” e ha dato il nome ad un’antica festa egizia, la più antica festa del mondo considerato che le prime tracce risalgono a 4700 anni or sono, legata a celebrare la rinascita, la fioritura, l’inizio di una nuova stagione del raccolto. L'Associazione intende mettere insieme la discussione, la denuncia con l’operatività per aiutare concretamente le persone in difficoltà. In questo senso fanno tesoro di un tratto peculiare delle donne e della miglior storia dei movimenti sul territorio. Il
“rinnovo della vita” è un obiettivo per il quale val la pena di operare.
Officina coniuga l’idea di laboratorio inteso come luogo dove si elabora, si discute e si cresce insieme, con l’idea di un luogo dove si apprende, anche trasferendo competenze, un lavoro come base primaria dell’indipendenza e della libertà di ogni donna. Scegliamo di fare i conti con la concretezza che vuole mettere in campo tante “piccole azioni” per cambiare i dati di realtà. Officina è un’idea ed è un luogo, afferma la scelta di stare insieme, del lavoro come identità, ma rivendica anche luoghi fisici che troppo spesso miopi politiche non rendono disponibili.
Il loro scopo è quello di promuovere incontri, iniziative, interventi e promozione di mobilitazioni non solo per contrastare la violenza ed il femminicidio, offrendo supporti, aiuti e luoghi, ma, in particolare, per contribuire a rimuovere le cause culturali, economiche, sociali che spesso sono alla base di queste gravissime degenerazioni. Realizzare conferenze, incontri e seminari rivolti agli operatori dei servizi socio-sanitari, alle forze dell’ordine, agli studenti e agli insegnanti delle scuole, volti alla prevenzione della violenza di genere, di ogni altra forma di prevaricazione tra pari, all’educazione alla legalità. Stabilire relazioni con le Scuole e le Università. Dare vita a puntuali attività di raccordo con Movimenti ed Associazioni impegnate - a partire dal territorio – sul versante della difesa dei diritti, in particolare delle donne. Condividere Protocolli di intesa con Enti pubblici ed assistenziali per contribuire a promuovere il miglioramento della qualità di vita delle donne e dei minori che vivono condizioni di maltrattamento, violenza, emarginazione, degrado sociale, nonché di isolamento personale e culturale. Il Coordinamento
“ShamOfficine” ha come punto rilevante della propria attività la costruzione, su un bene confiscato alla mafia, di un villaggio con fattoria sociale per accogliere donne in difficoltà, e sta cercando, con il contributo delle amministrazioni locali, di individuare un edificio o più edifici utili a questa finalità.
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Dolores Dessi e Maria Celeste Celi |
E’ desiderio condiviso di
“ShamOfficine” favorire l’amalgama delle forze che provengono dalle associazioni, dai centri anti violenza e da tutte quelle realtà grandi e piccole che sul territorio nazionale si adoperano per il contrasto alla violenza. Ed è altresì utile specificare che tale associazione non intende affatto defraudare campi di azione alle singole realtà che cooperano, piuttosto valorizzare gli sforzi che ciascuno fa in merito delle proprie competenze. E’ nota quanto poca cosa siano le risorse che lo Stato mette a disposizione di specifiche strutture che prevedono il sostegno, il recupero e l’accoglienza di donne la cui vita è minacciata da continue molestie o segnata da profonde violenze così come palese è la condizione di queste stesse strutture che, sovente, si ritrovano a fatica a far fronte ad una miriade di necessità. Ebbene, ciò che
“ShamOfficine” si prefigge è anche una valorizzazione di quelle strutture la cui funzione è fondamentale. E’ un progetto certamente ambizioso quello di costruzione del villaggio sociale e l’associazione è ben consapevole delle difficoltà relative alla sua realizzazione, così come della necessità di coinvolgere le Istituzioni sia a livello territoriale che nazionale.
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Amalia Zampaglione |
In riferimento a questa esigenza appena rappresentata,
“ShamOfficine” non trascura - anzi considera centrale l’approccio politico che può galvanizzare le volontà e l’impegno e costituire un ulteriore input per la riuscita del progetto che richiede l’aiuto ed il coinvolgimento di Comuni che promuovano interventi a favore delle donne vittime di violenza attraverso forme di collaborazione e procedure congiunte, tra gli aderenti al progetto, per migliorare e rendere maggiormente omogenee le fasi di accoglienza, assistenza, sostegno e protezione delle donne vittime di violenza, sviluppare forme e strategie di prevenzione, sostenere le azioni di contrasto e repressione attuate dalle istituzioni competenti in materia.
Insieme all'assessore alle Pari Opportunità del Comune di Messina,
Patrizia Panarello erano presenti alla conferenza stampa
Maria Celeste Celi del Cirs di Messina, il Presidente dell’Associazione “ShamOfficine”,
Amalia Zampaglione e i componenti del direttivo
Dolores Dessì e
Maria Giovanna Curcio.
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Patrizia Panarello |