Proseguono gli spettacoli del cartellone di Nike Teatro, la rassegna organizzata dal Parco Archeologico di Naxos Taormina, che ha la direzio...
Proseguono gli spettacoli del cartellone di Nike Teatro, la rassegna organizzata dal Parco Archeologico di Naxos Taormina, che ha la direzione culturale di Orazio Micali e la direzione artistica di Simona Celi. Nel prossimo appuntamento spazio alla danza contemporanea. In scena insieme ai musicisti i sette danzatori della Compagnia Zappalà Danza, tutti uomini, che interpretano con vigore e arroganza una Sicilia senza confini, dove la tradizione e il moderno si incontrano, si incrociano, si fondono.
Venerdì 22 agosto alle 22.00 andrà in scena la Compagnia Zappalà con lo spettacolo iconico Instrument Jam, che va ad aggregare gli strumenti del progetto Instruments di Roberto Zappalà (il marranzano/scacciapensieri, l’hang, i tamburi) alla soglia delle 100 rappresentazioni di Instrument 1, lo spettacolo della compagnia che ha maggiormente circuitato nel mondo e che, in 17 anni, è sempre stato mantenuto vivo in repertorio. Ed è sull’impianto coreografico di Instrument 1 che si sviluppa Instrument Jam. Amplificare e arricchire la partitura musicale della creazione non può che influire sulla partitura coreografica, che pur non discostandosi sostanzialmente da quella originale si arricchisce e si “amplifica” a sua volta. Gli echi musicali dei nuovi strumenti si riverberano sulla danza creando nuove suggestioni e risonanze.
Con Instrument 1 Roberto Zappalà ha anche avviato re – mapping sicily, un percorso intrapreso dal coreografo al fine di rileggere la Sicilia attraverso il suo linguaggio scenico. Ogni viaggio degno di questo nome è legato ad una mappa; che si segua prima della partenza o che si disegni al ritorno, la mappa è sempre un viaggio. Si può viaggiare anche attraverso i concetti, i luoghi comuni, gli stereotipi, le credenze, le abitudini di un luogo le cui mappe sono logorate per il troppo uso ed è urgente approntarne di nuove.
Borges insegna che la mappa non è il territorio, a maggior ragione se il territorio in questione è la Sicilia, perché, Bufalino docet, la Sicilia non esiste, ci sono cento Sicilie e ognuna avrebbe bisogno di altrettante interpretazioni. Per interpretare servono gli strumenti e lo spettacolo si fa carico, nel senso letterale e metaforico, di tre di questi, due tipici della tradizione siciliana, il marranzano e il tamburo a cornice, e un terzo esterno a questa tradizione e anche moderno essendo stato inventato nel 2000, l’hang, per farne appunto strumenti d’interpretazione, per aprire strade e percorsi che la danza ci propone in maniera dolce e oscura.
Ogni strumento è anche una protesi, e le protesi marranzano, tamburo, hang, servono a pescare nel “mare” Sicilia e a trovare interpretazioni, narrazioni, pensieri. Un altro nome popolare di uno di questi strumenti, il marranzano è scacciapensieri, contrariamente alla danza dello spettacolo che ha l’ambizione alta, com’è giusto che sia, non di scacciarli, ma di farli venire. In scena anche, il virtuoso di marranzani Puccio Castrogiovanni e Salvo Farruggio all’hang e alle percussioni, per sonorità e ritmi travolgenti che accompagnano una danza fisica, potente, viscerale.
Instrument Jam
regia e coreografia Roberto Zappalà
musica originale (live) Puccio Castrogiovanni
danzatori e collaborazione Adriano Coletta, Roberto Provenzano, Dario Rigaglia,
Antoine Roux-Briffaud, Fernando Roldan Ferrer, Salvatore Romania, Damiano Scavo
ai marranzani (scacciapensieri) Puccio Castrogiovanni
percussioni e hang Salvo Farruggio
testi di Nello Calabrò / luci, scene e costumi Roberto Zappalà
Biglietti disponibili su Ticketone.it
Prezzi:
platea 20€, tribuna 15€
Nessun commento