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TRA MESSINA E CATANIA IL FESTIVAL DELLA CULTURA E CITTADINANZA MEDITERRANEA

Il SabirFest, giunto alla sua III Edizione, si svolgerà quest’anno in due città mediterranee: Messina e Catania.


Un programma ricco di incontri e conversazioni con scrittori e artisti da vari paesi tra i palazzi e le strade del centro storico di Messina e Catania. In vari luoghi delle due città siciliane, infatti, saranno previsti diversi spazi per dibattiti, letture, laboratori, incontri con gli studenti delle scuole, seminari, musica e spettacoli. I temi guida della III edizione sono Vuoti di Memoria per Messina e Città Arcipelago per Catania.

Conoscenza, solidarietà, diritti sono i tre punti fermi su cui si snoda il fitto programma di incontri, seminari, pièce teatrali, laboratori, proiezioni. Passeggiando per le strade e le piazze del centro storico di Messina e Catania, spazio al SabirFestival, in cui i cittadini possono incontrarsi e confrontarsi con intellettuali, scrittori, artisti di diverse lingue e Paesi mediterranei. Nella libreria collettiva SabirLibri, con circa 10000 libri esposti e 50 case editrici presenti nelle passate edizioni, sarete invitati, attraverso la lettura, alla scoperta delle voci e dello sguardo dell’altro. Nei seminari e nei dialoghi di SabirMaydan, il forum sulla cittadinanza mediterranea,  in dialoghi aperti al pubblico o per addetti ai lavori, potrete confrontarvi con attivisti, intellettuali e rappresentanti della società civile provenienti dai Paesi mediterranei sul rapporto tra migrazione e crisi globale, sulle possibili alternative economiche nel Mediterraneo e sulla libertà di espressione.

Una narrazione a più voci, che quest’anno coinvolgerà tra gli altri: Edgar Morin, filosofo e sociologo francese, Bruno Arpaia, scrittore e giornalista italiano, autore Einaudi, traduttore di Carlos Ruiz Zafòn. Pedro Arrojo Agudo, fisico ed economista spagnolo, Andre Azoulay, economista e uomo politico di primo piano del Marocco, Mehrez Drissi, presidente del Forum El-Jahedh, un think-thank islamico per migliorare l'attivismo culturale, contribuendo alla costruzione di un pensiero arabo-musulmano in linea con le problematiche di oggi, l’orientalista e politologo francese Olivier Roy, le sociologhe Vincenza Pellegrino e Renata Pepicelli. Mohammed Bennis, uno dei poeti più conosciuti del Mediterraneo, marocchino, tra i fondatori di Toubkal, una delle case editrici letterarie più raffinate del Marocco, Amico Dolci, figlio di Danilo, dirige il Centro per lo sviluppo creativo Danilo Dolci, di cui è il presidente.

Lo scrittore italo-siriano Shady Hamadi, Elettra Stamboulis, sceneggiatrice di fumetti, Takua Ben Mohammed, disegnatrice e fumettista d'origine tunisina, il fumettista e illustratore Lelio Bonaccorso, Dulce Maria Cardoso, scrittrice portoghese vincitrice nel 2009 del Premio letterario dell’Unione Europea per il romanzo Le mie condoglianze, la scrittrice Nadia Terranova, l’attore e regista Vincenzo Pirrotta. Bijan Zarmandili, giornalista e scrittore italiano di origini iraniane, è stato per vent’anni fra i quadri dirigenti della sinistra iraniana in esilio e ha partecipato all’opposizione iraniana al passato regime dello scià Pahlavi. Laura Silvia Battaglia, giornalista professionista freelance e documentarista, corrispondente da Sanaa per l'agenzia video-giornalistica americano-libanese Transterra Media, l'agenzia turca TRTWorld, il servizio pubblico svizzero (RSI), Valerio Calzolaio, politico e accademico italiano, autore Einaudi. Marco Rizzo, giornalista italiano autore di Peppino impastato, un giullare contro la mafia, Becco Giallo Editore.

Dal 6 al 9 ottobre è il turno di Messina, che manterrà come fulcro principale la mostra-mercato SabirLibri, luogo in cui editori da tutta Italia avranno la possibilità di condividere col pubblico i propri titoli e le novità. Ma non sarà solo il libro il centro della manifestazione, gli spazi del centro cittadino – la Galleria Vittorio Emanuele, il Monte di Pietà, la Chiesa di San Tommaso il Vecchio – verranno attraversati da tavole rotonde, performance teatrali, incontri, laboratori per bambini e per adulti e dai tanti volontari (i Sabirici) che vengono da ogni parte d’Italia. SabirFestival quest’anno dedica la sua III edizione al rapporto che il nostro tempo e noi stessi intratteniamo con la memoria, con il ricordo e propone come tema “Vuoti di memoria” . E per farlo, per approfondire l’importanza della memoria come esperienza, come pratica individuale e sociale, prova a porsi dall’altra parte dello specchio, a considerare il peso della rimozione, della dimenticanza, della negazione che investono il passato, il presente e il futuro dei popoli del Mediterraneo. Nuova iniziativa Sabirfest un contest fotografico su instagram dal titolo "Vuoti di Memoria": Cittadinanza, Luoghi, Città, Paesaggi Urbani. Quattro giorni per postare vostre fotografie con l'hastag #contestsabirfestme2016, e una breve didascalia o frase, la foto premiata riceverà libri e gadgets. Partecipa e leggi il Regolamento del contest fotografico. Inizio concorso h.8.00 del 6 ottobre, conclusione h.19.00 del 9 ottobre -

Parlare di “Vuoti di memoria” significa parlare della memoria, della sua molteplicità e della sua assenza proprio a partire dai suoi mutevoli, a volte stravaganti modi di venir meno, di svuotarsi. Se è vero che la memoria è anche narrazione in divenire, è altrettanto vero che di memorie ce ne sono infinite, e che i ricordi/racconti di uno non sono mai quelli di tutti. Ma quanti racconti non sono mai stati raccontati, quante storie e vicende accadute sono state intenzionalmente messe a tacere, volutamente trascurate? E quante altre ancora sono state dimenticate? Viceversa, dobbiamo necessariamente ‘tracciare’ e conservare tutto, come ci suggeriscono le nuove tecnologie e il progresso? O esiste, accanto all’accumulo a ogni costo, una necessità di sgombrare, di svuotare? Esiste, insomma, un giusto equilibrio tra memoria e oblio?
La memoria non è un blocco compatto che se ne sta immutabile nel nostro cervello, piuttosto un atto morale che si ripete. (Christa Wolf )
Subito dopo tocca a Catania rappresentare lo spirito di condivisione e di contagio culturale che anima SabirFest. AME, Leggerete, Libreria Vicolo Stretto e IN/ARCH Sicilia accompagneranno dal 13 al 16 ottobre i visitatori dell’edizione catanese nella loro “Città Arcipelago”, tema dell’anno, che avrà come sede centrale il Palazzo della Cultura. La città di Catania si proporrà come un insieme di isole tra loro interconnesse che offriranno molteplici approdi ai loro “naviganti”. Il 15 ottobre infine si svolgerà in tutto il territorio nazionale “La giornata del Contemporaneo”. Per l’occasione il Comitato Centro Contemporaneo di Catania metterà a disposizione del festival un ricco programma di mostre, installazioni e buona cucina.

"Città Arcipelago": due parole care alla nostra storia e due realtà innegabili del nostro quotidiano. Catania città mutevole, dinamica, distrutta sei volte e per sei volte rinata. Il Mediterraneo, un mare che è limite e al contempo possibilità di superarlo, barriera che può separare e spazio che connette le terre che lambisce e le popolazioni che lo abitano. E’ possibile pensare le nostre città come un arcipelago di isole in comunicazione fra loro? E’ quello che si intende fare in questa prima edizione catanese di SabirFest con una serie di iniziative culturali che cominceranno col connettere come “isole” vari quartieri della città.






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