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A PARIGI LA MOSTRA DELL'ARTISTA MICHELE D’AVENIA


L’arte nasce dall’assenza, dal silenzio, dal vuoto, talvolta invece è la pienezza che la genera, il caos che la alimenta; spesso tende all’armonia, all’assoluto, alla perfezione, respira i tempi moderni, anelando all’atemporalità, ma ovunque si generi e qualsiasi sia la sua culla, non nasce mai per rimanere dov’è stata generata, nasce per attraversare gli occhi della gente di tutto il mondo, per comunicare con loro, al di là delle culture e delle politiche. 

E’ così che le opere dell’artista messinese Michele D’Avenia, lasciano l’amata terra siciliana dove nascono, per approdare nel cuore della Francia. La mostra d'arte è stata inaugurata a Parigi lo scorso 15 marzo nella prestigiosa Galleria Espace Art et Libertè. D’Avenia eredita e porta avanti, innovando e ricercando,  l’arte dei grandi maestri del passato.

Una mostra internazionale che mette in luce 19 artisti, provenienti da tutto il mondo accomunati da un’altissima qualità pittorica e scultoria, seppur estremamente diversi nell’uso della tecnica, e dall’appartenenza allo Still Life, stile di raffigurazione nel quale ritroviamo le loro opere. 

D’Avenia, che eredita e porta avanti, innovando e ricercando,  l’arte dei grandi maestri del passato, è l’unico a rappresentare il nostro Paese. L'artista espone 5 dipinti ad olio che, durante l’evento vengono presentati ed esaltati dal sindaco di Charenton, Hervè Gicquel e dall'assessore alla cultura Delphine Herbert. 

"E tutto viene in luce, prima o poi..." olio su tela  
La pittura di Michele D’Avenia viene poi esaltata dalla critica come arte che tende ad “armonia e perfezione, in una dialettica tra realismo e classicismo”; la stessa critica francese fa di D’Avenia “l’erede e il discendente dei grandi maestri del classicismo, per l'equilibrio e l'armonia delle composizioni e l'erede Di Caravaggio, per la ricerca della verità, e per il realismo. Un percorso alla perfezione – scrivono – che, come in Donatello finisce per trascendere la realtà. Regnano così nelle sue composizioni tranquillità e pienezza. Un silenzio che richiede la solitudine e rafforza il mistero. Molto più di qualche frutto messo lì su un tavolo!”

La mostra sarà visibile fino al 14 Aprile 2018.

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